Nonostante la mia naturale avversità ad instaurare dei rapporti duraturi, con Ester si innescò una alchimia particolare che ci portò ad una frequentazione abbastanza assidua, pur essendo lei ben consapevole che tra di noi non ci sarebbe mai stato nessun tipo di vincolo sentimentale, concetto che mettevo sempre in chiaro sin da subito. Fu così che uno di quei giorni il mio amico Lucio, l'operatore alla macchina nonché mio pusher personale di Cialis, sapendoci spesso insieme, mi invitò ad un piccolo party a casa sua chiedendomi di portare anche Ester, dato che anche lui era accompagnato. Accettai l'invito volentieri e del resto presentandomi insieme a lei avrei sicuramente fatto bella figura con gli astanti, pensai con una buona dose di ingenuità, senza minimamente poter immaginare tutto quello che sarebbe accaduto. Ma iniziamo con ordine.
Lucio era un mio coetaneo, fisico tozzo e tarchiato da uomo di fatica, le movenze un po' da coatto romano, caratterizzato da modi rudi ma al tempo stesso simpatici e conviviali. In quel periodo stava frequentando una fighetta thailandese che aveva conosciuto sul set di un filmaccio horror di quart'ordine e ci si era messo insieme. A differenza mia, Lucio prediligeva i rapporti duraturi. Lei era di quindici anni più giovane di lui, magrissima e praticamente piatta, ma con delle labbra carnose e degli occhietti vispi da vera arricciacazzi. Te lo faceva venire duro al solo guardarla, come del resto accade spesso con le giovani fighette thai. Mi raccontava Lucio al telefono che passava le intere giornate chiuso in casa a scoparsela, dato che il film era finito e per il momento stava fermo, in attesa di iniziare il prossimo. Così, anche per tornare a riaprirsi un po' verso l'esterno, aveva deciso per quella sera di organizzare questa festicciola da lui e, dato che aveva sempre la thailandese appiccicata addosso, voleva che anche i suoi ospiti si presentassero accompagnati. Mi sembrò un buon programma, in fondo ogni tanto fa bene socializzare un poco, persino per gli individualisti indefessi come me. Dunque, mi organizzai con Ester e come d'abitudine la passai a prendere sotto casa sua per poi recarci insieme alla festa.
Arrivato da lei, ebbi la prima sgradita sorpresa. La barista di Bahia aprì il solito cancelletto per venirmi incontro e qui scoprii che stava tenendo per la mano una poppante. Sì, esatto, una bambina, cazzo. Era sua figlia. Salì in macchina insieme a lei e me la presentò come se niente fosse, dicendomi che si chiamava Isabela. Ma cazzo, avevo forse la faccia del babysitter? Stavamo per caso andando al MacDonald? Non riuscivo proprio a capacitarmi di come diavolo le fosse venuta in mente un'idea del genere e penso che intuì la mia incazzatura dal solo sguardo, perché subito cercò di giustificarsi.
"Scusami Jason ma non potevo lasciarla a casa da sola... Mio ex marito è partito per lavoro e torna tra qualche giorno. Non ti dispiace vero portarla con noi? Tanto mi hai detto che ci sono anche altre persone", biascicò nel suo italiano stentato mentre guidavo verso casa di Lucio senza spiccicare parola, scuro in volto. La bimbetta intanto aveva iniziato a giocare con una bambola estraniandosi da tutto quello che aveva intorno. Guardai Ester di sottecchi e lei mi allungò una mano sul pacco, come per cercare di calmarmi e di darmi un contentino. Mi sorrise languida, mentre strusciava la mano per sentire se fosse già duro.
"Dai Jason... mi perdoni?", mi chiese continuando a guardarmi mentre teneva la mano premuta sul mio pisello.
"Non lo so", le dissi io cinicamente, "vedremo".
E accelerai imboccando il grande raccordo anulare.
Lucio abitava in un villino a Casal Palocco, fuori dal raccordo. Si presentava come una orrida abitazione indipendente con tanto di giardinetto e garage incorporato che poteva regalarti l'illusione di vivere immerso nel verde e nel relax, fuori dal caos della grande città, in realtà era poco più di una catapecchia malandata, situata in una zona periferica altamente disagiata. Quando arrivammo, parcheggiando la macchina all'interno del garage, subito ci vennero incontro con gran sorrisi Lucio e la sua cagna thailandese, Malai. Lei era già praticamente seminuda, con solo un toppino striminzito da cui emergevano unicamente i capezzoli, non avendo le tette, e degli shorts aderenti che mettevano in risalto il culetto a mandolino e le gambe finissime e affusolate da top model. Mi salutò guardandomi negli occhi con quelle labbra carnose da animale selvatico e ci scambiammo i bacetti rituali di benvenuto, mentre Lucio faceva lo stesso con Ester e la bambina. Devo dire che Malai era proprio arrapante e adesso capivo perché Lucio si era chiuso in casa senza più uscire se non per andare a fare la spesa di tanto in tanto. Mi girai un attimo verso Lucio e Ester che stavano facendo conoscenza e mi sembrò che il mio amico stesse facendo le mie medesime considerazioni ma rivolte nei confronti della mia donna, dato che colsi lo sguardo allupato e un po' bavoso con cui se la stava mangiando con gli occhi. Ma non ebbi tempo di approfondire la faccenda che subito Malai mi afferrò una mano per condurmi dentro il soggiorno, dicendo a Lucio e agli altri di fare lo stesso. Prontamente la seguii e, una volta dentro, vidi che non c'era ancora nessun altro ospite. Eravamo i primi? No, eravamo gli unici, ci disse l'anfitrione con una delle sue tipiche crasse risate. L'altra coppia di amici che aveva invitato aveva dato forfait all'ultimo ma comunque non se l'era sentita di annullare, dato che lui e Malai già avevano comprato tutto il necessario per il barbecue e allestito la casa. Quindi, disse Lucio, ce la saremmo spassata noi quattro. Poco male, pensai sul momento, in fondo come già vi ho detto non ho mai amato i ritrovi troppo affollati dove spesso ti ritrovi a dover parlare con persone di cui non te ne frega un cazzo. Con Lucio era diverso, lui era un amico, e poi Malai mi stava davvero arrapando.
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La Via Lattea
Teen FictionLe avventure di Jason Rafterman, tra Bukowski, Henry Miller e Milo Manara. Jason Rafterman, trentottenne che ha dedicato la sua vita alla conquista di più donne possibili, è in fuga su un treno notturno dopo che il suo ultimo appuntamento ha preso u...