Capitolo 11

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Rachel
Mi inizio a preparare per andare a scuola. Oggi è lunedì e ho fatto fatica solo ad aprire gli occhi. Scendo le scale e mi precipito fuori. Con grande stupore, però, davanti al mio vialetto trovo Peter. Sembra stia aspettando qualcuno. «Ehi Peter! Che fai qui? Chi stai aspettando?» Lo saluto ma quando lui si gira verso di me i brividi lungo la schiena e il formicolio nella pancia riaffiorano. «Vogliamo andare o vuoi restare qui al gelo?» Aspetta un momento, è qui per me? Io avevo intenzione di andare a scuola a piedi, come sempre. «In che senso? Dobbiamo andare a scuola ora.» Gli dico un po' confusa. «Esatto, dobbiamo andare a scuola e se non ti sbrighi faremo tardi.» Fa il giro della macchina accanto a lui, che presumo sia sua, e si siede al posto del guidatore. Io rimango lì, ancora incredula. «Cioccolato! Vieni o no?» Alla fine mi dirigo verso il posto del passeggero e mi allaccio la cintura. Peter mette in moto e durante il tragitto nessuno dei due apre bocca.
Appena arriviamo al parcheggio lui scende e inizia a camminare come se nulla fosse. «Peter, mi spieghi perché mi hai accompagnata a scuola?» Gli dico, spazientita. «Perché mi andava.» Si mette gli occhiali da sole e accelera il passo fino a scomparire davanti a me. Vado in classe e vicino a me c'è Will, come al solito, ma stavolta sono arrabbiata con lui per come si è comportato alla festa. Mi siedo ma non lì, vado in fondo e mentre passo accanto a lui, noto una punta di delusione nello sguardo. Mi raggiunge dietro e inizia a parlare. «Scusa Rachel per l'altra sera, non ero in me. Sembrava che Peter ti stesse importunando e quindi... io...» Ma che scemenze sta dicendo! Peter che mi importuna?! Will non ha capito proprio niente. «Senti Will non mi sembra che la cosa stia funzionando... non è meglio lasciar perdere e riprovarci più avanti?» Gli propongo un po' insicura. Lui afferra il mio polso e mi guarda dritto negli occhi, quasi mi fa paura. «Tu sei mia e di nessun altro. Non ti permetterò di lasciarmi.» a quelle parole tremo, colta alla sprovvista. Peter ci ha visti ed interviene. «Ehi idiota, allontanati da lei e subito.» Tuona il ragazzo tatuato che sta avanzando verso di noi. William lascia la presa e sembra mortificato per quello che ha fatto. «Cioccolato, stai bene? Ti ha fatto qualcosa?» Chiede Peter preoccupato. Faccio segno di si con la testa e mi porta via. L'ultima cosa che vedo è il braccio possente di Peter che mi tiene dalla vita, poi il nulla.

ciao ragazzi
scusate per il ritardo ma da quando è iniziata la scuola non ho avuto tempo di aggiornare
spero che la storia vi stia piacendo
ci vediamo al prossimo capitolo
xoxo

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