capitolo 18

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Rachel

Riprendo fiato, consapevole di avere il battito del cuore troppo veloce. Mi accascio a terra e inizio a piangere, a sfogarmi e a maledirmi per aver anche solo pensato di potergli piacere per un istante. Stupida, stupida, stupida. Sono stata solo una stupida. Quel bacio per lui non avrà significato niente, come i fiori e le parole dolci che mi ha regalato. Mi alzo e passo i polpastrelli freddi sulle guance per scacciare via le lacrime, lacrime che sanno di lui. Vado in camera mia, poggio la borsa sulla scrivania e vado verso il bagno per farmi una doccia veloce. Subito dopo chiamo Sarah per dirle tutto e le chiedo di venire qui a casa mia, ho bisogno di lei e adesso. Sarah accetta e dopo dieci minuti me la ritrovo tra le braccia. <<è solo uno stronzo, Rachel. Vedrai che passerà, sta tranquilla. Se hai bisogno io ci sono però.>> La ringrazio e, insieme, ci mettiamo a vedere il nostro film preferito: 10 cose che odio di te. Verso metà film però mi arriva una notifica da uno sconosciuto. Apro il messaggio con su scritto una frase che riconosco subito: 'your eyes have a little green in them.' è una frase del film che stiamo vedendo! E lui che ne sa che io sto guardando proprio questo?! Non ci faccio troppo caso però perché arriva la mia scena preferita. Ripongo il telefono sul divano e rivolgo lo sguardo alla tv. Dopo poco però mi addormento, stremata per la serata passata.

Apro gli occhi ancora assonnati e mi accorgo che Sarah non c'è più. Penso sia andata via da un bel po' perché ormai è mattina. Mi alzo e mi accorgo che sono già le 7.30 e che quindi devo assolutamente sbrigarmi per andare a scuola. Salgo di sopra in fretta e furia. Prendo dei jeans scuro e una maglietta rossa dall'armadio e li infilo velocemente. Dopo essermi pettinata e truccata leggermente, corro in cucina dove prendo una fetta biscottata e un succo di frutta. Mangio tutto guardando l'orologio e mi precipito fuori casa appena finisco. L'aria è fresca ed è tutto tranquillo, con le foglie che cadono dagli alberi, gli uccellini che cantano e gli scoiattoli che si arrampicano. Vorrei fermare il tempo a questo istante che mi infonde calma. Arrivata a scuola saluto Sarah e mi dirigo al mio banco. Noto però che Peter non c'è. Forse è in ritardo. Vabbè ma non ci devo pensare, giusto? Ora il mio compito è dimenticarlo. Qualsiasi cosa sia stata, ora è finita. Ed è tutta colpa sua. O forse ho sbagliato anch'io? Ho fatto qualcosa di sbagliato io? È per questo che si stava baciando con un'altra, alla festa? Scaccio via i pensieri che, da ieri sera, mi tormentano e torno alla lezione ormai cominciata da venti minuti.

Conclusa scuola, vado verso la pizzeria li davanti per mangiare ma, per mia sfortuna, incontro l'unica persona sulla faccia della terra che non dovevo incontrare. Peter. Lui non mi ha ancora notata, così ordino la mia pizza ed esco sperando di non essere vista. Ma guarda caso sento che qualcuno mi sta chiamando, e non uno qualsiasi ma lui. Non mi giro e continuo a camminare spedita ma Peter mi prende il braccio e mi fa girare. <<Rachel, non abbiamo più parlato da ieri sera. Mi spieghi cosa ti ha fatta arrabbiare?>> Ora penso di urlargli in faccia. << Cosa mi ha turbata, Peter?! Seriamente? Bene allora vediamo, ehm... hai baciato un'altra davanti ai miei occhi, mi hai chiesto cosa c'è che non va quando era evidente e non mi hai più scritto. Non che fosse una cosa che avresti dovuto fare ma dopo che tu mi hai invitato alla festa e mi hai anche mandato dei fiori, per di più i miei preferiti, mi aspetto un messaggio da te!>> riprendo fiato, forse sono stata troppo diretta ma doveva sapere visto che non riesce ad accorgersi di niente. Lui mi guarda confuso, quasi stranito dalle mie parole e apre bocca per iniziare a parlare. <<Senti Rachel, io non ti ho mai promesso niente. Non credevo ci tenessi così tanto e in ogni caso noi due non stiamo insieme, sbaglio? Quindi non hai diritto di essere gelosa o qualsiasi cosa tu sia. Io faccio quello che mi pare e non aspettarti nulla da me. Sono Peter Evans, non so amare e non riuscirò mai a farlo, lo sai. Quindi, ripeto, non aspettarti nulla da me. Ci vediamo a scuola, Cioccolato. Ah e 10 cose che odio di te fa schifo come film.>> E così si gira e se ne va. Resto lì, con il cuore che martella nel petto e il bruciore delle lacrime che stanno per scendere. Cammino il più lontano possibile e torno a casa mia. Di nuovo a pezzi per colpa sua. Basta, non gli rivolgerò mai più la parola se è questo che vuole. Vado sul divano e mi ordino del doppio gelato mentre scelgo la serie per questa sera, con il cuore un po' più a pezzi del giorno prima.

ciao ragazzii
scusate l'assenza
ma non ho avuto
molto tempo
ci vediamo al prossimo
xoxo

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