capitolo 7

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*T/n's pov*

Nell'atmosfera malinconica di fine agosto, mentre le giornate estive si avvicinano alla conclusione, ci dedichiamo a dover dire addio alle nostre preziose vacanze.
In questo momento, ci dedichiamo alla preparazione delle valigie.
La nostalgia avvolge l'aria mentre ci prepariamo a dire addio a questa casa speciale, dove ho trascorso la mia prima vacanza in compagnia di amici.
Non posso fare a meno di pensare anche a quanto il mio rapporto con Cico si sia notevolmente rafforzato durante questo periodo.
Non posso tralasciare di menzionare anche la mia amicizia con Bea, che durante queste vacanze ha assunto contorni più solidi.
In questa fase di preparazione, ci immergiamo nei dettagli della pulizia e della sistemazione, sapendo che domani dovremo partire.

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In questa mattinata di partenza, la consapevolezza che dobbiamo tornare alle nostre case si fa sentire fin dai primi raggi di sole.
Mi alzo dal letto, rimpiangendo già la mia partenza.
Mentre mi preparo per il ritorno, la routine assume una connotazione diversa.
Non ci metto tanto, visto che l'obiettivo è solo tornare a casa.
Usciamo e, prima di andare via, lancio un ultimo sguardo verso la casa come un addio silenzioso.
Poi, con un sorriso, continuiamo il nostro cammino.

Ci dirigiamo verso la stazione.
Il percorso ci regala gli ultimi sguardi a questa città speciale.
Guardo le strade familiari, i negozi e le piazze.
Arriviamo alla stazione e mentre ci avviciniamo ai binari, il suono noto dei treni riempie l'aria.

Dopo un un po' di attesa, vediamo finalmente arrivare il nostro treno.
Con un'agitazione contenuta, ci mettiamo subito a cercare posti a quattro.
Fortunatamente, troviamo subito dei posti liberi.
Una volta sistemati i bagagli, ci sediamo con un sospiro di sollievo.
In silenzio, ci sistemiamo per bene, e nessuno ha voglia di romperlo.
I miei ricordi vagano tra le vacanze appena concluse, immersi nella quite del vagone.

Siamo finalmente tornati.
Dopo essere scesi dal treno, le nostre strade si dividono.
Ci salutiamo con un miscuglio di emozioni e prendiamo i nostri rispettivi autobus.
Il ritorno alla solitudine, dopo il costante rumore che riempiva la casa, è un cambiamento palpabile.
Non è completamente finita, perché posso ancora vederli, ma non essere più nella situazione dove eravamo prima mi fa riflettere.

Arriva la mia fermata del autobus.
Con una mossa decisa, prendo i miei bagagli e mi preparo a scendere.
La porta si apre, è un'onda di aria fresca mi accoglie mentre faccio il passo verso la discesa.

Arrivo davanti a casa mia e apro la porta lentamente, rivelando il silenzio che avvolge la casa.
Entrando, mi accorgo che giustamente non c'è nessuno.
I miei genitori mi avevano avvertita che non sarebbero potuti venire a prendermi.
Mentre deposito i bagagli, la consapevolezza che la routine riprenderà il suo corso si fa più evidente.
Mi dirigo verso il salotto e decido di accendere la TV per rompere il vuoto che avverto.
Anche se il salotto può sembrare silenzioso, la presenza della TV crea una sorta di compagnia.

Mentre sono immersa nella visione di un episodio della serie che sto seguendo, il telefono mi interrompe.
Estraggo il telefono dalla tasca e vedo il nome di Bea sullo schermo.
Con una certa curiosità, rispondo.
La sua voce, carica di disperazione, mi colpisce immediatamente.
Mi chiede di venire subito a casa sua perché ha appena scoperto di avere degli esami tra qualche giorno.
L'annuncio improvviso di Bea al telefono mi spaventa un po'.
Chiedo a Bea su quali argomenti verrano gli esami, e con un tono preoccupato, mi elenca gli argomenti di matematica.
Anche se la materia non è il mio punto forte, mi rendo conto che ci sono alcune cose che conosco e che posso almeno cercare di spiegare a Bea.

Dopo essermi preparata, raggiungo casa di Bea.
Suono il campanello e lei, con un'espressione sollevata, mi apre la porta invitandomi ad entrare.
Mentre attraverso il corridoio, noto Cico seduto sul divano che mi sorride calorosamente.
Ci dirigiamo verso la cucina e Bea ha già preparato il materiale di studio.
Ci sediamo al tavolo e, con un leggero sospiro, iniziamo a ripetere matematica.

Al monteore c'eri tu || cico x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora