Capitolo II

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Mi sembrava un giorno come gli altri , eppure sentivo nell'aria qualcosa di diverso . Aprii le finestre ed era tutto normale , tutto uguale . Il sole batteva sulle pietre , il cielo azzurro , gente in strada felice , insomma niente di diverso .
Scesi in cucina e vidi Ale che parlava con mia madre . Appena arrivai tutto si trasformò in silenzio .
- va tutto bene ? - chiesi .
- si , preparati che usciamo - rispose Ale .
Non avevo voglia di uscire , al massimo volevo andare da Carmine , in Puglia , ed era impossibile.
Ma misi la prima cosa che trovai e accontentai Ale.
- come mai tutta questa voglia di uscire di prima mattina ?- le dissi.
- volevo farti svagare un po'. Da due giorni non ti fai viva - sorrise.
Andammo a fare colazione in un bar e poi in giro per negozi .

- ora devo andare a sbrigare alcune cose , mi accompagni ? - aggiunse. - va bene - risposi . Nonostante tutto mi stava facendo bene quella mattinata . Ci voleva , per una volta riuscivo a non pensare a Carmine.

Ero davanti la vetrina di un gioielleria , stavo aspettando Alessandra. Ad un tratto vedo nel vetro il riflesso di un ragazzo . Ci misi un pò per riconoscerlo . Non aveva più i capelli , ma lo sguardo , le labbra ed il sorriso erano quelli . All'inizio credetti di avere le allucinazioni ma poi appena sentii la sua voce capii che era realmente lui . Il cuore iniziò a battere talmente forte come la prima volta che mi baciò.

- Penso che quella collana , bellezza , le starebbe d'incanto - disse avvicinandosi a me ed indicando la vetrina.
Mi girai e mi ritrovai faccia a faccia con lui . Tutti i giorni passati a piangere , a disperare ,li avevo cancellati in un attimo . Mi spuntò un sorriso che credevo di aver perso , gli occhi lucidi di gioia e le gambe tremavano per l'emozione . Gli saltai addosso e mi strinse forte. Era Carmine,era qui e non l'avrei lasciato più andare.

- Finalmente - sorrisi e lo baciai . La dolcezza dei suoi movimenti , la morbidezza della sua pelle , delle sue guance. Ricordai ogni singolo dettaglio, perfino la cicatrice sulla fronte.

- Eccoti finalmente , ci voleva così tanto ! Non sai quanto le sei mancato - disse Ale rovinando il momento. - Aspetta un attimo , tu lo sapevi?-le chiesi . - Era tutto organizzato . Stavi troppo male , dovevo fare qualcosa. Così l'ho chiamato - . - Avevo già pensato di venire , mi è bastata la sua chiamata per decidere di partire subito - intervenne Carmine. -Bene , avrete tanto su cui parlare . Vi lascio soli.... ciao !- aggiunse Ale prima di andare via.

Carmine mi prese per mano e mi portò a fare un giro . Parlammo di tutto , mi raccontò ogni singolo momento passato in Puglia a girare . Spesso gli guardavo la testa , era strano vederlo senza i suoi amati capelli , ma il tutto lo rendeva più affascinante. Gli raccontai la difficoltà di quei giorni passati lontani da lui , la tristezza e il vuoto che sentivo dentro. - Perchè non mi hai detto niente fin ora ! Sarei potuto venire prima , io non voglio che tu stia male.-
- Non volevo che ti preoccupassi . Adesso lo sai ... è-è difficile starti così lontano . Mi sento vuota e triste.- - Io domani devo ripartire - aggiunse .
Dopo quelle parole mi sentii morire dentro. Di nuovo pianti , tristezza , malinconia. Non potevo passare quei mesi così .Per amore suo decisi di andare avanti , di farmi forza , ma questa volta davvero . - Ti prometto che stavolta starò bene , se così non fosse mi raggiungi appena puoi - lo guardai negli occhi , serena . Passò la mano sulla mia guancia , si avvicinò e mi sussurrò ' ti raggiungo , sempre'.

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