Capitolo VI

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L'avete presente una sensazione di vuoto , di buio e dolore ?
Come un buco nero che ti risucchia dentro e non ne riesci ad uscire ? Mi trovavo lì , mi sentivo così .

Mamma aveva un tumore al seno. Non curabile.
L'avrei persa. Non avrei più visto il suo sorriso , i suoi occhi pieni di gioia . I suoi caldi abbracci che mi facevano sentire sempre a casa. Era la mia vita.

Come abituarsi all'idea di perdere la persona più importante della tua vita ? Non ci sono spiegazioni , nessuno potrà mai comprendere questo tipo di dolore. Dovevo abituarmi all'idea di perderla , di non vederla più senza provare a lottare . Aveva espresso la volontà di vivere gli ultimi mesi tranquilli senza nessun tipo di cure .
Dovevo assistere alla sua morte.
Giorno dopo giorno , mese dopo mese . Mi sentivo sola , papà non parlava più da giorni . Affrontava tutto così , nel silenzio . Io cercavo di starle vicino il più possibile. Sia di aiutarla e di farle capire che era la cosa più importante della mia vita. La mia forza , colei che mi aveva insegnato i primi passi . Lei che mi aveva insegnato a capire ciò che giusto da ciò che sbagliato . E adesso ? Era sbagliato morire senza aver vissuto abbastanza.
Mi sentivo morire dentro . Volevo urlare , piangere , sbattere i pugni contro il muro . Ma dovevo comportarmi al meglio . Doveva stare serena e io dovevo concentrarmi solo su di lei fino alla fine . Doveva diventare la mia unica priorità .
Lei continuava a sorridere ogni giorno . Era sempre stata forte , adesso ancora di più . Passavamo tutto il tempo insieme , quando non stava troppo male a letto .

Ogni tanto mi chiedeva di Carmine . Già ... Carmine . Lui non c'era , stava in Puglia per le riprese. Non gli avevo detto nulla . Solo che mia madre stava male e aveva bisogno di avermi accanto. Non mi aveva chiesto cosa aveva .
Mi faceva diverse chiamate al giorno a cui non rispondevo . Non perché non avevo voglia di sentirlo ma perché sapevo che sarei scoppiata a piangere al telefono. Sapevo che avrebbe lasciato tutto per correre da me ed io non volevo rinunciasse al suo sogno . Dovevo affrontare tutto da sola . Anche se avevo bisogno di lui , delle sue braccia , del suo conforto . Del suo amore. Mi limitavo a mandargli messaggi con scritto 'tutto bene' oppure 'mi manchi ma tornerò' .
Mi sentivo abbandonata da tutti, come se avessi il mondo contro. Piangevo sola la sera . Mi disperavo . Alessandra era partita e non ne sapeva nulla . Meglio così . O forse no .

In quel momento non potevo pensare a me , dovevo pensare a lei . Al sul bene .
Era l'unica cosa che contava.

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