They're back again and about time too-

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Dopo che io e Muro siamo andati al ballo della scuola, gestito da dei procioni con la rabbia visto che il preside aveva già usato tutti i soldi disponibili per l'anno in un campo di golf dietro la scuola, ci siamo messi assieme in modo ufficiale.

Anche se per un po' di tempo stava andando tutto bene, sapevo che prima o poi tutto sarebbe potuto andare peggio. Parole di un tizio di cui non ricordo il nome, o se me lo ricordo comunque non so scriverlo.

Sono anche passati mesi da quel bellissimo ballo, mi ricordo ancora l'odore delle ascelle pezzate di Muro, visto che era lì dove arrivava il mio naso. Ma come? non avevi detto di essere un metro e un cornetto alla crema? Ebbene quel giorno portavo dei tacchi che aggiungevano mezzo metro alle mie gambe, infatti sono inciampata un paio di volte, che silly sbadata.

Comunque... In questo momento siamo a gennaio, e visto che ero molto occupata col mio amoroso fatto di mattoni e duro come mattoni (if u know what I mean ewe), mi sono scordata che adesso siamo già nel 2024, assurdo come vada veloce il tempo.

Sono al tavolo a fare colazione con mio fratello, ormai mi ci sono abituata, visto che ne è passato di tempo. Il fatto che per un po' mi sia piaciuto è un fatto da lasciare nel passato. Ma neanche, da bruciare e da non menzionare più.

Dopo due mesi di fidanzamento, di cui tre anni di convivenza, mia mamma si è finalmente sposata con Ferdinando, da cui stava per più tempo che a casa sua a pulirla, lasciandomi da sola a pulire quello che facevo io, che madreh... ma io la perdono e non la denuncio perché sono un soggetto particolare che passa molto tempo su tumblr. Ora mia madre sembra che si sia mangiata un cocomero intero, con la buccia quindi non con un buon sapore. Hanno già scelto il nome del pargolo, ovvero Josè Ferdinando junior Arturo Mercoledì Baka Cienne (il cognome di mia madre, non so perchè-). Il genere? Sticazzi, rispose mia madre mentre il mio nuovo padreh le accarezzava le caviglie ossute che trova attraenti.

Mio fratello esce con la mia bff Tina, manca poco e non solo avrò un fratellino, ma anche un nipote, non so se esserne felice o meno.

Decido che dopo la colazione vado a trovare il mio ammmoreh, visto che ripensare ai momenti di altre coppie mi fa sentire piuttosto sola, anche perchè mi accorgo che Fin ha già finito e che se n'è già andato da qualche parte che non so...

Mi alzo ed esco fuori casa. Davanti alla porta c'è un giornale, che parla di sparatoria a scuola che finisce con pranzo di scoiattoli, sembra gustoso, ma la possibilità di diventare una fetta di emmental non mi fa impazzire come quel ragù. Lo metto nel mio zaino, e vado verso la casa di Muro, che ormai so dove si trova (grazie al cazzo).

Il cielo è azzurro e ha un po' di nuvole. L'aria ha l'odore di fumo visto che i miei vicini sono appassionati di griglia e ci fanno sopra di tutto, colazione, pranzo, cena, la lettiera del gatto che non sanno dove buttare. Le strade sono ghiacciate, ma di neve neanche l'ombra.

Arrivo alla reggia di Muro, una casa che penso abbia ristrutturato un paio di volte, questo significa che ha molti soldi, e anche che è piuttosto indeciso. Busso alla porta fatta in un legno pregiato di una quercia millenaria, fabbricata a mano da un gruppo di artigiani professionisti che hanno teletrasportato dall'italia del medioevo apposta per farla con il culo... letteralmente.

Aspetto un paio di secondi, e sento i passi del mio uomoh dall'altra parte della porta. Quando apre mi prendo un po' di tempo per guardarlo bene; visto che oggi è domenica non andiamo a scuola. Indossa una canottiera bianca con delle macchie di cibo che non riesco ad identificare, e i pantaloni della tuta grigi. Non penso che lo sappia ancora ma quel mi fa impazzire quando si veste in questo modo, vorrei toglierli tutto e... ci siamo capiti.

"Ciao" gli dico dopo che lui ha smesso di sbadigliare. Lui fa il verso di un cinghiale, e io non capisco più niente visto che mi ha ammaliata. Mi fa entrare e andiamo nel suo salotto. Anche l'interno della sua casa è molto particolare. Sembra tutto molto costoso a confronto con quello che abbiamo in casa mia, tutto molto meno modesto a mio parere, ma questo non vuol dire che lo voglia di meno.

Si siede vicino a me, e dal suo sguardo capisco che si è svegliato soltanto adesso, e che non ha ancora fatto colazione.

Mi accarezza il ginocchio in maniera sensuale, sento le cascate del niagara appena sotto lo stomaco, spero che non si veda dai miei pantaloni e che non ci sia una macchia sul suo divano in pelle nera con dei cuscini leopardati che mi ricordano quello che c'è nella camera dei miei. Che mobili particolari per un salotto. "Vado a farmi un caffè, vuoi qualcosa?" mi chiede appena smette di farmi le carezzine, e non solo, al ginocchio. Annuisco e va in cucina. Mentre lo aspetto stringo le gambe per avere un po' di sensazioni visto che il mio ginocchio non riceve più le sue attenzioni... wait- Passano un paio di minuti e lui torna con due tazze di caffè fumanti. Lo assaggio, si sente il sapore distintivo della sua macchinetta del caffè, il mio preferito. Chiacchieriamo un po' e poi torno a casa per il pranzo. Mentre ero a casa di Muro a quanto pare sono apparse altre nuvole, quindi tra un po' piove... suppongo.Appena apro la porta mi squilla il telefono, non me lo aspettavo, penso che i miei siano in camera a dormire, e che mio fratello sia andato a fare un giro da qualche parte che non so se voglio sapere. Guardo il telefono e vedo il nome della mia bestie forever, Tina... 

I muri fanno cose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora