Durante la settimana seguente alla nostra separazione, sono diventata molto più silenziosa. I miei amici si sono preoccupati per me, e io non sapevo che cosa rispondere. Se avessi detto che mi manca Muro mi avrebbero detto che ne ho quattro attorno per la maggior parte del tempo, grasse risate si sollevano dalla platea.
Ogni tanto mi ritrovo a guardare il mio attuale ex, non quello con cui ho parlato, a lui ci sono stata il più lontano possibile. Tutto per provare ad avvicinarmi di nuovo a Muro, che ultimamente parla con... Jennifer credo? non mi ricordo come si chiama, non la vedo da molto tempo. Questo mi fa sentire come quando mi piaceva per la prima volta, mesi fa. Non mi aspettavo di tornare all'inizio come se stessimo giocando al gioco dell'oca. Sospiro, siamo in pausa, una pausa che ha cominciato lui, non posso fare niente a riguardo.
La mia amika si lamenta visto che mi ha lasciato, pensando che lo tradissi, e invece è lui a parlare con le altre dopo avermi lasciato in modo così brusco. Io so che lui è un tipo particolare, mi piace anche per questo.I giorni sono molto lenti ultimamente, da quando mi ha lasciato sento sempre più freddo, sto entrando nella mia era emo-
Una volta ho visto mio fratello parlare con Muro, non so che cosa si siano detti, visto che erano piuttosto lontani, ma una volta si è girato a guardarmi, e per qualche motivo mi sono sentita indifesa.
Ho guardato in basso, non sapendo che fare dopo aver finito la mia merenda. La mia fren accanto a me che guarda anche lei, ma lei ha uno sguardo molto più tranquillo, quasi annoiato, come se sapesse quello che sta accadendo, e come se sa già quello che sta per accadere. Io non so se lei mi abbia nascosto il fatto di essere una veggente o una che legge le carte e le foglie di tè anche se queste ultime non sanno un cazzo.
Dopo un po' di tempo torniamo in classe, visto che è finito l'intervallo. E ancora dopo torniamo a casa. A questo punto è passata una settimana precisa da quando Muro mi ha lasciato. Il buco nel muro è stato riparato, ma quello dentro di me è ancora presente. In questo momento sono da sola a casa, c'è solo il mio gatto a tenermi compagnia, i miei sono a lavoro, e Fin si trova non so dove con la mia amika.
Proprio mentre mi siedo sul divano e sto per accendere la tv sento bussare alla mia porta, quando non mi aspettavo nessuno.
Mi alzo, e anche questa volta si tratta di Muro. Sospiro, sembra in ansia rispetto alla scorsa volta, non me lo aspettavo da lui, dopotutto è un'uomo che non lascia trasparire le sue emozioni. Davanti ad esse ci mette un muro di mattoni, e giuro che in questo caso le parole usate sono una coincidenza.
Mi siedo sul divano, e lui lo guarda intensamente. O a paura di sedersi dopo quello che è successo nei giorni precedenti, o si sta ricordando di come mi ha presa più e più volte su quei cuscini su cui ora ci sono le mie chiappe su cui annusa zucchero a velo che gli viene dato da dei maranza nel parco. Conoscenze che io personalmente non gradisco, ma tutto per il mio pasticcino di cemento e calcestruzzo rinforzato.
Poi il suo sguardo caliente e affilato si sposta su di me, e sulle mie cosce, che amorevolmente chiama i suoi prosciutti stagionati, che ricordi; mi fanno dimenticare la fine della nostra relazione che lui stesso ha causato.
Mi scruta intrepido, i suoi occhi guizzanti e sfuggenti mi ammaliano, mentre lui viene ammaliato dalla grandezza de... dei miei occhi, di che pensi?
Ha lo sguardo talmente affamato che sono sicura che un intero pranzo di natale, per una famiglia che comprende anche bisnonni e trisavoli. Persone che io non ho mai visto prima d'ora, e che non credo di avere in questo momento. Ma anche se li avessi, chi li conosce? non io.
Dopo un interminabile periodo di silenzi e sguardi che mi hanno già tolto i vestiti e sbattuta al muro si siede vicino a me. Almeno prima di fare quello che ho appena menzionato vorrei chiarire le cose.
"Ho capito che tu sei stata con quel coso solo qualche anno fa, e che non lo vedi da decenni, quando andavate all'asilo probabilmente, e che io ero stato stupido... per una volta-"
Abbiamo chiarito molto in fretta, non capisco per quale motivo non sia potuto succedere molto prima.
A quel punto fa come ho detto 7 righe fa, mi prende mettendo le sue possenti e venose braccia sotto le mie esili, e spesse come uno stuzzicadenti, ginocchia.
Comincia a baciarmi e a ispezionare le mie tonsille molto attentamente, e questa cosa mi fa impazzire un sacco: amo il suo sapore di menta, tabacco, e legno bagnato su cui è cresciuta anche la muffa, il suo cocktail preferito di sempre.Le sue dita con le unghie sporche, segno di essere andato a fare buche al parco poco fa, passano sotto la mia gonna, e a quel punto mi mette contro il muro.
Smanetta in modo frettoloso e maldestro con le mie mutande. Apparentemente era molto voglioso, cosa che non mi aspettavo. Pensavo che avesse già rimediato in qualche altro modo.
Dopo essersi messo in imbarazzo a causa del fatto che ci ha messo minuti a togliere le mie mutandine rosa con le fragoline e il pizzo, facendo un buco in mezzo mi impala col suo spiedo che si ritrova appena sotto alla vita, che adesso era duro come il cemento asciutto.
Le sue spinte sono dure, aggressive, e salate; riesco a sentire il sapore di salsedine sul palato tra una pausa in cui riprende il fiato e l'altra, che uomo. Un vero chad. Riesce a salarmi la lingua solo possedendomi su una parete del mio salotto.
Gli unici rumori che riempiono la stanza sono le sue biglie che sbattono sul mio fondo e i miei versi da termosifone scassato di cinquantacinque anni fa. Insieme creiamo una sinfonia di suoni che spero che mia madre non senta mai.
Ad un certo punto ho avuto la stessa sensazione di avere un mezzo ictus. Succede ogni volta che vengo a causa di Muroh-!1!!11!. Dopo poco anche lui si blocca, tipo tamburino in una scena di bambi, meno male che si era messo il breservativo, anche se non lo avevo detto prima. Se lo toglie e me lo tira sui capelli mentre mi sostiene ancora contro il muro. Poi mi fa sedere sul divano e per qualche motivo si fa un lavoro di falegnameria. Appena finisce mi mette una casa per uccelli sul tavolo, si riveste, mi bacia appassionatamente, e dopo avermi salutato va via.
Mi alzo un attimo dopo essermi messa almeno una maglietta. Mi ha appena montato come le uova per fare una frittata, ma visto che io sono molto diversa dalle altre, cammino come se non ci fosse alcun problema lì sotto.
Dentro la casetta degli uccelli c'è tipo della colla... che romanticone, lo amo un sacco.
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I muri fanno cose.
RandomSecondo libro, a mia richiesta- di nessun'altro, di I muri sono belle persone- ogni tanto. Stessi personaggi, ma più stupidi, perché mi andava. Contiene linguaggio scemo e forse scurrile, si sconsiglia la lettura a chiunque abbia meno di 99 anni e...