Periodo di pausa? sad

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Dopo i due giorni della vacanza di San Valentreno sul treno, torniamo a casa e ovviamente andiamo a scuola. Appena arrivata a scuola Muro mi ha dato un bacio sulla guancia e uno in bocca, poi mi ha salutato per andare in classe.

Ultimamente le lezioni che faccio sono piuttosto noiose, passo il tempo a disegnare cose a caso, e a parlare con Tina. Parliamo di un sacco di cose, ma penso che si sappia di già.

Tutto come al solito, ma quando comincia l'intervallo intravedo tra la 'folla' un viso familiare, che non vedevo da molto tempo, non mi aspettavo di trovarlo qui. Il lupo mannaro... non è davvero un lupo mannaro, era un nickname che gli ho dato quando siamo stati assieme... assieme- una settimana, neanche un bacio.

Non lo riconosco solo dal suo viso su cui cresce della leggera barba nonostante abbia solo 19 anni, pazzo furioso; ma anche dalle sue braccia piene di peli, che appunto mi ricordano quelle di un lupo mannaro. Spero che non si sia accorto di me...

Non appena finisco di pensare questa frase lui si gira, mi vede e mi saluta da lontano. Io ricambio il suo saluto e sento le mie guance diventare più calde, penso che sia per l'imbarazzo più per dei sentimenti che per lui non provo da anni. Ma anche da dopo quella settimana in cui ci siamo lasciati.

Si avvicina a me e parliamo un po', in amicizia, non lo vedo da moltissimo.

"Weeee da quanto tempo..."
Fa fatica a ricordare il mio nome, ma onestamente anche io non mi ricordo il suo.

"Yenne" dico io per far durare tutto questo un po' meno.

"Giusto... non mi aspettavo di vederti qui, come stai?"

"Tutto ok, tu invece"

Vicino a me c'è Tina che si sta facendo i cazzi suoi e che sta ascoltando, presumo. Non ne sono molto sicura, ma credo che il fatto che si sporga ogni tanto come se volesse sentire meglio sia un indizio non da poco.

Mentre parliamo mi guardo attorno e mi accorgo di una cosa: Muro ci sta guardando a distanza di qualche metro. Lo conosco da un po' di tempo, quasi un anno, e ci sto assieme da meno, qualche mese, ma so già che vista la sua personalità piuttosto forte e possessiva, cosa che mi fa venire i brividini alle caviglie, questa cosa non gli piaccia.

Saluto il tipo a cui non ho nemmeno chiesto il nome e suona la seconda campanella e finisce l'intervallo, saluto il mio ex e torno in classe. Ho ancora dei dubbi riguardo a quello che pensi Muro in questo momento, e quello che succederà alla nostra relazione molto giovine. Sono leggermente in ansia.

Quando finisce l'ultima ora cerco di non pensare a quello che potrebbe accadere, e torno a casa con il bus, come al solito.


L'aria che tira è fredda e comincio a sentire le dita congelate. Cammino per il vialetto e mi dirigo verso casa. In questo momento dovrebbe esserci mia mamma, ma non ne sono sicura.

Appena tornata a casa vado al piano di sopra dove mi raggiunge il mio gatto che per ora non ho ancora menzionato, quindi non sapremo mai da quanto tempo io gli pulisca la lettiera e gli dia del cibo che ha un odore non molto gradevole.

Scrivo qualcosa, non ho idee in mente. Ho ancora in mente quello che è successo a scuola poche ore prima. Non sento il mio boyfriend da questa mattina quando mi ha ficcato la lingua in gola. Spero che non sia successo niente di brutto, ma continuo a sentire una brutta sensazione mentre sono seduta sul divano che ci ha mandato la nonna, e che sembra anche da nonna, e il gatto mangia qualcosa che dentro ha anche il fegato. Lui riesce a mangiarlo, io non tanto.

Mentre guardo il soffitto e in sottofondo c'è il grande fratello che guarda mia mamma- anche se ora è al piano di sopra a pulire- sento suonare il campanello. Mi chiedo se qualcuno stia aspettando qualcosa, quindi vado a vedere.

Quando apro la porta davanti a me c'è Muro, che mi guarda con uno sguardo neutro, non capisco le sue intenzioni, proprio per questo sguardo particolare. Gli sorrido ma lui non ricambia, mi sento leggermente a disagio quindi lo faccio entrare.

A differenza dei suoi bellissimi occhi neutri, la sua camminata sembra arrabbiata. Mi preoccupo e mi siedo al tavolo mentre lui rimane in piedi. Fuori ci sono le nuvole e sembra che possa cominciare a piovere da un momento all'altro.

Lui sospira, e comincia a parlare.
"Ti ho vista durante l'intervallo, sembravi felice mentre parlavi con quel cane smonco" penso che sia geloso, ma non ne sono del tutto sicura, anche perchè per me avevo un'espressione tutt'altro che felice.

"Non penso che fosse così, hai bevuto a colazione"
"Perchè? tu non bevi a colazione"

"Sì ma tu hai bevuto pesante, io del latte-"
"Tu vuoi bere il suo latte"

Mi confonde, pensavo fosse un cane non una mucca. E poi non sapevo che anche i tori o come si chiama la mucca maschio facesse il latte.

"Che vuoi dire? l'ho frequentato per-"
"AH HA! ci sei già stata. Lo sapevo mi tradisci. Basta. Da ora siamo in pausa. Periodo di prova, indefinito." e se ne va di corsa sfondando il muro del mio salotto-!

Appena lo dice sento le lacrime nei miei occhi, ma anche la confusione nel mio cervello. Non mi ha fatto finire, quindi non so come prenderla. Mi ha lasciato con un buco nel cuore, e nel muro. So che ci siamo lasciati da poco, ma mi manca già tantissimo. E tutto questo perché ho parlato col mio ex- che palle. Vado al piano di sopra a piangere sul mio letto. Questa volta sono i miei occhi a fare le cascate.

Il mio gatto gioca con le mie caviglie prendendole a morsi, mi ricorda quello che fa MUrooOH- sigh. Sarà un periodo molto lungo, e non lo voglio passare affatto.

Mi chiama Tina, e io in lacrime le spiego quello che è successo qualche minuto fa.

"Che stronsoh, ma lo sappiamo tutte e due che tornerà da te-"
"Io lo vorrei, anche solo che torni per pagare il buco che ha fatto..."

"Al tuo cuore?"
"Al muro di casa mia. A quello ci pensiamo dopo..."

"Non mi hai detto che ti ha sfondato un muro"
"A lui piace sfondare le cose..."
"Farò finta di non aver capito..."

Parliamo per un po' e io comincio a smettere di piangere dopo qualche ora che ho cominciato. Sarà un periodo difficile da passare, ma almeno ho la mia best friend del cuore ever Tina. E un gatto che cerca di mangiarmi.

I muri fanno cose.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora