Capitolo 16

54 1 3
                                    

É passato un mese

sua mamma si é svegliata e sta bene ma deve stare in ospedale ancora per un periodo per la riabilitazione

lui va a trovarla spesso, specialmente il week-end

ed oggi é un giorno di quelli

la cosa strana é che mi ha chiesto di andare insieme a lui

-Vuole vederti-

ciò che mi rispose quando gli chiesi il perché

devo ammettere che ho molta ansia

non piaccio a sua mamma

o almeno é quello che percepisco

quando ha saputo della nostra relazione... bhe non era molto contenta

é perché sono un maschio.

mi sono sentito così sbagliato... forse ho peggiorato il loro rapporto ancora di più

ma cosa c'é di sbagliato nell'amare una persona

niente

assolutamente nulla

perso nei miei pensieri sento una mano appogiata sulla mia gamba

- a che pensi?-

mi chiese mentre l'altra mano era sul volante

- niente sto bene-

- puoi mentire a tutti tranne a me, che succede? da quando sei salito in macchina che sei strano-

sono così trasparente ai suoi occhi

- e che... ho un po' d'ansia a vedere tua madre poi perché vuole vedermi, non gli sono mai piacuto... e se vuole chiedermi di lasciarti. io non voglio lasciart-

inizio ad agitarmi

- ehi ehi, respira va tutto bene-

mi impedisce di continuare

- non succederà nulla di tutto ciò vedrai-

annuisco in silenzio

non me ne accorgo neanche che siamo già arrivati

- andiamo-

mi apre la portiera e mi prende per mano e non me la lascia fino a quando siamo davanti alla sua stanza

- guardami-

mi solleva il viso e si avvicina per darmi in bacio sulla fronte

- stai tranquillo-

inutile dire che non lo sono per niente

entra prima lui ed io lo seguo

- buongiorno mamma, come stai?-

- tutto bene, gli infermieri sono super gentili settima prossima se va tutto bene mi dimettono ed andrò a stare da una vecchia amica per un po' di tempo ci siamo già messe d'accordo... tu come stai?-

si blocca e mi nota

- oh nunew da tempo che non ti vedo come va?-

- sto bene grazie-

sono le uniche cose che sono riuscito a dire

il silenzio é tombale

fino a che ricomincia a parlare

- ti devo le mie più sincere scuse... é che mi ha sorpreso quando zee mi ha detto che stavate insieme..ed io non ho saputo come reagire, ho esagerato... poi chi sono io per separare due persone che si amano, continua a prenderti cura di lui per me é un gran testardo non ammette mai di stare male..-

cosa?

si...si sta scusando...

se é un sogno non svegliatemi

- certo non si preoccupi-

dissi sorridendo

alzai lo sguardo verso di lui che annuisce

le ho comprato un po' di cibo, so bene che quello dell'ospedale non é il massimo

- io..- mi fermo

- le ho preso qualcosa di più saziabile e decisamente più buono... ecco-

le porsi i sacchetti

- grazie mille tesoro, ci voleva proprio-

restammo li per quasi mezz'ora parlando del più e del meno fino a che non siamo stati costretti a tornare a casa perché l'orario delle visite era terminato

il sole era sul punto del tramonto, il cielo é stupendo con tutte le sue sfumature

ed é la dimostrazione che non importi quanto due persone sono diverse, posso trovare un punto di incontro  e diventare qualcosa di ancora più bello

come noi due.

- già che ci siamo vuoi cenare fuori?-

- va benissimo, ho voglia di cibo coreano...-

- é coreano sia-

mi accententa sempre qualunque sia la mia richiesta

- non mi aspettavo che tua mamma si sarebbe addirittura scusata-

- sai nemmeno io-

confessa

- allora come hai fatto a restare così calmo?-

- dovevo, c'eri già tu agitato non potevo esserlo anch'io, penso che finalmente abbia capito che ti amo davvero e non cambierò idea su questo-

non c'é nulla da fare...

so che stiamo insieme da molto, ma ogni volta che lo dice é come se fosse la prima

- vale anche per me-

sorrise alla mia risposta

- perché ti imbarazzi  mmh-

- non é vero, smettila-

dopo qualche minuto eravamo arrivati al ristorante, in genere quando si sente dire ristorante si pensa ad un luogo di lusso ed eleganza. Questo non era nulla di tutto ciò era accogliente e semplice niente di più niente di meno

mi piace per questo oltre che ai piatti che servono

quando é arrivata la cameriera a prendere i nostri ordini ho notato come lo guardava

so bene che é un gran figo

ma non può che darmi fastidio il modo in cui lo mangia con lo sguardo

ad un certo punto prendo coraggio e dico

- al mio ragazzo non piace l'aglio sarebbe possibile non mettercelo?-

dico sottolineandolo bene

- oh si si certo-  vedo chiaramente il suo cambio di espressione, non se lo aspettava

subito dopo si allontana e sparisce nella cucina

- mi piaci così geloso-

dice ad un tratto

- non sono geloso.-

avvicina la mano e mi sposta i capelli dagli occhi

- te lo già detto che se metti il broncio sei ancora più carino-

- s-smettila, non mi piace come ti ha guardato quella-

- devo già badare ad un gattino imbronciato, non ho bisogno di nessun'altro e te lo ripeterò all'infinito fino a quando entrerà in quella testolina-

é che ho paura di perderti

nessuno é rimasto con me per così tanto tempo

nessuno mi ha mai compreso come fai tu

nessuno

sei tutto ciò che ho sempre desiderato.





Madly in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora