non ti lascerò mai sola

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dopo aver raggiunto un ospedale di cui non ricordo minimamente il nome e dopo aver aspettato che ci consentissero di entrare entrammo nella sua stanza, era pieno di flebo e aveva gli occhi socchiusi, mi guardava per la prima volta in tutta la giornata, io lo guardavo, decisero di lasciarci soli per avere un piccolo confronto.
dopo aver sentivo la porta chiudersi mi fece cenno di sedermi di fianco a lui e così feci;
prendo la sua mano gelida tra le mie mani,
io:"aziz"
lui rimase lì, immobile con gli occhi puntati sui miei, sapevo che voleva dirmi qualcosa, qualcosa che di sicuro non mi avrebbe fatto del bene sentirle, sapevo che c'era qualcosa che non andava, sapevo che i suoi comportamenti non erano voluti da lui ma si sentiva forse obbligato a trattarmi così.
az:"ash ci sono tante cose che devo dirti, solo che avremo modo di parlare in un luogo diverso che non sia una stanza di ospedale"
rise così io compresi ciò che voleva dire, ed accennai un piccolo sorriso senza mostrare i denti;
io:"az, tranquillo, però mi hai fatto spaventare, ho avuto paura che mi lasciassi sola"
az:"no amore, non ti lascerò mai sola"
li lasciai un bacio delicato e continuai a stargli vicino senza importunarlo.
avrei aspettato che uscisse dall'ospedale e che si riprendesse prima delle spiegazioni che mi spettano, così mi diede il consenso di far entrare gli altri in camera a gruppi.
io proposi che per far entrare più persone all'interno della camera sarei uscita ma lui disse di rimanere con lui e così feci.
purtroppo si era fatto tardissimo erano circa le 4:00 e avevamo insistito per stare per così poco tempo per me nella sua stanza ma purtroppo i medici ce lo hanno impedito quindi decidemmo di tornare ognuno nella stessa abitazione.

sono ormai le 6:00 aziz sicuramente starà dormendo o per le pessime condizioni non riesce a prendere il cellulare, i miei occhi non fanno altro che essere svegli nonostante fossi sveglia da 22 ore ma non mi importava di me, bensì il mio pensiero fisso andava solo su aziz e a tutta la merda che lo circonda, ma so che con un minimo di aiuto da parte mia riusciremo ad uscirne a testa alta.
così nel frattempo mi alzo dal letto e vado in salotto per raggiungere il retro, non faceva altro che emanare una frescura inquietante, strano poiché fossimo a pamplona e le temperature dovrebbero essere di regola alte per lo più essendo ormai le 7:00 e il sole è sorto già da un paio di orette, è come se mi stesse avvisando di fare attenzione.
mi sentivo osservata, avevo una strana sensazione, una fitta all'altezza dello stomaco.
sapevo che se fossi rimasta lì fuori per altri 5/6 minuti sarebbe successo qualcosa così decisi di rientrare ed evitare di fumare.
decisi di andare ad importunare sami e amine quindi mi azionai e iniziai a salire le scale.
nel momento in cui sono difronte la porta dei due e mentre complottavo tra me e me se entrare oppure no, un forte dolore alla schiena come se qualcuno mi stesse pugnalando mi si impossessò e d'un tratto buio totale.

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SPAZIO AUTRICE
parto con scusarmi per l'assenza, ma per motivi scolastici e altri che si accavallano non sono molto attiva, cercherò di fare del mio meglio.
stavo pensando a una nuova storia ma non so se per amine o zaccaria.
detto ciò scusatemi ancora per tutto e spero vi piaccia.💚

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 22 ⏰

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