Perché?

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Fandom: Idolish7
Coppia: Shonen-ai, Yukimomo
Personaggi: Yuki, Momo
Trama: Il modo in cui si sono conosciuti quando erano due bambini, il prequel della one-shot "Perché li abbiamo ascoltati?"

"Perché lo dovuto fare..." Sussurò Momo mentre fissava il vestito azzurro della sorella, lo aveva dovuto fare per via di una penitenza.

Mannaggia a quando aveva deciso di non ammettere la verità alla sorella.

Ora si doveva vestire per un giorno da bambina ed uscire al parco conciato in quel modo.

I capelli neri iniziavano a dargli fastidio così lunghi, avrebbe dovuto tagliarli dopo quella giornata.

"Emh...Bambina, hai la scarpa sclacciata." Disse la voce acuto di un bambino, Momo si girò dopo aver sospirato notando un ragazzino più grande di lui di almeno un anno.

Anzi, lo conosceva essendo abbastanza famoso nella loro scuola elementare.

Yukito Orisaka, il bambino sincero e freddo allo stesso tempo.

Arrossì leggermente, lo aveva visto sempre da lontano, ma era molto carino.

"G-grazie..." Gli rispose il moro distogliendo lo sguardo e sorridendo, l'argentato si incantò a vedere quel viso così delicato e quel sorriso pieno di dolcezza.

"Ci siamo già visti? Mi sei familiare." Gli spiegò il maggiore sorprendendo il minore.

Non pensava che potesse mai notarlo.

"Sì...Sono della tua stessa scuola e non sono una bambina." Gli rispose l'altro sorridendo a trentadue denti mostrando i suoi canini leggermente più appuntiti.

L'altro si sorprese ed arrossì per averlo scambiato.

Si scuso facendo ridere l'altro.

"Non è colpa tua, è vero che assomiglio a una femmina ed il vestito azzurro di mia sorella non aiuta." Lo rassicurò l'altro con il suo sorriso così amabile.

"Ma perché indossi un abito?" Gli chiese curioso l'altro accennando in sorriso.

Alla fine non era così freddo.

"Per via di una penitenza..." Sospirò l'altro sconsolato raccontandogli cosa fosse successo.

Racconto finito, la risata dell'argentato risuonò nelle orecchie del moro.

Era un bellissimo suono, fece incantare il minore mentre l'altro si chiese se potevano diventare amici.

"Ti va di diventare amici?!" Gli chiese il moro come se gli leggesse la mente, l'argentato sorrise ed annuì.












"Yukiiiiii!" L'urlo di Momo si sentì per tutto il corridoio mentre la sua corsa finì quando saltò sulla schiena del bambino più grande.

Sorrisero insieme prima di andare a giocare insieme.

Gli altri bambini rimasero sorpresi di quel sorriso caloroso.

Mentre i due protagonisti dei loro pensieri continuarono a fare quello che volevano.

Rimasero sempre così.

Per anni, inconsapevoli dei pensieri degli altri, mentre sentimenti nuovi nascevano ad ogni ricordo.

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