San Valentino raccolta|Diversi fandom|

Tifare, nuotare, incontrare

Fandom: Jujutsu Kaisen
Coppia: Shonen-ai, Nobamaki
Personaggi: Nobara, Maki(principali), Mai, Momo e Yuji(secondari)
Trama: Due adolescenti che si ritrovano mentre tifano per i loro fratelli

"Vai Yuji!" Urlò la voce di una quattordicenne dagli spalti del pubblico mentre guardava il fratello adottato.

Era il più veloce tra i nuotatori ed era felice di questo, se fosse arrivato primo, lei avrebbe vinto una scommessa fatta con il ragazzo del fratello.

Prese il telefono per scrivere a Fushiguro per dirgli che stava per vincere la loro scommessa.

Le sue dita si fermarono sulla tastiera quando sentì la voce di un ragazza.

Alzò la testa di scatto notando una ragazza dai capelli verdi scuro tenuti in una coda mentre aveva degli occhiali che coprivano i suoi occhi.

"Maiiii! Vinci questa gara!" Urlò di nuovo la verde sorridendo, nel frattempo accanto c'era una ragazza bionda legati in due codini sparati in aria.

"Maki-san, così mettete pressione a Mai-san..." Sussurò lei arrosendo quando notò la gemella della ragazza in costume sopra il trampolino.

"Momo, sai che devi chiamare Mai con il suo nome senza niente, soprattutto ora che state insieme." Disse l'altra guardando con un sorriso la sorella, finalmente aveva trovato qualcosa che voleva fare e lei l'avrebbe sostenuta sempre.

La bionda sorrise e arrossì guardando la sua ragazza, i loro occhi si incontrarono solo per un attimo prima che si tuffasse in acqua.

Nel frattempo la verde notò i capelli marroni di Nobara che stava correndo verso il fratello.

Aveva già visto quella ragazzina, ne era sicura, ma non sapeva dove.

"Momo, vado un attimo via." Disse prima di seguire la castana che battè il cinque con il fratello.

"Mi hai fatto guadagnare 1000 yen da parte del tuo ragazzo." Rise la minore sorridendo al rosa che sorrise maliziosamente.

"Allora mi sa che dovrò punire Megumi..." Sussurò con tono basso facendo arrosire e protestare la ragazza, erano fratelli adottivi da quando avevano 7 anni, ma vedere quel lato malizioso la sorprendeva sempre.

Per questo ricevette un pugno in faccia dalla castana.

"Nobara! Fai male!" Disse facendo roteare gli occhi della ragazza.

Maki si fermò dietro il muro sentendo quel nome.

Era Kugisaki Nobara, la ragazza che l'aveva sempre osservata da lontano durante il periodo delle medie.

Non sapeva il perché, ma la metteva a disagio sapere di avere uno sguardo di quella ragazza su di lei.

Gli aveva sempre dato fastidio, ma con lei era diverso, anzi, ne sentiva la necessità dopo un anno.

"Ho visto che c'era Mai-senpai nelle gare, tu hai notato qualcuno di loro?" Chiese il rosa facendo trattenere il respiro alla verde.

Forse la castana si ricordava di lei.

"Sì, c'erano Momo-senpai e Maki-senpai!" Disse con un sorriso luminoso arrosendo all'ultimo nome.

Cambiò anche leggermente la voce diventando più acuta e tremante facendo capire alla verde che c'era ancora speranza di conoscerla.

Il rosa notò i capelli verdi della loro senpai dietro il muro facendo sorridere maliziosamente.

Salutò la sorella prima di andare via.

La castana rimase confusa, ma iniziò a canticchiare prendendo il suo telefono.

Osservò l'immagine di una bambina dai lunghi capelli verdi con un vestito da karate.

Non lo avrebbe mai ammesso, ma scoprire che sarebbe stata alle medie con la persona che aveva sempre ammirato per le sue forze e capacità, l'aveva resa estremamente felice.

Se avrebbe avuto un po' più di coraggio e fosse stata meno timida, allora ora sarebbero amiche e poteva sperare anche in qualcosa di più.

Sospirò prima di rimettere il suo sorriso sfrontato.

"Kugisaki-san." Quella voce la sorprese, si girò notando Maki.

La verde era leggermente arrossita, ma aveva uno sguardo determinato.

"Voglio conoscerti dalle medie, ma non ne ho mai avuta possibilità...Kugisaki, voglio diventare tua amica." Disse con voce serie e ferma, l'altra sorrise felice di sentire quella frase.

"Sì, voglio diventarlo anche io!" Rispose l'altra sorridendo timidamente e prendendo la mano della verde.

Aveva avuto ancora una possibilità e questa volta non l'avrebbe persa.