Primo arco: Just a villain ☽ Frozen life

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Fuori c'era un freddo davvero odioso.

Non vedevo l'ora di potermi riparare dal vento ghiacciato e che mi diede l'impressione di intorpidirmi perfino le ossa. Come se non bastasse, negli ultimi dieci minuti iniziò pure a piovere e dovetti mettermi a correre pur di fuggire dal temporale di fine autunno.

Una volta giunta a destinazione, salii i quattro piani di gradini, girai la chiave nella serratura e varcai la soglia emettendo un sonoro sospiro di sollievo.

"Straordinari anche oggi?" Insieme al tepore casalingo dell'appartamento, venni accolta anche dalla voce della mia coinquilina appollaiata sui cuscini del divano.

"Ma quali straordinari? Il Signor Takeyo mi ha trattenuto per più di venti minuti!" Mi lamentai richiudendo la porta e inspirai a pieni polmoni il profumo di biscotti infornati. "Preferirei passare le serate a raccogliere la merda di Pika piuttosto che incontrare quel vecchio verme ogni volta che torno dalla passeggiata col suo cane!" Sbuffai appendendo l'impermeabile zuppo e lo attaccai all'appendiabiti accanto all'ingresso.

"Addirittura?" La mia amica ridacchiò e prese un sorso dalla grossa tazza tra le mani. "Pika è un Rottweiler, giusto?"

"Sì ed è comunque meno lecchina del padrone." Borbottai sfilando le scarpe ricoperte di fanghiglia e acqua piovana.

"Maru..." La ragazza dai capelli color caramello scrutò le mie azioni con un cipiglio aggrottato. "Non avrai mica tappezzato le scale di orme marroni, vero?"

"Ma no... Tranquilla!" La rassicurai avvicinandomi a piedi scalzi, godendomi il piacevole contatto col pavimento riscaldato sotto le piante nude. "Ha iniziato a diluviare mentre ero qui sotto e... E va bene, domani darò una pulita." Mi rassegnai allo sguardo per niente convinto di lei, che ovviamente non mi credette.

"Lo spero bene!" Annuì sistemandosi la copertina sulle gambe e bevve un secondo sorso dalla bevanda calda. "È il tuo turno di pulire, io ho già dato!"

Buttai gli occhi al cielo e mi avviai nell'unico corridoio oltre il salotto.

"Vado a darmi una lavata intanto... Sono fradicia."

"Vedi di non metterci un'eternità come al solito!" Il richiamo dal soggiorno giunse un attimo prima che chiudessi la porta del bagno dietro la mia schiena.

"Certo, Isa... Ci proverò." Ma la pasticcera non poté udire la mia risposta.

Non seppi dire quanto tempo passai in ammollo. Dimenticai il telefono nella tasca dei pantaloni appoggiati sullo sgabellino sotto al lavandino e non controllai l'orario prima di svestirmi.

L'acqua nella vasca era ormai tiepida però. Non vi era neanche più alcuna traccia di sapone.

Raccolsi le ginocchia al petto e dai capelli appiattiti all'indietro mi scivolò qualche goccia sul viso. Anche quelle erano fredde.

Non feci altro che osservare il velo d'acqua incolore e privo di calore.

Uffa...

Sbuffai tra me e me e accasciai la fronte sulle braccia conserte.

Prendere la strada giusta è faticoso.

Lavorare è faticoso.

Vivere legalmente lo è... Ed è così fottutamente noioso!

Se fossi ancora con il Fronte, ora sarebbe tutto diverso.

Tirai su col naso.

Diverso, certo. Probabilmente sarei morta d'infezione dopo l'incidente dell'anno scorso.

Villain ☽ || DabixOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora