Mi accertai di recuperare il materiale strettamente necessario per continuare le mie ricerche a casa e misi tutto quanto in uno scatolone recuperato dal soggiorno. Il restante delle prove che collegavano Faris e Kyle a Scorpio le riposi nuovamente nella soffitta e richiusi accuratamente il pannello.
Non mi andava che qualcuno trovasse quelle tracce prima di aver finito di esaminarle con cura.
Feci una chiamata anonima alla polizia segnalando la presenza dei due strambi soggetti sottolineando l'assiduo stalking e lasciai tutto nelle mani di hero e agenti.
Affidare questioni così delicate alla società mi fa uno strano effetto... Beh, chiamare gli hero di mia spontanea volontà è già di per sé assurdo.
Preferii squagliarmela prima di imbattermi in qualunque essere umano potesse mettermi nei guai e mi defilai più furtiva di un'ombra. Nel giro di poco raggiunsi la stazione del treno e mi sedetti su una delle sedie sulla banchina.
Era andato tutto bene, tutto secondo i miei piani... Eccetto che quando salii sul treno per venire fin qui non presi neanche in considerazione l'idea che Dabi facesse pure il viaggio di ritorno con me.
E me lo devo sorbire per altrettanto tempo?! Grandioso!
Lui si sedette a un posto di distanza da me e abbandonò i gomiti sulle ginocchia, protendendo in avanti la schiena con fare svogliato. Si era ritirato sulla testa il cappuccio logoro e anche il bavero della giacca in pelle contribuì a mascherargli buona parte del viso.
Lo osservai di sottecchi e tamburellai le dita sullo scatolone tenuto sulle gambe. Dopodiché, sospirai sconsolata.
"Ora che il dilemma su chi fossero quei due individui si è risolto, la smetterai di seguirmi?" Domandai un po' assonnata.
Ero stanca, con il vestito e le scarpe con il tacco usate per l'appuntamento concluso quasi tre ore prima e le temperature notturne non fecero che abbassarsi.
Voglio andare a casa... Ho freddo e sonno...
"Dipende." L'uomo con me rispose con sufficienza, invece io strabuzzai gli occhi incantati sui binari.
Dipende da che?!
"Ti piace quando ti seguo..." Ammiccò rivolgendomi uno sguardo suadente. "Perché dovrei smettere?"
Gli rifilai un'occhiata gelata.
"Mi hai spaventato a morte per un cazzo di mese intero!"
"Perché non sapevi fossi io, bambina..." Transitò lentamente al posto accanto al mio e venni invasa da un'ondata di odori: un misto tra il suo tipico profumo, poi alcol, tabacco, deodorante, caffè, puzza di bruciato. "Ora che sai che sono io, è diverso." Riappoggiò i gomiti sulle ginocchia e s'inclinò di lato per avvicinarsi a me.
La sua espressione languida, sottile e beffarda allo stesso tempo, mi diede una sorta di fastidioso formicolio all'altezza dello stomaco.
"Io non ne sarei tanto sicura se fossi in te..." Buttai gli occhi al cielo. "Ho passato un mese ad avere appresso ben tre persone diverse... Non so più nemmeno chi ci fosse dove e perché..."
"Ci sono stato bene o male sempre." Il villain distese la schiena contro la sediola e allungò il braccio sullo schienale della mia. "Ma non sono mai intervenuto più di tanto. A differenza di quei due idioti, se devo pedinare qualcuno non mi faccio certo notare."
Inarcai un sopracciglio in segno di disappunto.
"Ti aspetti che mi congratuli con te per le tue capacità di pedinare la gente?"
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Villain ☽ || DabixOC
FanfictionSEQUEL DI SEVEN DAYS ☽ "Ho sempre pensato tu fossi la vera incarnazione del tuo quirk. È impossibile non essere attratti da un buco nero, suscita un livello di fascinazione irresistibile... E lo stesso succede con te." Disse rivolgendo lo sguardo...