Il sole del Giappone splendeva alto nel cielo quando Lia, insieme al suo fratello Charles, giunse al circuito per il Gran Premio. L'atmosfera elettrica e l'adrenalina erano palpabili nell'aria, ma c'era qualcosa che incombeva nel cuore di Lia, un presentimento di turbolenze imminenti.
Dopo poche ore dall'arrivo, decise di fare una passeggiata nel paddock per respirare un po' d'aria fresca. Si avventurò tra i box delle squadre, lasciandosi trasportare dalla frenesia dell'evento. Ma quando raggiunse l'area dell'Alpine, il suo sguardo incrociò qualcosa che la fece rabbrividire.
Kika, l'ex di Pierre, indossava la tuta dell'Alpine, la squadra attuale di Pierre. La scena si svolgeva come in un lento movimento, e il cuore di Lia iniziò a battere velocemente quando vide Kika baciare Pierre con intensità. Un nodo si formò nella gola di Lia, e la visione fu come un pugno al suo stomaco.
Non potendo sopportare la scena, Lia si allontanò di corsa, fuggendo dal paddock e dalla realtà che le stava strappando il cuore. Si chiuse nella sua stanza d'hotel, cercando rifugio nell'oscurità delle tende chiuse.
Nonostante le insistenze di Logan, Charles e anche di Pierre, che bussavano alla sua porta, Lia si rifiutò di rispondere. Il suono dei loro colpi risuonava nel vuoto della sua anima ferita. L'ombra del tradimento e la sofferenza si intrecciavano nel suo cuore, lasciandola sola con i suoi pensieri.
Charles continuava a bussare alla porta di Lia, preoccupato e desideroso di capire cosa l'avesse fatta chiudere in sé stessa. Il suono dei suoi colpi risuonava nella stanza d'hotel, ma non c'era alcuna risposta dalla parte di Lia. Non aveva risposto al telefono, e ora sembrava barricata nel suo dolore.
"Hey, Lia," chiamò Charles, con la voce soffocata. "Sono qui fuori. Posso entrare?"
Silenzio.
Charles sospirò e si passò una mano tra i capelli, frustrato dalla mancanza di comunicazione. "So che qualcosa non va. Possiamo parlarne? Per favore, apri la porta."
Ancora silenzio.
In quel momento, Pierre si avvicinò alla porta, avvertendo l'angoscia di Charles. "Lia, sono io. Puoi aprirci? Charles è preoccupato, e vogliamo essere qui per te."
Lia rimase immobile dalla sua parte della porta, ascoltando le voci degli uomini che cercavano di entrare nel suo mondo di dolore. La tentazione di aprire era forte, ma allo stesso tempo temeva cosa potesse accadere se rivelasse la causa della sua sofferenza.
Pierre, notando l'impotenza di Charles, decise di intervenire. "Charles, lascia perdere per ora. Lia ha bisogno di tempo. Forse è solo un momento difficile per lei. Cerchiamo di rispettarne lo spazio."
Charles si voltò verso Pierre, con uno sguardo di confusione e preoccupazione. "Ma cosa è successo? Perché sta reagendo così?"
Pierre abbassò la voce, conscio della presenza di Charles. "Non è il momento di parlarne qui. So che la sua tristezza ha a che fare con me, ma ora non possiamo forzare la situazione. Sono sicuro che quando sarà pronta, ci parlerà."
Charles annuì, anche se continuava a non capire appieno la situazione. Accettò l'invito di Pierre di lasciar perdere per il momento, ma il mistero della sofferenza di Lia lo lasciò intriso di preoccupazione e incertezza. Nel frattempo, Lia rimase nella sua stanza, sentendo la brezza fredda della solitudine, sperando che il tempo avrebbe potuto lenire il dolore che la stringeva.
Mentre Pierre si allontanava dalla porta della stanza di Lia insieme a Charles, sentì il bisogno di fare qualcosa per alleviare il peso sulla coscienza di Lia. Avvicinatosi a un posto tranquillo, prese il suo telefono e scrisse un messaggio a Lia su WhatsApp, cercando di essere discreto, dato che Charles era nei paraggi.
Pierre: Lia, capisco che tu stia passando un momento difficile. Volevo dirti che tra me e Kika non c'è niente. Posso spiegarti meglio quando sarai pronta a parlare. Mi dispiace se ciò che hai visto ti ha ferito. Ti prego di darmi la possibilità di chiarire.
Pierre inviò il messaggio con un sospiro, sperando che le sue parole potessero raggiungere Lia e rassicurarla sulla natura della sua relazione con Kika. Nel frattempo, Charles, ancora confuso e preoccupato, si chiese cosa avesse portato Lia a chiudersi così e cosa Pierre avesse cercato di spiegarle.
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Charles's pov
Charles aveva appena vinto la gara, raggiungendo il traguardo con abilità e determinazione. Mentre i giornalisti gli si avvicinavano per le interviste post gara, una domanda speciale lo fece riflettere. Gli chiesero se dedicasse la vittoria a qualcuno, e Charles, con un'espressione mista di gioia e preoccupazione, rispose: "Sì, dedico questa vittoria a mia sorella Lia. So che mi stai guardando, ti voglio bene... per te ci sarò sempre."
Dopo l'intervista, invece di festeggiare con gli altri piloti e la squadra, Charles decise di trascorrere la serata vicino alla porta della stanza di Lia. L'aria di festa e le congratulazioni erano secondarie rispetto alla preoccupazione che gli assaliva il cuore. La sua mente era tutta concentrata su Lia, chiusa in quella stanza, e la mancanza di risposte pesava come un macigno sulla sua anima.
Charles ignorò le voci festose provenienti dai corridoi dell'hotel e si sedette vicino alla porta. Ogni tanto bussava, sperando che Lia rispondesse, ma il silenzio persisteva. La luce della sua vittoria sembrava offuscata dalla preoccupazione per la sorella.
In mezzo alla folla di festeggiamenti, Pierre notò l'assenza di Charles e si avvicinò a lui. "Charles, hai appena vinto una gara incredibile. Perché non ti unisci ai festeggiamenti?"
Lo sguardo di Charles era serio. "Lia è chiusa in quella stanza, Pierre. Non so cosa sia successo, ma è preoccupante. Ho paura che si sia fatta del male fisico o che qualcosa di grave le sia accaduto."
Pierre annuì, capendo la gravità della situazione. "Abbiamo bisogno di capire cosa sta succedendo. Forse dobbiamo cercare aiuto."
Charles annuì a sua volta, la preoccupazione stampata sul volto. Insieme, i due amici decisero di chiamare qualcuno per aiutare ad aprire la porta, sperando che Lia fosse al sicuro dall'altra parte.
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𝑢𝑛 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎// 𝑝𝑖𝑒𝑟𝑟𝑒 𝑔𝑎𝑠𝑙𝑦
RomanceLia è una ragazza molto solare, ama sorridere e stare con gli amici. Ma allo stesso tempo è molto testarda e deve sbatterci la testa per poi capire di star sbagliando.