Parte 4

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Ritorno a casa distrutta, mi butto sul letto, ma prima annuncio a mia madre che non mangerò. Accendo internet, e indovina un po'... Mi arrivano tredici messaggi, otto di uno stupido gruppo, cinque da mia cugina e uno da... Cristian !? Ma che cazzo vuole? Non mi ha già fatto stare male abbastanza!? Vuole continuare a torturarmi!?

-Ciao piccola <3

Ignoro il messaggio e comincio a studiare. Neanche venti minuti e me ne arriva un altro.

-Oggi eri bellissima...

Arrossisco visibilmente e continuo a ignorarlo.

-Adoro farti arrossire...;)

Ma come fa!? Mi conosce fin troppo bene, comincio a sentire un vuoto dentro il mio petto. Comincio a piangere, perdo il controllo e mi sfogo. Rispondo sprezzante.

-Non cercarmi, hai rovinato già la mia vita tempo fa. Basta.

-Sei bellissima quando ti incazzi. Scendi, sono sotto casa tua.

Ecco, lo ha rifatto. Sta ficcando il suo fottuto dito nella piaga. Sono una ragazza, amo le attese sotto casa, i baci sotto la pioggia, le scritte sui muri e gli sguardi dolci. E lui che fa!? Mi dice di scendere!?

-Smettila, vattene e non tornare più.

-Devo parlarti,scendi.

Mi asciugo le lacrime e mi decido. Metto le all stars bianche, i jeans strappati e una felpa azzurra. Scendo le scale singhiozzando e tirandomi le maniche della felpa fino a coprire le mani. Arrivo al portone, metto la mano nella maniglia, incerta. Apro la porta. Lo vedo. E sopra il motorino nero, quello dove mi ha detto che non gli piacevo. Che succede!? Mi sento debole, non riesco a parlare. Le parole mi soffocano. I pensieri mi offuscano la mente. Sento qualcosa di umido scendere e bagnare le guance. Lacrime!? No, ti prego. Guardo in alto, cerco di ricacciare tutto dentro, comprese le lacrime. Scende dal motorino, si avvicina e mi sorride. Quel sorriso che mi aveva illuminato la giornata per molto tempo... Le lacrime continuano a scendere, i pensieri continuano ad annebbiare tutto. Anche la vista diventata offuscata. Tutto si fa grigio, il cuore comincia a battere lentamente , sempre più lento, sempre più affaticato. Non riesco a respirare, tutti i ricordi si susseguono, uno dopo l'altro. Uno più doloroso dell'altro. Sento le ginocchia cedere , non sto bene. Decido di andare a casa. Mi giro di scatto, afferro la maniglia. Vado per girarla, ma sento delle mani stringermi la vita. Un tocco familiare. Mi viene in mente la canzone di Ed Sheeran, people fall in love in mysterious ways maybe just the touch of a hand. Mi sono innamorata, di nuovo. Sono caduta in quella trappola un'altra volta. Vedo i suoi occhi marroni sempre più grandi, sempre più vicini, In un attimo le sue labbra stanno premendo le mie in un bacio inteso, lungo. Doveva parlarmi e invece mi bacia... Le sue labbra hanno lo stesso gusto dei sogni, quelli che ho fatto da anni nella notte, in silenzio. Apro gli occhio. Li vedo chiusi!? Le sue palpebre sono chiuse. Spero che anche lui stia provando le mie stesse sensazioni. Anche lui apre gli occhi, si stacca e frettolosamente mi annuncia che è stato uno sbaglio, un'errore. Non succederà più. Non prova niente per me, non ha mai provato niente per me. Mi ha usata. Un'altra volta. Sale nel motorino e corre via. Senza un saluto. Senza uno sguardo. Io resto fuori. Cado in ginocchio piangendo. Mi sento sporca, sporca di un'amore non ricambiato.

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