''Mi stringeva, come se potessi sfuggirgli. Mi baciava, come se avesse bisogno delle mie labbra per respirare. Mi accarezzava, come se fossi la cosa più preziosa per lui. Mi amava, e lo so perché provavo esattamente lo stesso.''
Ecco, la seconda ora. Cazzo, manca il professore! Si avvicina a me, mi stringe la sottilissima vita con le sue mani grandi.
''Ciao...'' mi sussurra nell'orecchio.
''Ciao.''
''Hai un profumo...'' sta per terminare la frase che mi stacco e gli dico di non dirmi certe cose. Non voglio chiedergli scusa, sono orgogliosa e per lui sarebbe un pretesto per stuzzicarmi. Mi siedo con Fede mentre entra il supplente. Un uomo sulla trentina, con i capelli scuri e gli occhi grandi. E un bel ragazzo nonostante abbia un po' di pancia. Ci annuncia di essere un tirocinante e comincia a parlare del suo percorso di studio. Mentre parla di quanto vorrebbe diventare un professore, io ascolto un po' di musica e mangio le patatine di Fede. Mi giro a destra e vedo Cristian scherzando con Flavia la mia migliore amica, mi ingelosisco. Forse arrossisco un po'...
''Anche tu sei morta per quello? Ahahahaha siete tutte delle cagne in calore.'' Mi dice Fede con il suo solito disprezzo.
Mi ha veramente uccisa dentro, coglione. Se tu sapessi quello che c'è dentro la mia testa , dentro il mio cuore... Non avresti il coraggio di dirmi questo, non avresti neanche il coraggio di parlare con me. Stronzo. Siete tutti degli stronzi. E tu sei un pezzente senza dignità. E ti odio. Anzi odio tutti voi.
''Non sono morta per lui, figurati hahaha... Come si chiama? Cristian?''
''Vedo come vi guardate: tu da gatta morta e lui da playboy. Ho sempre la stessa opinione, siete tutte delle cagne.''
Ma vaffanculo va.
''Scusate ragazzi. Vi sto disturbando? Avete intenzione di finirla o preferite andare fuori?'' chiede il tirocinante, con un tono misto a sarcasmo e disprezzo.
''Io voglio uscire.'' Rispondo a tono. Non mi interessa se è un'insegnante. Mi sta sulle palle.
''Accomodati, signorina.''
Mi alzo, guardo Cristian alzando le sopraciglia ed esco dall'aula.
Appena sono fuori, mi appoggio al termosifone spento, sento uno scricchiolio provenire dalla porta della mia classe. Vedo aprire la porta. Sento una voce che mi dice qualcosa, ma non capisco nulla. Sono stregata, catturata e innamorata degli occhi che mi fissano. E lui. Sento il suo profumo, è la sua voce quella. E Cristian . ''Mi stringeva, come se potessi sfuggire.''
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|| This Is My Story||
Novela Juvenil"Penso che ogni adolescente abbia la sua storia e ognuno la pensa in modo diverso. Quando siamo giovani proviamo dolore. Andare a scuola è come andare in guerra, le persone ti abbattono per tutto il tempo. A volte è veramente difficile restare forti...