012.

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Hyung-nim,

Per giorni ho continuato a ripensare alla tua festa di compleanno, a tutto quello che è successo e se fosse, o meno, una buona idea continuare a scriverti.

Probabilmente per te rimarrà un ricordo sbiadito dall'alcool, un sogno febbricitante, ma per me quel momento rimarrà indelebile. Il fantasma di un bacio, di ciò che sarebbe potuto essere se io non fossi chi sono e tu non fossi il ragazzo più popolare della scuola. Sono consapevole che scrivere apertamente di quella sera potrebbe svelarti la mia identità e la cosa mi spaventa da morire. Tuttavia, non credo esista cosa peggiore al momento della consapevolezza di aver avuto una concreta possibilità di stare al tuo fianco e sapere che non potrà accadere e che sarò l'unico a portare questo fardello. Perché tu eri ubriaco, io ero sobrio. Perché ciò che provo non potrà mai essere reciproco. Perché io sono un rifiuto della nostra società e non posso permettermi di macchiare una stella.

Chiudo gli occhi e sento ancora la tua mano calda contro la mia guancia, il tuo profumo a riempirmi le narici e il suono ovattato della musica dietro quella porta che ci separava dal resto del mondo. Lo sfiorarsi quasi impercettibile delle nostra labbra l'istante prima di essere interrotti, l'incanto spezzato, il ritorno alla realtà.

Un po' ti odio per questo. Sarà stupido pensare questo dopo tutte le lettere scritte su quanto vorrei essere nella tua vita, e so di essere l'ipocrita più grande della storia ma... lasciarti andare sarebbe stato più semplice senza quel bacio mancato. Perchè ora che so... i miei sentimenti per te bruciano il mio cuore come non mai e non so come spegnere l'incendio.

Ti odio perché amarti, anche se a distanza, è la cosa che più mi uccide e mi da vita al tempo stesso.

Ti odio perché ti amo ma non dovrei.

Nessuno.

Locker 013 || YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora