Questa è la storia del ragazzo che non sapeva riconoscere i colori e della ragazza che ne vedeva troppi ♥️
🔴 𝐓𝐖🔴 La storia contiene scene esplicite e argomenti sensibili (abuso, uso di sostanze, violenza) pertanto ne consiglio la lettura a un pu...
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Will you walk me to the door or send me home cryin'? It's one step forward and three steps back
𝑺𝑪𝑨𝑹𝑳𝑬𝑻𝑻
«Dove state andando?»
La mia voce sussurrata si disperse negli angoli del giardino e, come un incantesimo, la domanda invogliò i ragazzi a voltarsi verso di me.
Avanzai nell'oscurità a passo cauto e in un istante di debolezza, il mio sguardo sfuggì dagli occhi di Ace e si fermò sulle sue labbra, illuminate da uno spiraglio lunare.
Se penso che eravamo così vicini, poco fa...
Ace non si degnò di rispondere, quindi Brick decise di seguire l'esempio dell'amico, si scambiarono un cenno ed entrammo in casa. Brick proseguì verso corridoio in cerca di qualcuno, mentre Ace si fermò davanti al tavolo da pranzo per selezionare alcuni fogli.
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«Tieni.»
Ne afferrò un paio e nel momento in cui presi gli appunti che mi stava offrendo, gli sfiorai accidentalmente le dita e la sua mascella si irrigidì.
«Navy, vieni qui.» Udii Brick richiamare il cane e poi lo vidi chinarsi per giocarci insieme.
Un abbaio imprevisto mi fece sobbalzare, e gli appunti mi sfuggirono dalle mani, danzando nell'aria prima di cadere al suolo.
Ace si chinò a raccoglierli e me li allungò, osservandomi con attenzione. «Ti porto a casa.»
Sembravamo parlare due lingue diverse, ma se lui non mi voleva intorno, io non avrei di certo insistito. Cosa che invece fece Brick.
«Sbaglio o Scarlett abita a più di un'ora da qui?», domandò mentre uscivamo di casa, gli appunti al sicuro nella mia borsa.
«E quindi?» Ace rispondeva a monosillabi.
«Che palle. Dobbiamo farci un'ora di macchina adesso?», si lagnò Brick quando eravamo ormai in auto e Ace aveva messo in moto.
«Quindi dicevi sul serio? Non hai più una macchina ora?»
