Questa è la storia del ragazzo che non sapeva riconoscere i colori e della ragazza che ne vedeva troppi ♥️
🔴 𝐓𝐖🔴 La storia contiene scene esplicite e argomenti sensibili (abuso, uso di sostanze, violenza) pertanto ne consiglio la lettura a un pu...
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Every bait and switch was a work of art
Mi abbassai sulla sagoma esanime della nonna e provai a focalizzarmi sul suo battito cardiaco. Il petto si muoveva lento.
La nonna respira, mi dissi.
Ma io no. Non respiravo affatto. Stava per venirmi una crisi. Perciò non potei indugiare oltre: chiamai immediatamente l'ambulanza mentre stringevo la sua mano fredda nella mia. Dopo aver spiegato la situazione all'operatrice del 999, interruppi la chiamata, ma non bastò a tranquillizzarmi.
Avrei potuto recuperare l'inalatore dalla mia borsa lasciata all'ingresso, invece decisi di restare lì con la nonna. Se avessi abbandonato la sua mano, forse l'avrei persa per davvero.
Con il telefono ancora stretto nel palmo, non ci pensai nemmeno per un attimo. Chiamai Ace. Non seppi il perché di quel gesto, ma in quel momento fu la prima persona a cui pensai.
«Scarlett?» Rispose dopo pochi minuti.
A me mancò il fiato per ribattere.
«Tutto okay? È successo qualcosa?»
Sentii il suo tono, solitamente calmo, deformarsi in una melodia preoccupata.
«Io... la nonna...»
Farfugliai qualcosa d'incomprensibile, ma lui capì subito.
«Sto arrivando.»
L'attimo di smarrimento mi accompagnò fino a quando non udii la sirena dell'ambulanza. Il suono insistente mi risvegliò come una doccia ghiacciata.
«La porteranno all'ospedale ora», dissi di getto.
«Allora ci vediamo lì. Sono davanti casa di Brick, lo aiuto a rientrare e arrivo.»
«Grazie.»
E finalmente riuscii a respirare.
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Tremavo. E non solo per l'agitazione. In quell'ospedale faceva freddo e io indossavo ancora il vestito che avevo alla festa.
«La signora Margaret ha perso coscienza. La sincope è una conseguenza dell'encefalopatia epatica. Il suo non è uno stadio fulminante, ma è così grave che non mi sarei stupito se fosse entrata in coma. Ad ogni modo, la paziente ha già ripreso conoscenza. Faremo tutti gli accertamenti del caso, ma sono certo che domani si sentirà meglio», mi riferì il medico.
Nonostante usasse una terminologia semplificata per farsi capire, io intuii la metà delle cose che mi aveva detto. Forse perché il cuore mi pulsava nelle orecchie e la mia testa era ancora annebbiata.
