La Cena dagli Hawkwell

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"Amore, dai sbrigati!" esclamò Erik impaziente, mentre aspettava che Clara si mettesse gli orecchini che lui le aveva regalato giorni prima.
Lei indossava un elegante e splendido vestito nero che le donava moltissimo.
"Sei bellissima amore." disse Erik sorpreso, ammirandola. Clara sorrise entusiasta e rispose: "Grazie!"
"Dopo un anno dal nostro arrivo qui, gli Hawkwell hanno rinnovato il loro invito."
Erik ricordò: "Ce l'avevano chiesto al lago, ti ricordi? Il problema è che ce ne eravamo dimenticati."
"Eh, va beh, tu eri preso dal lavoro e io da Ellie."
"Vabbè sì, ci siamo dimenticati..."
"A proposito, dov'è Ellie?" chiese Clara cercando di intrecciare i fili della conversazione.
Ellie scese dalle scale indossando un vestitino dello stesso colore di quello della mamma.
"Gemelline!" esclamò Ellie felice di vederli.
"Sì, amore." rispose Clara.
"Wow Ellie! Sei bellissima!" esclamò Erik, stupito dalla bellezza della piccola.
La bambina arrossì leggermente per l'imbarazzo e corse ad abbracciare suo padre.
Improvvisamente, un gatto spuntò dalla sala. "Romeo!" esclamò Ellie, entusiasta, e iniziò a inseguirlo per la stanza. "Quel gatto mi fa venire sempre paura." disse Erik.
Clara intervenne: "Ellie desiderava tanto un gatto e tu non riesci a resistere quando fa quegli occhioni dolci."
Erik sorrise e concordò: "Sì, è vero."

Una volta che si sentirono pronti e tutti in ghingheri, i tre uscirono dalla loro casa e iniziarono a seguire una stretta stradina che li portava verso un cartello.
Esso era affisso lungo il percorso e riportava i cognomi delle due famiglie che abitavano nelle case circostanti: i Reinold e gli Hawkwell.
Mentre si avvicinavano al cartello, Clara si chiese: "Chissà chi sono i Reinold."
Erik, notando la segnaletica sul cartello, disse: "Hawkwell è a destra."
"Chi sono i Reinold?" si chiese ad alta voce continuando a leggere il cartello che puntava invece verso sinistra.
"Beh, avremo sicuramente un argomento da discutere con Kendall e Lucy. Magari loro lo sanno." rispose Erik.
Alla fine, raggiunsero la casa dei loro amici e si sistemarono davanti alla porta.
A differenza della loro dimora, la casa di Kendall e Lucy era più piccola, ma dal design moderno.
L'abitazione si ergeva con eleganza e audacia, come un'opera d'arte architettonica che sfidava le convenzioni.
Le sue linee pulite e nette come pennellate di un pittore contemporaneo, definivano la sua presenza imponente.
Le pareti, rivestite da un mix di materiali innovativi come vetro, acciaio e cemento, riflettevano la luce della luna come un prisma incantato.
Un ampio tetto piatto, quasi fluttuante nell'aria, sembrava proteggere la casa come un mantello futuristico.
Le finestre a tutta altezza, senza cornici, sembravano offrire una vista panoramica sul paesaggio naturale circostante, permettendo alla natura di fondersi con l'ambiente esterno.
Nel giardino minimalista c'era una spettacolare fontana d'acqua che scolpiva l'aria, accogliendo gli ospiti all'ingresso. Era presente, inoltre, una passerella impeccabile, realizzata con lastre di pietra scura, che conduceva al portone principale, il quale sembrava quasi invisibile all'esterno grazie al suo design discreto.
La casa era circondata da un paesaggio impeccabile, con un giardino zen e prati perfettamente curati, un patio spazioso e arredato con gusto.
Un'ampia piscina a sfioro, incastonata nel terreno, sembrava fondersi con l'esterno creando un'atmosfera di serenità.
Quando suonarono il campanello, il suono fu piacevole e delicato, lasciando intendere che gli ospiti fossero attesi con gioia.
Lucy aprì la porta con entusiasmo, il suo vestito rosso avvolgeva delicatamente le sue curve e lo spacco che andava dalle gambe fino al petto metteva in risalto la sua sessualità.
Il tessuto scintillava leggermente alla luce e i suoi capelli fluenti cadevano sulle spalle come una cascata di seta.
Poco dopo, Kendall scese elegantemente le scale, la sua figura slanciata e sicura di sé emanava un'aura magnetica.
Un sorriso compiaciuto illuminava il suo viso affascinante.
"Wow! Kendall, sembri James Bond." esclamò Clara ammirata.
"Beh... mi farò sempre bello per la mia Lucy." rispose Kendall con un tono affettuoso e guardandola con occhi innamorati.
"Prego, non state lì fuori, entrate."  disse Lucy invitandoli nella sua casa.
"Voi invece siete bellissimi, soprattutto la piccola Ellie. Senza offesa, ma è la più bella." disse cortesemente con gentilezza e sincerità, facendo riferimento alla figlia di Clara e Erik. Successivamente, si accomodarono tutti a tavola, dove venne servito un vino bianco fresco per accompagnare la cena.
La sala da pranzo era elegantemente decorata, con candele profumate che creavano un'atmosfera intima e accogliente.
La prima portata consisteva in deliziose linguine ai frutti di mare, condite con una salsa cremosa e prelibata che emanava un profumo invitante.
Ogni boccone era un'esplosione di sapori, mentre i quattro amici conversavano animatamente.
Si parlò di lavoro, di scuola e del passato, condividendo esperienze e risate.
Il tempo sembrava volare via, immersi nella compagnia degli amici, e nessuno si accorse che era già tardi.
Ellie, ormai stanca, venne coricata con cura sul divano da Clara, che si prese cura di lei con dolcezza materna.
Le chiacchiere continuarono a farsi avanti, creando nuovi argomenti e approfondendo le conversazioni.
Erik, che si trovava seduto accanto a Clara, ascoltava attentamente le loro discussioni quando improvvisamente sentì un piede accarezzargli la gamba. Rimase perplesso, pensando che fosse un gesto accidentale, ma il movimento continuava.
Guardò di fronte a lui e vide Lucy che lo guardava con uno sguardo ammiccante e un sorriso malizioso.
Erik rimase sorpreso, allontanandosi leggermente senza farlo notare e cercando di allontanare delicatamente le gambe da quella sfiorata seducente. Lei si morse il labbro, lasciando intravedere un po' di scollatura in modo invitante.
Lucy, sempre incline a scherzi e flirt, non poteva resistere a provocare Erik con i suoi movimenti audaci.
Mentre Clara e Kendall continuavano a discutere animatamente, Lucy si avvicinò ancora di più a Erik, spingendo il suo piede contro la gamba di lui in modo giocoso.
Erik provava una strana miscela di eccitazione e imbarazzo. Non poteva negare che l'attenzione di Lucy fosse lusinghiera, ma la situazione era rischiosa, specialmente considerando il contesto in cui si trovavano.
Con un sorriso nervoso, cercò di distogliere lo sguardo da lei e tornare alla conversazione principale.
Lucy, però, non si arrese così facilmente. Mentre Clara e Kendall erano concentrati su un dettaglio specifico della discussione, Lucy si avvicinò ancora di più a Erik, questa volta sfiorando la sua coscia con un movimento provocante.
Erik si irrigidì cercando di reprimere la risposta naturale del suo corpo a quella stimolazione.
Lucy, invece, sorrideva soddisfatta della sua piccola vittoria. Era abituata ad avere un controllo su Kendall e anche sugli altri e voleva giocare con il suo desiderio e la sua curiosità. Ma questa volta, qualcosa sembrava diverso.
Erik si alzò di scatto.
"Scusate! Devo andare in bagno."
Il suo respiro era affannoso, il cuore gli batteva veloce nel petto.
Lucy lo osservò con un mix di trionfo e delusione nei suoi occhi. Aveva appena giocato con il fuoco e aveva ottenuto una reazione inaspettata però era sicura che questo non sarebbe stato l'ultimo capitolo del loro gioco di seduzione.
Mentre Erik si allontanava, Lucy si appoggiò al suo posto, cercando di nascondere la delusione che la stava avvolgendo. Era abituata a ottenere ciò che voleva, a giocare con le emozioni degli altri. Ma stavolta, sembrava che Erik avesse evitato il suo tranello, scappando da una situazione che poteva diventare pericolosa.
Lucy si morse il labbro inferiore, pensando a quello che avrebbe voluto fare con Erik.

L'Urlo Oltre la SiepeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora