'His happiness is not for real'
Presente
Attorno al suo corpo nudo e gocciolante avvolge un asciugamano che mi priva della sua pelle color latte.
Le goccioline le scorrono lungo la schiena fino ad arrivarle al solco delle natiche piene e sode, i capelli prima tenuti su da un pinzone, ora le ricadono sulla schiena nuda, e a me viene solo voglia di attorcigliarli attorno al pugno della mia mano e tirarglieli così forte da farla gridare.
Sento troppo caldo, e tutto il sangue che ho in circolazione confluisce solo verso il basso.
Sibilo un'imprecazione, e cerco di allungare un po' di più le gambe, anche se non so se il ripostiglio più stretto e angusto della terra sarà mai in grado di farmi stare comodo, ma se non è il corpo a godere lo sono gli occhi.
La vedo abbassarsi e piegarsi verso il comodino adiacente alla doccia, e l'asciugamano le cade a terra, scoprendo la curva del suo culo perfetto e il profilo dei suoi seni abbondanti e sodi.
Gemo sommessamente.
Cerco di fare appello a tutto l'autocontrollo che ho in corpo ma mi è impossibile, e l'erezione che ho tra le gambe non fa che crescere e desiderare le sue attenzioni, oltre che distrarmi dal mio unico obbiettivo.
Inizia a vestirsi e poi passa ad asciugarsi i capelli, finendo con il risistemare il bagno e uscirne fuori sgambettando.
Quando noto che è entrata nella sua camera, senza far rumore, esco dal ripostiglio e raggiungo il bagno, chiudendo la porta alle spalle e infilandomi nella doccia ancora acquosa, richiudendo subito la tenda.
I calzini mi si bagnano, così come la felpa, aderendo alla parete bagnata.
I vestiti iniziano ad aderirmi addosso, e il vapore caldo della doccia, mischiato al suo profumo di albicocca mi manda in corto circuito il cervello.
Sospiro e aspetto di sentire la porta di entrata sbattere.
'pensi di dimenticarti di me?'
'dovrei?'
'sì dovresti, anche se non ci riuscirai mai'
'chi te lo dice che non troverò mai qualcuno più bravo e bello di te?'
'me lo dice il fatto di come mi cercano i tuoi occhi, e di come la tua figa desideri solo il mio cazzo, tsunami'La porta sbatte e il filo dei ricordi s'interrompe bruscamente.
Esco dalla doccia e inizio a svestirmi, rimanendo in pantaloni e canotta.
Inizio a rovistare nei cassetti del bagno, alla ricerca di qualunque cosa. Anche solo una minima traccia di lei, così da poterla incriminare.
Non trovando niente, passo alla sua camera, e all'infuori di migliaia e migliaia di libri, trovo solo un diario risaliente a 8 anni fa, di cui me ne approprio illegittimamente.
Del resto, anche nelle altre stanze non trovo niente, e cammino verso il fuoristrada appostato in una traversa poco distante dalla sua casa, solo con il suo diario e un paio delle sue mutandine.
I ragazzi mi aspettano dentro l'auto, e subito mi chiedono il bottino.
«solo?» chiede Thomas, stupito dagli unici due oggetti che ho con me.
«vedo che ti sei impegnato» commenta Alex.
«ho preso solo il necessario, tanto non abita qui. Sa che sono tornato, e usa questa casa solo come scusa» ribatto sbuffando
«domani ingaggeremo una delle tue "migliori amiche" per aiutarci e avrai e saprai tutto» mi dice Kai.
«già fatto, e sta già lavorando, perciò opterei per andare a bere qualcosa, cosa ne dite?» propongo.
«che bar?»
«mh, club 26?»Il motore della macchina parte e sfrecciamo verso la destinazione, e convulsivamente tocco gli oggetti nella mia tasca, e il pizzo delle mutande me lo fa diventare durissimo, immaginando lei che lo indossa, e sono costretto a spostarmi in continuazione.
«arrivati cazzoni, ora scendete dalla mia auto»
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2 seater
ChickLitLei era la mia ossessione, dalla prima volta che le ho posato gli occhi addosso, e non permetterò che mi sfuggirà di nuovo. Non permetterò che me la portino via una seconda volta, ma non permetterò a lei di lasciarmi andare, lei che é stata la causa...