"Stiamo aspettando senza motivo Evan"
"Arriverà ne sono sicuro!" beato lui. Io invece credo che stiamo sprecando inutilmente del tempo prezioso
"Si può?"
"Cosa vuoi Nash?" chiede Evan , il quale continua a credere che stare appoggiati a questi maledetti muri e aspettare il preside sia una giusta idea
"Darvi una comunicazione del preside"
Mi alzo rapidamente da terra , raggiungendo Nash e aspettando che quest'ultimo ci riferisca le parole del preside
"Mi ha detto di darvi queste"
Delle uniformi? cosa dovremmo farci con delle uniformi bianche?
"Non dirmi che .."
"Eh si purtroppo dovrete farlo" ma fare cosa?
"Ehm...."
"Dovremmo verniciare il suo ufficio"
"Per quale motivo?" le mie giornate devono sempre andare a finire male?
"La modifica alla punizione ricordi?" chiede Evan , accenuando un sorriso
Certo! Era quella giornata in cui Set mi aveva confidato che mio padre voleva vedermi per riparare i suoi errori. Quella giornata del bacio inesistente , quel bacio che forse ora avrebbe cambiato qualche cosa
"Grazie di tutto Nash" sussurra Evan, prendendo le buste che quest'ultimo aveva in mano
"L'uniforme a lei"
"No , io non voglio farlo. Mi rifiuto!"
"Dai che sarà divertente 'principessa'" divertente dici ? Io lo considero piu che altro uno spreco
Nonostante tutto però afferro l'uniforme che teneva in mano e inizio a mettermela
"Sei sicuro che vuoi un aiuto?"
"Si! e ora smettila di lamentarti" sbuffa " dai sui nervi"
Senza fiatare ci dirigiamo verso l'ufficio del preside. Continuo a pensare che dipingere le pareti non sia il mio punto forte. Potrei combinare qualche casino
"Buongiono"
"Che altro vuoi ancora Nash?"
"Dirvi buona fortuna , ne avrete bisogno" ma d'un tratto tutti iniziano a perdere il senso logico delle cose.?
"Vattene Nash"
"Voi due vi conoscente?" chiedo a Evan mentre deposito per terra il baratolo di vernice. Verde , vuole il suo ufficio verde. Mah...
"Chi?"
"Tu e cenerentola.. ma secondo te chi?"
"Nash?"
"Si"
"Si ci conosciamo perchè?"
"Curiosità"
"Prima di iniziare a dipingere devo confessarti una cosa"Lo guardo seria non capendo se sta cercando di farmi uno scherzo o meno
"Se sicura di volerlo sapere?" annuisco
"Bene..tua madre mi ha confessato quel tuo segreto"
"Non so di cosa stai parlando"
"Del fatto che andavi matta per i gattini e il resto"
"Oddio no che imbarazzo , devo ammazzare mia madre"
"E per questo ho deciso che , se vuoi , potremo comprare un gattino"
"Mia madre non sarà mai d'accordo" sorride leggermente
"Ti sbagli"
"Che cosa? cioè davvero?" annuisce mentre io mi affretto ad abbracciarlo
"Grazie"
Sogno di avere un gatto da quando ero piccola. Mia madre mi aveva comprato dei peluche con i quali anche ad un età piu adulta continuavo a dormire
Si stacca dall'abbraccio sussurrando " Inizia a lavorare oppure niente gatti"
"Quando lo compriamo?" gli chiedo mentre dipingiamo questo schifo di ufficio
"Quando vorrai"
"Veramente? possiamo anche domani?"
"Per me va bene anche sta sera"
"Ma io ti adoro" sussurro " posso ricompensarti in qualche modo?"
"Hai qualche idea?"
Annuisco. Subito dopo immergo il pennello all'interno del liquido verde per poi sparlarlo sulla faccia del mio compratore di gatti
"Selfie in verde" dico scattando la foto
E mentre io sono attenta ad osservare la foto , mi sento totalmente fradicia. Non posso credere che lo abbia fatto
"Ti odio"
"Ma non è vero! Tu muori per me " mi manda un bacio volante mentre Nash riappare sull'entrata del portone
"Vi state divertendo?"
"Si e anche tanto" scendo dalla sedia , prendo il baratolo di vernice in mano.. " vuoi sentire anche tu questa sensazione? bene!" .. e gli verso il secchio in testa
"Woow questa non me la aspettavo" ride sorpreso Evan "hai fatto progressi"
"E tu stai zitto"
"Oggi fai la pericolosa?"
Nash inizia a ridere " potremmo fare un bel trio noi tre" sussurra infine..
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Il ragazzo dal sorriso facile
Random"Dai Evan sai come sono fatta" cerco disperatamente di riparare la situazione. "Uuh é la prima volta che sei dolce di prima mattinata" la sua risata fa sorridere anche me. Mamma quanto é dolce quando ride! Bene sto cominciando persino a delirare. ...