5.Dure punizioni

127 11 7
                                    

"Lilla scendi immediatamente" vi ho detto che sono nei guai?

Senza risponderle, esco dalla mia stanza per andare in cucina dove si trova lei

"Si può sapere cosa ti passa per la testa?" mi riprende appena metto piede in cucina

"Dai Mamma é stato solo un ritardo" il suo sguardo non é d'accordo con me

" Solo un ritardo? SEI STATA DAL PRESIDE e ti ha punita, per non parlare di cosa hai fatto a lui" indica Evan che in quel momento é entrato in cucina

Tempismo perfetto!

"Non é colpa mia se lui é un deficiente" scuotte la testa per poi uscire dalla cucina . Ho un brutto presentimento al riguardo

"Sempre casini eh?"

"Evan caro ti ho gia detto che odio essere provocata"

"Ma non odi provocare" sulle sue labbra compare un bel sorrisino. Mi limito a sbuffare

"Ti punirà? " chiede lui dopo vari minuti

"Credo proprio di si"

"Veramente mi dispiace" mi guarda fissa con quel suo blu

"Non voglio la tua compassione"

Con lenti passi mi allontano da lui per cercare di uscire dalla cucina

"Hey"pronuncia mentre mi afferra il braccio

"Non era compassione" conferma

"Ah no ? E cosa era?" gli rispondo io acida

"Non capirai mai vero?"

"Ragazzi mi spiegate cosa state facendo? " perché hai l'abitudine di intrometterti in tutto?

"Niente Signora Smith"

"Quante volte ti ho detto che puoi darmi del tu?"

" é questione di rispetto" risponde il biondino , facendo sorridere mia madre

"Quanto a te"oh mi ha finalmente notata " non la passerai liscia"come se io non me ne fossi resa conto

"Quale sarà la mia .." le lancio un occhiatina per farla rispondere alla mia domanda, ancora incompleta

"Punizione intendi?"

Annuisco con la testa mentre sento la mano di Evan scontrarsi  con la mia

Mi giro per guardarlo, nessuna reazione

"Per il fatto della scuola non uscirai di casa per tutto il mese"

"Questo significa che non andrà a scuola" sorrido a questa battutina , Evan per la prima volta sei stato grande

"Non fare lo stupido per favore, a scuola ci vai eccome" mi punta addosso il suo dito in segno di decisione

"Almeno ci ho provato"mi fa l'occhiolino sotto lo sguardo perplesso di mia madre

"E per ciò che hai fatto ad Evan " no no no , la punizione di prima non era già abbastanza?!

Noto Evan con uno strano sguardo duro che si riflette sulla sua faccia, forse sa già che punizione dovrò subire

"Passarai i tuoi belli pomeriggi di punizione a scuola con Evan"

"Che cosa?" dimmi che stai scherzando

"Hai sentito bene signorina"

"Ma .. ma .. il preside?"

"Sa già tutto .. tranquilla per lui va bene" ma per me no!

Stare rinchiusa con Evan tutto il pomeriggio mi ucciderà

"Ora con il vostro permesso io andrei"

"Mamma ti prego ,non puoi farmi questo!"

"Si che posso" esce dalla cucina e infine anche da casa

"Dimmi che é tutto un sogno" mi rivolgo ad Evan

"Vorrei ma non posso" sbuffo alla sua affermazione

"Vado nella mia stanza , vieni con me?" si sorprende della domanda prima di annuire

"Ti ho mai detto che adoro la tua stanza?"

"Ehm no .. però non posso negare che amo il viola delle mie pareti, il mio.."

"Ei ei frena .. non iniziare"

"Scusami" gli sorrido per poi sistemarmi sul letto

"Magari così impareremo ad andare  d'accordo" si riferisce alla punizione di mia madre

"Chissà" gli do una piccola spinta. La sua risposta é il suo solito occhiolino

"Non puoi far a meno dell'occhiolino eh?" rido quando noto la sua espressione scioccata

"Certo che ti piace osservare tutto eh?"

"Non ti hanno insegnato che ad una domanda non si risponde con un'altra domanda?" inizia a ridere, una risata che mi coinvolge

Il ragazzo dal sorriso facileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora