Capitolo 3

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Il sole si era ormai nascosto dietro le montagne che circondavano Trento, e l'atmosfera della villa di Gabriele si animava con le luci delle candele e la musica di sottofondo. Jannik Sinner, il suo amico di Bolzano, fece il suo ingresso con un sorriso caloroso e uno sguardo deciso. La serata si prospettava come un mix di eleganza e spensieratezza.

Aurora, da dietro gli occhiali da sole, osservò l'arrivo del ragazzo con una miscela di curiosità e riserva. Il suo aspetto atletico, le gambe lunghe, la folta chioma rossa e l'aura di sicurezza che emanava catturarono l'attenzione di tutti. Gabriele, felice di presentare il suo amico, lo presentò alle ragazze.

<<Jannik, queste sono Aurora e Rachele.>>

Jannik, con una gentilezza spontanea, domandò: <<Piacere di conoscervi. Siete amiche di Gabriele da tanto?>>

Aurora, con un sorriso riservato, rispose: <<Sì, ci conosciamo da un po'.>>

Rachele, più espansiva, aggiunse: <<Gabriele è sempre stato il collante del nostro gruppo.>>

La conversazione proseguì con leggerezza, tra risate e scherzi. Gabriele cercò di attirare l'attenzione di Aurora: <<Perché non andiamo a fare tutti una partita a tennis? Aurora, ti sfido!>>

Aurora accettò con entusiasmo, ma notò la tristezza negli occhi di Rachele. Con discrezione, propose: <<Forse sarà più divertente se gioco contro "Il Rosso" qui presente. Che ne dici, Rosso? >>

Jannik accettò con un sorriso, e tutti si diressero verso i campi da tennis. Mentre si preparavano per iniziare, Aurora, trovandosi inaspettatamente vicina a Jannik, osservò il suo look con discreta attenzione. La polo Ralph Lauren e le scarpe Tommy Hilfiger non sfuggirono alla sua occhiata scrutatrice, confermando le sue sospettate origini agiate.

La partita iniziò con vivacità, tra scambi veloci e colpi precisi. Aurora e Jannik si dimostrarono avversari agguerriti, con una competizione che animava il campo da tennis.

Tra uno scambio e l'altro, Jannik si avvicinò a Aurora, notando il suo sguardo fisso su di lui. Con un sorriso accennato, chiese: <<Ti sto distraendo?>>

Aurora, mantenendo il suo tono freddo, rispose: <<Puoi pure pensarlo.>>

La partita proseguì, con Aurora che inviava frecciatine sottili durante lo scambio di palle.

Rachele, seduta sul bordo del campo, decise di intervenire: <<Dai Aurora, non essere troppo dura con il Rosso!>>

Aurora, con un sorriso sornione, rispose: <<Sto solo cercando di rendergli la partita interessante.>>

Jannik, prendendo le sue provocazioni con sportività, replicò: <<Se vuoi che sia più interessante, forse dovresti alzare un po' il livello.>>

La competizione si intensificò, con smashes potenti e colpi sempre più precisi. Aurora, nonostante la sua riserva iniziale, si stava lasciando coinvolgere nella partita.

Durante una breve pausa, mentre facevano i complimenti reciproci per i colpi ben giocati, Aurora sussurrò a Rachele: <<Hai notato quell'orologio? Un vero figlio di papà.>>

Rachele, sottolineando il suo tono ironico, rispose: <<Ehm, Aurora, non sottovalutare le tue abilità nel tennis. Forse il Rosso è più interessato di quanto tu creda.>>

Aurora, alzando un sopracciglio, osservò nuovamente Jannik con uno sguardo critico, cercando di ignorare la sua presenza elegante.

La partita raggiunse il suo culmine, con un colpo decisivo che vide Jannik vincitore. Mentre tutti si congratulavano per la partita ben giocata, Gabriele propose: <<Perché non continuiamo la serata tutti insieme? Possiamo andare a mangiare qualcosa di leggero.>>

Acqua tonica || Jannik SinnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora