Un aiuto inaspettato

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Voce narrante.
Mary si sentì strana ed euforica alla presenza del suo idolo.
Tante volte lo aveva sperato certo, ma ne era anche intimorita.

Insomma tu puoi conoscere una persona attraverso uno schermo, puoi farte un'idea ma non puoi mai sapere com'è dal vivo.

Se è cordiale oppure meschino.

Questo Mary lo aveva sempre temuto.

Ma averlo davanti le fece tutt'altro effetto, non le creava disagio.

Tutt' altro! Era si un po' impacciata ma determinata a rispondere alle sue domande.
Ed era anche molto incuriosita su cosa le avrebbe chiesto.
Ma non attese poi molto, poiché egli, dopo essersi schiarito la voce, parlò. "Allora... Hugh mi ha detto che sei una mia grande ammiratrice, la mia domanda è come? Nel senso come mi hai conosciuto?"

Ella, inconsapevolmente, sorrise gioviale, poiché quella domanda la riportò indietro nel tempo al giorno che lo vide per la prima volta e navigando in quel ricordo di bambina, rispose "è strano...il come io ti abbia conosciuto. Insomma ero una bambina avevo solo cinque anni quando ti vidi per la prima volta.
E so che ora, probabilmente, penserai che ti abbia conosciuto per Harry Potter o per Batman ma non è così!" Si affrettò a dire prima che egli potesse spiaccicare una parola.
D'altronde Gary cominciò ad incuriosirsi, si aspettava in realtà che una ragazza giovane come lei lo avesse conosciuto per quei ruoli in quelle saghe, ma a quanto pare si sbagliava.
Non disse nulla intenzionato ad ascoltarla senza interromperla.
"Ecco...lo so che sembrerà assurdo, ma il film dove ti ho conosciuto è Lost in Space".

L'uomo assunse un'espressione basita nel sentire il titolo del film, mentre la ragazza quella reazione le causò una leggera risa.
"Lo so è strano... però è così..."

"Aspetta un secondo. Lost in space? E avevi cinque anni?"

Ella annuì alla sua domanda, non badando che l'aveva interrotta.
Anzi fu contenta che non lo stesse annoiando.
Ma prima che ella potesse riprendere il racconto egli riprese "Lost in space è un film per ragazzi e soprattutto una bambina di cinque anni si sarebbe spaventata quasi alla fine del film..." Egli si interruppe e la guardò con le sopracciglia inarcate.
Mentre Mary fece un sorriso che finto era dire poco e arrossì leggermente sulle guance candide.

"Ti sei spaventata" non era una domanda anche se lo sembrava, ma il tono allarmato di lui la fece sembrare tale.
Ella deglutì "ecco... c'è la possibilità che potrei non aver dormito per una settimana al solo pensiero di quel ragno alieno" disse Mary con una voce molto tesa.

Gary strinse le labbra e un senso di leggera colpa si fece spazio nel suo petto.
Anche se non aveva motivo. Il suo mestiere implicava anche questo.
Ma al solo pensiero che lei era spaventata da sola gli fece attorcigliare lo stomaco.

"Mi dispiace" sussurrò infine.
La ragazza non si seppe spiegare perché si stesse scusando e alzò un sopracciglio dubbiosa.
"Perché ti scusi? Non è mica colpa tua" affermò la giovane c onvinta delle sue parole

Ma Gary non si sentì affatto meglio.
Se solo lo avesse saputo.
Se soltanto qualcuno glielo avesse detto di avere una figlia molto tempo prima, questa conversazione sarebbe stata di tutt' altro genere. E avrebbe potuto stare con lei quando era spaventata, vivere le sue risate le sue gioie, i suoi passi.
Ma a quanto pareva il destino aveva ancora delle cose in serbo per lui.

"Se ho detto qualcosa di offensivo chiedo scusa" enunciò Mary con tono triste, notando il cambiamento di umore dell' uomo.

Gary si riscosse dai suoi pensieri e la guardò, ma ella teneva lo sguardo basso.
"No, tu non hai detto nulla di offensivo è solo che non m'è l'aspettavo! Credevo che Sirius fosse il personaggio con cui mi hai conosciuto" si affrettò a dire con un leggero impaccio.

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