Legami

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Gary's pov.
Non so cosa sta succedendo questa giornata, mi sono ritrovato in una situazione alquanto strana.
Ho scoperto di avere una figlia.

Ho scoperto di essere genitore di una ragazza che probabilmente potrebbe anche odiarmi.

Perché dico questo?

Beh semplicemente avrà pensato che non l'ho voluta quando in realtà non sapevo nulla della sua esistenza.
Dirlo così è orribile, ma è vero.

Ho solo una foto come riferimento, poco su cui basarmi.
Fosse stato un indirizzo sarebbe già stato qualcosa, ma ahimè se vuoi qualcosa mi sa che devi sudare per averlo.
Prospettiva a cui ho già dato retta molte volte e tutte si sono rivelate giuste.

Ma ora io non so che fare, dove cercare.
Sono seduto in questo bar con difronte Hugh Jackman che mi sta guardando con un sopracciglio alzato, in attesa che gli dica qualcosa.

Certo magari parlarne mi farà bene, potrebbe aiutarmi a pensare a una maniera su come cercare.

Ahh mi sento così idiota.

"Gary, se non vuoi parlarne non fa niente, infondo è una cosa tua personale" mi dice Hugh bevendo il suo drink fruttato.
Io scuoto la testa e mi levo gli occhiali poggiandoli sul tavolo e prendo il panno occhiali dalla tasca e comincio a pulirli.
Non che ne abbiano bisogno è solo per tenere le mani occupate.
"Credo che parlarne possa solo aiutarmi a capire come agire" ribatto.

"Allora ti ascolto".

Io faccio un lungo respiro e comincio a parlare." Insomma, ho scoperto una cosa alquanto delicata e onestamente non so come agire".

"Che tipo di cosa?" Mi chiede interessato.
"È una cosa familiare più o meno" egli non sembra capire. Effettivamente sto parlando come se fosse un codice da decifrare.
Ahh è che non riesco a dirlo ed è esasperante tanto è che mi scompiglio i capelli.
"In parole povere, Hugh, ho scoperto di avere una figlia".

Voce narrante.
Hugh Jackman sembrò ghiacciarsi sul posto una volta udito le parole dell'amico.
"Una figlia?" Chiese sconcertato. Gary annuì.
"Si e non so dove sia".

"Frena un secondo, hai detto che hai una figlia, e se tu sei qui vuol dire che lei è a Londra!" Esclamò convinto delle sue parole.
Gary annuì nuovamente" ma come? Come è possibile?" Chiese Hugh con gli occhi spalancati.

"In realtà non dovrebbe esserlo. Lei, ecco, è il frutto di una notte passata con una donna che frequentai per un breve periodo qui, mentre giravo un film" disse Gary chinando lo sguardo sulle sue mani" lei mi aveva assicurato che prendeva contraccettivi, ma a quanto pare è nata lo stesso" aggiunse con sospiro.

Hugh si lasciò sfuggire un piccolo fischio sconsolato "è una faccenda molto spinosa" disse Hugh con una smorfia "si, lo è".

"E tu come hai fatto a scoprirlo?" Chiese Jackman in tono interrogatorio.
Gary non fece attendere la risposta. "Un suo familiare mi ha contattato, dicendo di venire qui. All'inizio pensavo fosse una cazzata, ma poi mi sono convinto di venire a Londra e incontrare costui, e me lo ha detto non più di un'ora fa.
Mi ha lasciato una foto di lei in modo tale da riconoscerla se mai la vedessi".

Hugh rimase con la bocca spalancata nell'udire ciò, era incredulo a ciò che Gary gli stesse dicendo, si ritrovò dispiaciuto per lui.
Voleva aiutarlo ma non sapeva come.
"Puoi mostrami la foto?" Hugh non seppe perché lo chiese, ma qualcosa dentro di lui voleva vedere il viso della ragazza in questione.
Gary, d'altronde, non ci fece caso all'atteggiamento un po' nervoso del collega, e prese la fotografia dalla tasca interna della giacca e gliela pose.

Appena Hugh prese la fotografia dalla mano dell'uomo, non esitò un istante ad abbassare lo sguardo su di essa.
Ma non appena vide il volto raffigurato, si sentì tremare le gambe, sgranò gli occhi e saettò lo sguardo su Gary che lo guardava confuso.

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