Amami ancora.. (omegaverse)| JEONCHAN

CAPITOLO 7

Bang chan pov's

Vedevo la sua pelle increspata dai brividi, e sentivo la fragranza dolce e muschiata della sua eccitazione che si mescolava al suo solito profumo agrumato. Avevo già un’erezione potente, che aumentò ancora di più quando si toccò la benda sugli occhi ma non tentò di slegarla.
Sì, lo voleva anche lui. L’avrebbe fatto per me.

«Chan…» mormorò con voce incerta.

Le misi le mani sulle spalle e sentii che aveva la pelle d’oca quando feci scorrere le dita lungo le braccia. «Ci penso io a te, I.N Fidati» le sussurrai.
Poi toccai il petto liscio.

Trattenne il fiato nel silenzio.
Avanzai fino ad aderire alla sua schiena con tutto il corpo; lui emise il respiro che aveva trattenuto e si appoggiò a me. Era un altro segno di fiducia, che fosse stato consapevole o no, e provai una forte soddisfazione. Sì, avrebbe funzionato.
Allargai le mani e lo abbracciai, sentendone il peso morbido, e il calore del suo corpo contro il mio; era tutto terribilmente eccitante.

«Oh…» sospirò, lasciando ricadere la testa all’indietro contro la mia spalla, sempre abbracciando il suo corpo minuto.

Lasciai una mano a stuzzicarle un capezzolo con il pollice e con l’altra toccandogli i capelli.
Le pizzicai il capezzolo, facendolo sussultare. Gemette mentre stringevo i capelli nel pugno e li tiravo piano. Lui si bloccò e sentii che aveva il respiro più affannoso.
Era giunto il momento di dimostrare chi era il padrone, e che facevo sul serio. Che non avevo parlato a vanvera.

Strinsi di più i capelli per tirargli la testa all’indietro a scoprire il lungo collo flessuoso. Aveva le gote rosse, le labbra dischiuse e respirava sempre più a fatica. Sentivo il profumo della sua eccitazione.
La mia soddisfazione aumentò.
Sì, gli piaceva. Mi avrebbe dato tutto.
Abbassai la mano dal petto al ventre allargando le dita, poi lo strinsi forte contro di me.

«In ginocchio, I.N.»