Sogni...

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Pov. Alastor

Appena entrato all'hotel vidi che erano tutti circondati intorno ad una persona che ancora non avevo identificato.

Mentre mi avvicinavo sentivo le voci degli altri che si presentavano a colei che per adesso mi dava ancora le spalle, dato che non si era ancora accorta di me.

Quindi rimediai.

"Ciao my dear"

Lei si girò ed ecco che la vidi e per un attimo il mio sorriso vacillò.

L'avevo già vista, era colei che tormentava i miei sogni, notte dopo notte, mi appariva in sogno e mi dichiarava il suo amore sempre in modo diverso e con frasi sdolcinate, ed è una cosa che odiavo dato che mi cercava di trasportare con gioia in quel malato sentimento dell'amore.

Mentre pensavo questo, non mi accorsi nemmeno che lei era andata via.

Ma mi accorsi che tutti mi guardavano, probabilmente cercando di capire perché il mio sorriso fosse più forzato del solito.

Ma in quel momento preferii recarmi nella mia stanza per poter meditare riguardo la nuova "ospite".

Appena aperta la porta della mia stanza mi arrivò un sonoro schiaffo in faccia, era una delle mie ombre, che poi tanto mia non era.

Quando mi girai mi arrivarono altri schiaffi ed altri colpi da tutte le altre ombre, non che fosse la prima volta, ma faceva comunque male.

Una volta ebbero finito mi guardai allo specchio ed osservai come mi avevano conciato, Ero pieno di graffi e di sangue ovunque, ma quando cercai di andare in bagno per rinfrescarmi, una delle anime mi si palesò e mi ricordo del patto fatto con ********.

E che se non avessi fatto del male alla nuova arrivata avrebbe una volta per tutte posto fine alla mia inutile vita, e che era grazie a lui se ero ancora vivo.

(3 ore dopo...)

Era arrivata l'ora di cena e Charlie mi chiese se potessi andare ad avvisare y/n di venire giù per cenare.

Acconsentii ed andai a bussare alla porta, mi aprii lei. Non mi soffermai troppo a guardarla dato che già la conoscevo, più o meno.

Mentre scendevo lasciai una delle ombre in cima alle scale e le dissi di farla cadere dalle scale, cosa che fece ma quando la vidi a tavola mi sembrava più impaurita di quanto mi aspettassi.

Non capii il perché ma mi sentii in colpa, cosa che cercai di reprimere come meglio potevo.

Una volta finito di cenare mi recai subito nella mia stanza, ma mentre passavo sentii due voci parlare, una era della nuova arrivata e l'altra di......

Scusate l'assenza ma sono stata poco bene.

Spero comunque il capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima my dear.



Perché mi ami? (Alastor x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora