Capitolo 8

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Lydia tornò nel posto in cui tutto era iniziato. Il bosco.

Nessuno poteva trovarla lì. Si lasciò cadere  tra le foglie e si appoggiò ad una roccia. Si sfogò con il silenzio. Le lacrime gli rigarono le guance, e lei nascose il viso tra le mani. Era stanca di essere ciò. Non aveva più intenzione di di trovare cadaveri. Non aveva più intenzione di essere usata per trovare corpi. 

Pensava di essere sola, ma non era così. Sentì alcuni passi, si girò aspettandosi di vedere gli occhi scuri di Stiles o quelli di Scott, ma si trovò difronte quelli più freddi, come il ghiaccio. Peter. Di nuovo lui. Ormai non le interessava più di nascondere le sue debolezze. Non trattenne le lacrime, ma le lasciò sfuggire dai suoi occhi. Peter la guardava. Poi si avvicinò alla ragazza e si sedette vicino a lei, in mezzo alle foglie. 

E nel bosco, c'erano il lupo e l'innocente ragazza dai capelli rossi. Ad ascoltare il silenzio. Ad ammirarne la forza. Lydia lo guardò per alcuni secondi. Era felice di rivederlo. Si sentiva protetta, anche se lui era il più grande mostro. Era una sensazione strana. 

''Sei qui per quello che ti ho detto ieri notte?'' Chiese, cercando di non far tremare la voce.

''Sono qui perchè sento il tuo bisogno di parlare con qualcuno.'' Peter la guardava con ammirazione, rispetto. 

''Vorrei rivelarti le mie debolezze. Questo ormai lo sai. Ma ho paura che potresti trarne vantaggio nei tuoi piani crudeli. E poi perchè dovrei parlarne con te?''  Ammise Lydia. Si lasciò sfuggire un singhiozzo.

''Forse perchè anche io ho bisogno di parlare con qualcuno. E sono l'unica persona che al momento vuole ascoltarti, e non per usarti. Dico davvero.'' Disse Peter. Il suo sguardo non mentiva. 

''Ti do un'altra possibilità, solo se mi aiuterai.'' Disse Lydia. Peter annuì.

''Ho questa... Sensazione. Sono confusa. Voglio controllarmi, ma non ci riesco. Ho la paura costante di essere solo un peso, un fallimento. E questo non riesco a sopportarlo. Voglio sentirmi più forte, sicura di me stessa.'' Spiegò Lydia, guardandolo. Strinse gli occhi per abbandonare le ultime lacrime. 

''Capisco. Be', per una banshee alle prime armi è normale. Tutto ciò che ti serve è la concentrazione, Lydia, e sono sicuro che tu pensi spesso ad altro. Sei assente, distratta e la distrazione permette all'istinto di comandarti. Per questo trovi cadaveri senza volerlo.'' La voce di Peter era calma, rassicurante.

''Il fatto è che non mi spiego una cosa. Perchè il mio istinto mi ha guidata da te? Tu stavi combattendo con Kate, ma non eri morto.'' Disse Lydia, aggrottando le sopracciglia. ''C'è qualcosa.. Qualcosa che mi ha sempre portata da te.''


Peter rimase colpito da quella frase. Però lui sapeva già la risposta, ma la nascose. Non voleva crearle ancora confusione. Si guardarono per un po' di secondi, studiandosi. 

''Perchè in te c'è un lato umano, Lydia. Non è solo istinto.'' Disse Peter. 

La confusione sembrò andarsene. Lydia si sentiva più forte, più concentrata. Ed era grazie alla sua sola presenza. C'era qualcosa che li collegava. 

''Grazie.'' Disse, semplicemente. Si asciugò le lacrime con la manica della giacca. 

''Sai invece perchè io ho bisogno di parlare? Perchè è stancante essere Peter Hale. E' stancante fare la parte del cattivo, essere il mostro. Ovviamente non mi pento di esserlo. Ma a volte ho bisogno di distrarmi. E quando sono con te succede questo. E' come se non potessi essere più il solito.'' Confessò Peter. Era stato sincero, per una volta. Aveva detto ciò che provava. 

''Be', c'è del buono in te allora.'' Lydia sorrise. Le piaceva stare con lui. La sua voglia di cambiarlo stava crescendo.

''Per colpa tua.'' Peter accennò un lieve sorriso sarcastico. 

''Io invece mi concentro di più con te.'' Ammise la ragazza, poi gli chiese. 

''Quale parte preferisci, il solito 'Peter Hale' o ciò che sei quando stai con me?'' 


Peter la riguardò con interesse. Poi inarcò le sopracciglia e rispose.

''Be', pensavo fosse ovvio.'' Prese respiro, come se ciò che stesse per dire lo facesse sentire debole.

''E' te che preferisco.'' Odiava ammettere che Lydia fosse la sua unica debolezza. 

La ragazza rimase colpita da quelle parole. Quella risposta la faceva sentire qualcuno di importante. Le piaceva quella sensazione. Si guardarono, e Lydia si avvicinò a lui. Capì che lei, forse, era l'unica in grado di far sciogliere la freddezza del suo cuore. I loro visi erano vicini, ma Peter si girò di scatto, come infastidito da un rumore. 

''C'è qualcuno.'' Sussurrò, alzandosi lentamente per non fare rumore. ''Resta giù'' 

Lydia obbedì. 

A Peter, quell'odore era famigliare. Sbirciò dalla grossa roccia che li nascondeva e la vide. 

Kate. I suoi capelli biondi brillavano sotto la luce del sole, e i suoi occhi erano di un verde splendente.

''Peter, da quando giochi a nascondino?'' La voce di Kate era forte e acuta. 

''Finiscila.'' Peter sbuffò. ''Che cosa vuoi da me?'' La freddezza gelò di nuovo il suo sguardo. 

Lydia era rimasta dietro la roccia, come le aveva raccomandato Peter. 

''Mi serve solo che tu mi faccia un favore. E so che tu lo farai. Voglio che tu uccida Elizabeth, con il mio aiuto.'' 

Peter sorrise nell'ombra con cattiveria e la sua voglia di uccidere sembrò riaccendersi.

Lydia rimase in ascolto, pietrificata. Era questo il vero motivo per cui Kate era tornata in città. Per Elizabeth. 'Perchè la vuole uccidere?' Era questa la domanda che si ripeteva nella testa di Lydia.

Kate ricambiò il sorriso. Capì che Peter era dalla sua parte dal suo solo sguardo. 

Quando Lydia non sentì più alcun rumore si alzò. Ma non vide nè Peter, nè Kate. 

Si ritrovò di nuovo nel silenzio più profondo. 


Teen Wolf - I Don't Deserve YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora