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Gli occhi di Matt avvamparono istantaneamente con la rabbia che gli ribolliva dentro.
"Che cosa diavolo fai cagna!" urlò in preda alla furia, tenendosi la faccia. Quando si tolse le mani dalla faccia, c'era l'impronta di una mano stampata sulla sua guancia sinistra.
Feci la prima cosa che mi venne in mente quando sentii quelle parole.
Corsi.
Mi precipitai verso la porta sul retro. C'era una foresta dietro la casa così magari avrei potuto trovare un nascondiglio prima di farmi trovare da Matthew ancora a casa.
Corsi mentre l'aria mi sferzava il volto. Anche se fuori faceva freddo, Io stavo sudando.
Sentii il rumore dei suoi passi che si avvicinavano dietro di me.
Potevo sentire il calore e i brividi allo stesso tempo sulle mie guance. Il vento soffiò i miei capelli in faccia e con mano tremante li rimisi dietro le orecchie.
Passai attraverso la moltitudine di persone, spingendo e spintonando chi dovevo.
Quando arrivai in un punto privo di persone, corsi attraverso gli alberi in cerca di un posto in cui nascondermi.
Rallentai il mio respiro veloce e anche un po' troppo rumoroso e cercai di calmarmi.
Magari l'avevo seminato.
Mi girai per vedere tra gli alberi dietro a quello a cui ero appoggiata prima di essere sbattuta contro un albero.
Urlai più forte di quanto potessi fare prima che una mano mi coprisse la bocca.
Guardai in alto, negli occhi ancora molto arrabbiati di Matt.
Poi affondai i miei denti nella sua grande mano.
"OW!" urlò lui allontanandosi da me.
"Cosa vorresti fare ora?" Urlai. "Vuoi farmela pagare per quello? Cosa vuoi fare? Picchiarmi? Rapirmi? Uccidermi? Qualsiasi cosa tu voglia fare fott-"
Venni subito zittita dallo scontro delle sue labbra contro le mie. Non era proprio uno scontro ma lo sembrava molto. Le sue labbra era sorprendentemente morbide e tentavano di baciare le mie. I semplicemente non lo avevo respinto, non mi ero tirata indietro. Ero così sorpresa.
Non sapevo cosa stesse succedendo, stava succedendo tutto troppo in fretta. Sentivo le vertigini e le farfalle che volavano all'interno del mio stomaco.
Lui era ovviamente frustato dal fatto che non 'ricambiassi il bacio'. Fece scivolare la sua mano dalla mia schiena fino a sopra il mio sedere, e allora lo spinsi lontano da me.
I suoi occhi si aprirono così come i miei e incontrai così i suoi occhi color latte al cioccolato pieni di desiderio.
"Perchè non hai ricambiato il mio bacio?" chiese per poi baciarmi la guancia.
"I-io-" iniziai ma mi zittii quando le sue morbide, calde labbra si poggiarono sul mio collo. Lasciai fuori un respiro e sospirai. Le vibrazioni della sua profonda risata solleticarono il mio collo.
"Non sei abituata a questo, vero?" Potevo solo vedere il suo sorriso.
"N-No" balbettai.
Portò le sue labbra affinché fossero a meno di un centimetro lontane dalle mie.
Finalmente le mie labbra incontrarono le sue e ricambiai il bacio. Le nostre labbra si muovevano in sincronia e nel mio stomaco esplosero i fuochi d'artificio.
Lui mi prese il labbro inferiore con i denti e succhiò prima di infilare la sua lingua nella mia bocca.
Fottiti Georgia! Sei solo un altro giocattolo!
Spinsi Matthew lontano da me e mi asciugai la bocca. Il suo sguardo confuso era indescrivibile.
"Devo andare" dissi guardando in basso.
"Cosa?" chiese lui.
"Non sarò un altro dei tuoi stupidi giocattoli" dichiarai e mi allontanai. Sarei stata in grado di trovare la via per casa da sola da li, speravo.
Mi girai ma lui era scomparso.
Anche se non lo volevo ammettere, da qualche parte dentro di me volevo che lui mi seguisse.
Ma sono solo un altro giocattolo, giusto?
***
Il giorno dopo, mi svegliai già triste.
Mi passai una mano sul volto. Una buona cosa era che era Sabato e quindi non avevo scuola quel giorno.
Dirigendomi verso l'armadio, passai davanti alla finestra. Essendo stupida come sempre guardai nella stanza di Matthew.
Ma quando guardai dentro, Matt mi stava già fissando. Non avevo intenzione di guardare da un'altra parte.
Quello significava essere codardi.
E non sono spaventata da lui o dalle sue maniere da playboy.
Nel momento in cui lui guardò da un'altra parte feci la stessa cosa.
Non volevo nemmeno guardare qualcos'altro all'infuori dei suoi occhi perfetti...aspetta cosa? Come, cosa??
Non l'ho pensato veramente.
Sentii una risata e guardai nella direzione di Matthew. Mi stava fissando ancora.
Aprii la finestra, sentendo un leggero e fresco venticello .
"Cosa?" Non potevo farci niente ma sorrisi a quell'adorabile viso. ASPETTA COSA??
"La tua faccia! -rise ancora più forte- è come se tu avessi realizzato qualcosa e omiodio era perfetto!"
A quanto pare aveva notato la mia faccia quando ho realizzato che i suoi occhi erano perfetti.
Guardandoli di nuovo in quel momento... effettivamente lo erano.
Okay G, basta con questa pazzia. Tu odi questo ragazzino. Lui ti vuole solo usare.
"Molto divertente. Ti dispiacerebbe ora guardare nella tua stanza?" lo derisi prima di sbattere la mia finestra.
Cosa c'è in me che non va?
SPAZIO AUTRICE
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Two can play at this game [Matthew Espinosa]
FanfictionGeorgia Waters è la nuova ragazza della scuola. Riesce a fare subito amicizia con molti ragazzi subito dopo aver tenuto testa al ragazzo cattivo della scuola: Matthew Espinosa. Lui usa le ragazze che sa di poter utilizzare, e qualcosa sta dicendo a...