capitolo 5 James

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Ero su in camera mia che guardavo un film , fino a quando ho sentito il campanello suonare , e quindi mi diressi ad aprire , ma la persona dietro la porta era l'ultima che pensavo di vedere.
Davanti a me c'era Emy, tutta bagnata per colpa della pioggia,con il trucco colato per colpa delle lacrime.

Io la guardai preoccupato e la feci entrare in casa, si mise sul divano e mi disse tremendo mentre le porgevo una coperta, "Benjamin ha provato a toccarmi ed io non volevo, ma lui continuava ad insistere, ed io quindi urlai di lasciarmi stare e che tra di noi era finita e lui...lui se ne andato urlandomi che sono una puttana."

Ad ogni parola che aggiungeva la mia rabbia nei confronti di Benjamin era sempre più grande,la voglia di spaccarli la faccia era sempre più vasta , fino quando non mi stavo per alzare per andare a picchiarlo , le si avvicinò a me e mi abbracciò.
Ed io gli dissi mettendo il naso nei suoi capelli sentendo quel profumo di estate che mi fa impazzire dopotutto come lei..

Menomale che i miei genitori erano via per un mesetto per un viaggio di lavoro e quindi lei poteva stare da me , anzi doveva stare con me .
Gli diedi qualcosa di mia mamma per cambiarsi e farsi una doccia," tieni io arrivo vado un attimo a fare una cosa il tempo che ti fai una doccia ed io sono qui"gli sorrisi dandogli un abbraccio e un bacetto sulla guancia prima di andare.

Ed eccola là,ormai sapevo dove trovarlo , ovviamente era al campetto a cazzeggiare come sempre, andai la e lo presi per la maglietta tirandogli un pugno e dissi " tu lurido figlio di puttana! prova ancora a toccarla o a parlarle che ti giuro ti apro in due il cranio o peggio ti stacco la testa e la uso per giocare a basket."

Lui mi guardò impaurito e dopo essermi lavato le mani andai subito a casa , come promesso ero lì in tempo, gli diedi un pigiamino di mia mamma e la accompagnai in camera mia" tu dormi qui io dormirò sul divano" e lei disse " no no tranquillo stai con me ti prego" ovviamente non me lo feci ripetere due volte e andai da lei e la strinsi in un abbraccio da dietro, per farla sentire al sicuro.

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