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Sembravano essere passati 8 ore da quando non mi muovevo,ed invece erano passati solo 2.
Mi alzai in piedi e cercai di camminare ed uscire da qui. Aprii la porta e la luce si schiantò sul mio viso facendomi quasi accecare.
Mi girava la testa e vedevo quasi sfocato, ma dopo un pò,camminando, la vista diventò normale. Ogni passo che facevo mi tenevo contro il muro tossendo sempre di più.

Alzai la testa e vidi tom che mi guardava con gli occhi sgranati. Venne verso di me e io mi buttai subito su di lui abbracciandolo e iniziando a piangere e a scusarmi
J:scusami tanto..io..io non volevo,è colpa mia. Ti prego perdonami,sono stanca..stanca di tutto ciò,sono stanca di essere insultata e picchiata da tutti,io..io sono arrivata qui solo per farmi una nuova vita..ed essere felice... Mi sento morire,mi sento male,ti prego aiutami,tom...
Singhiozzai per ogni pausa che facevo e speravo che tom accettasse le mie scuse.
Sentii qualcosa toccarmi la schiena a stringermi al suo petto,mi sentivo bene per la prima volta.
T:chi ti ha fatto questo?
Disse accarezzandomi la testa
J:non..non lo so...era tutto buio e non vedevo nulla
T:ok,non fa niente.
Si staccò un pò da me. Le sue morbide e calde mani mi toccavano entrambe le guance pulendomi le lacrime e i suoi occhi stavano esplorando il mio viso distrutto. Mi diede un leggero bacio sulla fronte
T:ce la fai a venire in classe...?
J:uhm si..
Sospirò,mi prese in braccio come una principessa ed uscimmo da scuola
J:dove mi porti?
T:ti porto a casa mia,non credo tu sia in grado di farcela a restate a scuola.
In fondo aveva ragione.

Aprì la porta di casa sua ed entrammo,salì le scale,entrò nella sua stanza e mi posò sul suo comodo letto
T:adesso ti porto del ghiaccio e dei cerotti
Disse uscendo dalla stanza.
Dopo un pò ritorno nella sua stanza,si sedette di fronte a me e iniziò a mettermi alcune cerotti sul braccio.
T:stai meglio?
Annui
T:ti prego non mentirmi,hai già sofferto abbastanza..
J:sto bene,sul serio.
T:hm.. qualsiasi cosa ti sevre dimmelo,ok?
J:va bene.
Si sdraiò accanto a me e mi abbracciò avvicinandomi a lui. Mi riempì di baci sulla testa e mi coccolò fin quando mi addormentai

*giorno seguente

Mi svegliai mentre qualcuno mi stava scuotendo leggermente e mentre sentivo una dolce voce leggera parlarmi,sembrava una melodia..
Aprii gli occhi e ritrovai tom davanti a me che,appena vide che avevo aperto gli occhi,sorrise inclinando un pò la testa.
T:buongiorno,jessi ,dormito bene?
Disse con una voce così calma da farmi intenerire
J:hm mh...
Annui stiracchiandomi
T:vieni,andiamo a fare colazione.
Si alzò e mi prese in braccio
J:tom,sono solo ferita,ma riesco a camminare
T:non m'importa,voglio solo che ti riprendi il più infetta possibile.
Mi portò in cucina facendomi sedere e porse una ciotola piena di cereali.
J:grazie,tom
Dissi sorridendo
Inizia a mangiare quando lui si mise accanto a me ed iniziò a guardarmi intenerito
J:che c'è ?
T:nulla nulla...

Una volta finito di mangiare salimmo al piano di sopra per prepararci.
J:non ho vestiti. Devo andare a casa mia
T:puoi metterti i miei!
J:ma non mi stanno
T:se non li provi non lo saprai mai..
Sbuffia ed accettai.
Mi diede una maglietta nera,jeans ed un cappello nero.
Entrai in bagno e mi cambiai
Uscii camminando come una boss
T:signori,ho scoperto di avere una gemella...
J:HHAHA
T:mettiti questi e siamo perfetti.
Disse porgendomi degli occhiali. Li indossiai subito e poi uscimmo.

Arrivammo a scuola camminando come due fighi,come se fossimo degli Dei che per la prima volta si facevano vedere dagli esseri umani:tutti ci guardavano e bisbigliavano tra di loro. Noi invece eravamo fierissimi di noi

B:jess- ma come vi siete conciati...
J:chiamami Toma
T:esatto,da ora abbiamo una sorella,Bill.
B:figo figo,comunque..Jessica,stai bene?
Disse toccandomi la spalla
J:si si,è passato ormai.
Lui mi sorrise ma subito dopo dovemmo entrare e lara mi venne in contro prendendomi per il braccio e trascinarmi dietro l'angolo.
J:ma che-
L:Jessica,devo porgerti le mie scuse..
J:riguardo a cosa?
L:a tutto quello che è successo
J:aspetta non mi ricordo? Mi diresti la lista?
L:senti,sono seria io.
J:io sto aspettando le scuse...
L:ugh che rompi
J:e queste sono le tue scuse? Se si,cosa perdo tempo con te?
Stavo per andarmene ma lei mi afferrò dinuovo per il braccio per poi afferrarmi il viso ed avvicinarlo al suo
L:tu la stronza con me non lo fai. Io mi stavo per scusare e tu te ne freghi!
J:io ti stavo svoltando,sei tu quella che non sei arrivata al punto. Sai il tempo scorre!
Mi stava per tirare uno schiaffo ma si fermò alzando un pò lo sguardo,sembrava avesse paura.
J:che c'è? Non sai più picchiarmi?
L:uhm..io..si emh io mi sono ricordata che dovevo.. si dovevo andare da..da Giulia...ciao Jessica!
E scappò a gambe levate. Ma che aveva?
Mi girai e non vidi nessuno,era tutto vuoto nel corridoio. Che strana...



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I Need You- Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora