Sei un angelo o un diavolo?

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Prima che Emma mi chiamasse arrivarono le undici di sera.

Il telefono squillò, appena risposi alla chiamata senti Emma urlare, così allontanai il cellulare dall'orecchio per non diventare sorda.

Emma: <<ESTERRRRR>>
Ester: <<Vuoi farmi diventare sorda?!>>
Emma: <<Ma dai cosa ti lamenti, non sei contenta di sentire la mia dolce vocina?>>
Ester: << La tua vocina mi stava per far sanguinare i timpani, comunque sono contenta di sentirti>>
Emma: <<Bene bene anche io, ma adesso racconta, com'è andata con i tuoi coreani??>>
Ester: <<È andata bene>>
Emma: <<Solo?>> disse delusa.

Sapevo benissimo che voleva che le raccontassi di quanto erano belli e di quanto era bello il mio vicino di banco.
E sapevo benissimo che avrebbe continuato a chiederlo, quindi era meglio spiegarlo subìto.

Ester: <<Non è successo niente di speciale a parte che mi si è seduto di fianco un testosterone vivente>>
Emma: <<Ester stai scherzando?>> mi chiese serissima.
Ester: <<No...tutto bene Em->> non riuscii a finire la frase che Emma tirò un urlo che mi fece esplodere la testa.

Ester: << Serviva?!>>
Emma: << Ovvio! È simpatico? Perché se lo è io approvo. Puoi fare quello che vuoi, basta che trovi una foto. Non sei gelosa se ho una sua foto vero?>>

Ma era una macchinetta.
Ma poi lo conosco da un giorno!?!

Ester: <<Emmy lo conosco da un giorno!?!>> sempre la solita che fantasticava e si faceva mille castelli in aria.
Emma: <<E con questo?>>
Ester: <<Con questo so solo il suo nome>>
Emma: <<E come si chiama??>>mi chiese euforica.

Ester: <<Gohyun>> solo pronunciare il suo nome mi ricordava la giornata passata a scuola.

Le merendine.
Il suo petto sulla mia faccia.
E la sua affermazione sulle mie guance.

Sembravo davvero uno scoiattolo? Ma poi era un complimento??

Emma: <<Immagino che questo nome sia figo come lui>> la voce di Emma mi risveglio dai miei pensieri.
Ester: <<Emma stai calma>> ridacchiai.
Emma: <<Sappi che voglio vederlo>> questa ragazza quando voleva qualcosa non se lo dimenticava facilmente.
Ester: <<Prima cosa a scuola non ci vado per fare il servizio fotografico del mio vicino di banco, secondo non credo che si farebbe fare una foto dalla prima arrivata.>>
Emma: <<Gliel'hai chiesto? NO! Quindi no sai cosa ti direbbe>>

Ma questa ragazza cosa si era fumata prima di chiamarmi?!?!

Ester: <<Emma ti senti bene!?!?>>
Emma: <<Mai stata meglio Esty>> mi faceva sempre sorridere quando mi chiamava Esty. Me lo aveva dato lei questo nomignolo e da quando mi aveva chiamata così la prima volta non aveva più smesso.

Ma anche io volevo sapere qualcosa da lei.

Ester: <<Ma Emmy>> le dissi con fare interrogativo << mi avevi promesso che mi avresti raccontato cosa intendevi stamattina con 'il solito'>>
Sentii Emma tossire e mi sembrò quasi di sentirla deglutire.

Emma: <<Ah Mattia...beh, cosa ti devo dire?>>
Ester: <<Non so dimmi tu, raccontami del 'solito'. Cosa avete fatto di bello?>>

Ci fu un momento di silenzio.
Non sapevo se ridere o preoccuparmi che Emma mi avesse chiuso la chiamata.
I miei dubbi vennero smentiti quando mi rispose tutto ad un fiato con una vocina traballante.

Emma: <<Ci siamo messi assieme>>
Questa volta fui io ad urlare.
Ester: <<Emmy sono troppo felice per te!! Hai altre novita??>>
Emma:<<Beh...questo pomeriggio verra a casa mia>>

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