CAPITOLO 2

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LAUREN POV'S

Sono passate settimane dal famoso incontro con Camila e non ho chiuso occhio, ho fatto il possibile per non pensarci ma ogni tentativo era stato vano.
È sabato sera e mi sto preparando per andare a ballare come di routine, indosso il solito vestitino corto ovviamente nero e tacchi alti ma comodi. Prendo la pochette riempedola con il rossetto rosso, uno specchietto e il mio IPhone.
Noto un messaggio da parte di Mani:

'Tesoro sono fuori casa tua, scendi '

'Dammi solo un minutino e scendo'

Nel caso ve lo chiedeste sono lesbica, io e Mani flirtiamo delle volte, è davvero una bella ragazza, ha la cosiddetta 'fila dietro'. Ci siamo baciate senza andare mai oltre e sinceramente mi sta bene anche perché non vorrei rovinare mai la nostra amicizia.

Scendo le scale per recarmi alla porta e trovo mia madre che è pronta con le sue solite raccomandazioni, oramai avrei potuto ripeterle assieme a lei.

'Lauren amore mio, ti prego, non bere troppo stasera e non fare tardi' disse con le lacrime agli occhi.

Era più strana del solito quella sera...

'No mamma stai tranquilla, scappo'

'Aspetta Lauren, oggi mi hanno bussato alla porta due uomini robusti dicendo che erano della RAE, cercavano te ma io ho detto che si sono sicuramente confusi, vero?'

RAE...fottuta Cabello pensai fra me e me.

'Sicuramente mamma, a domani' dissi con tono freddo.

Salutai Mani e ci recammo in questo locale che solo da fuori sembrava già stra pieno.

Ero completamente andata, la musica rimbombava nella mia testa, l'alcool che scorreva ed io ballo con due ragazzi su un palchetto di cui non ricordo manco i nomi. Uno di questi mi porta sul retro e finalmente inizio a respirare aria fresca. Iniziamo a chiacchierare, scopro che si chiama Patrick, é davvero un ragazzo carino, non volevo distrugguere tutto dicendo che sono lesbica e quindi lo lascio parlare. Estrae una canna dalla tasca e di conseguenza accesi la mia adorata Marlboro rossa.

P: 'non ti preoccupare, è solo un divertimento, non ne sono dipendente'

L: 'me lo stavo giusto chiedendo, ti senti meglio fumando questa roba?'

P: 'passi delle ore stupende, tutto qua'

Vidi da lontano la mia migliore amica barcollare e pronunciare parole senza alcun senso logico.
Era della cocaina, come non riconoscerla, da due anni ne sono dipendente, faceva parte di me.
Non voglio credere alle parole di mia madre, non è possibile che una ragazza così dolce mi sta facendo ricercare, cazzo sono una ricercata della RAE, dovevo trovare una soluzione entro domani mattina.
Non ci pensai due volte su, fumai la cocaina rimasta, fumarla dava un effetto più rapido e più intenso che sniffarla.

*flashback*
Ho bisogno di soldi, circa 400€, devo pagare il mio spacciatore, ho rimandato questo pagamento circa tre volte e sono sicura che se vado a mani vuote, mi farà fuori.
Non potevo chiedere soldi ai miei avrebbero posto molte domande, Mani in questo mio giro non voleva proprio entrarci avendoci chiesto già qualcosa in passato. Mi venne in mente in idea efficace ma folle.
Mio cugino gestiva un pub che fruttava per i suoi numerosi clienti, conoscevo gli orari di apertura e chiusura, codice della cassa e turnazione dei dipendenti, era il luogo perfetto per una rapina. Prendo in prestito una macchina che deve essere rottamata e arrivo fuori al locale. Come prevedevo c'è solo mio cugino Derek a quest'ora per aprirlo, entro per un semplice drink offerto dalla casa.

D:' Lau puoi guardarmi per un minuto il pub? Ho un urgente bisogno di fare una telefonata'

L:' Non c'è problema cuginetto'

Il mio piano sta andando meglio del previsto. Digatai con grande facilità il codice e presi tutti i soldi senza manco contarli, scappai in fretta e fuori senza manco salutarlo.

Se venivo fermata dalla polizia era la fine quindi decisi di schiacciare al massimo l'acceleratore senza pensare alle conseguenze. Vidi una coppia
che stava per attraversare la strada ma la macchina non frenò.
-

Sono le quattro del mattino, io e Mani siamo in un stato non accettabile nè per guidare nè da ritirarsi a casa quindi aspettiamo un oretta prima di partire.
Cerco di aprire gli occhi per capire che ore sono ma ogni sforzo si rileva vano, mi rassegno infilandomi sotto alla coperte e pensare a come poter scappare da questa città.

TANTI AUGURI ALLA NOSTRA LAUREN CHE COMPIE 19 ANNI, LA MIA PICCOLINA

So che è tardissimo ma ci tenevo tantissimo a pubblicarlo, spero che vi piaccia e niente stellinate.

/ SEGUITE LA STORIA ANCHE SU EFP: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3161076/

In collaborazione con la mia amica/collega @lernjergisdragon
A presto!

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