CAPITOLO 3

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"Anche se il mondo è un gran casino, tu respirami vicino".

LAUREN POV'S
Adesso che ho superato già tanti dolori e posso leggere il mio destino come una mappa piena di errori, credo che sia ora di dare una svolta alla mia vita e il mio dito puntava proprio lì, Parigi, lontano da tutto e da tutti.

Ho dei pensieri fissi che mi inchiodano la testa da un paio di notti ed uno dei primi, perché Camila Cabello ha accettato di uscire con me, sapendo sicuramente che ucciso anche se involontariamente i suoi genitori.
Non poteva non saperlo, spero solo che non faccia indagini nella mia fedina penale, in tal caso sono nei guai.

Era arrivato il momento di dire a mia madre la decisione che avevo preso, non dovevo mollare anche se lei mi avrebbe supplicato di rimanere con lei. Scendo le scale che mi portano alla cucina e noto già che sono tutti a tavola facendo colazione, che fortuna pensai fra me e me.

< < Buongiorno > > dissi con un tono del tutto assonato

< < Tutti sappiamo che sei maggiorenne in questa casa ma questo non ti da il diritto di ritirarti quasi all'alba! > > urlò mia madre

In quel momento volevo urlarle contro ma dovevo mantenere la calma, ignorare i miei fratelli che ridevano sotto ai baffi ed esporre il piano che avevo pensato in poche ore anche perché non avevo un piano B.

< < Ok scusa mamma non succederà più, c'è una cosa che devo dirti, devi fare molto attenzione e seguirmi passo passo > > tremavo peggio di una foglia, cazzo.

< < Ti do solo cinque minuti di tempo > >

< < Bene. Uhm leggendo le notizie su internet so che stanno ricercando una ragazza con il mio stesso nome e facendo una breve ricerca suo padre è il miglior avvocato del paese, quindi per far calmare le acque ho deciso di trasferirmi per un po di tempo da zia Rose in Francia > > dissi tutto d'un fiato.

Mia madre non faceva trasparire nessuna emozione dal suo viso, questo mi preoccupava abbastanza perché il mio piano era troppo perfetto per pensarne un altro.

< < Lauren ma su internet scrivono cose sempre non vere, questa sarà una di quelle > >

MERDA MERDA MERDA

< < Ma meglio non rischiare e avviserò zia Rose del tuo arrivo entro domani > >.

Credo di svenire a momenti.

< < Grazie mamma, uhm qualcuno ha bisogno di me dicci che sono scappata di casa molto tempo fa e non sai dove io possa essere > > .

< < Lauren non so per quale motivo io ti stia credendo, ma sei mia figlia e mi fido di te > >.

Mi si formò un nodo alla gola grosso quanto una pallina da tennis, annuì semplicemente andando di sopra per preparare i bagagli.

La cena era stata più silenziosa del previsto, avevo già chiamato Mani dicendole tutto, ovviamente la verità della mia 'vacanza' e subito mi fiondai sotto le coperte aspettando il grande giorno.

È arrivato il gran giorno, sono le cinque del mattino, ho gli occhi ancora socchiusi, vidii una ragazza di fronte al mio letto, è lei non è possibile. Aveva con se una pistola, quella non mi faceva tanto paura anche perché ne ho una nel cassetto anch'io ma i suoi occhi così scuri ti potevano traforare con un unico duro colpo.

< < Il mio compito è quello di ucciderti come hai fatto tu con i miei genitori, ma sei così bella...sarebbe un peccato occhi verdi  > > mettendo una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio.

Anche se stava per uccidermi quella ragazza, la trovavo la persona più sexy dell'intero pianeta, quindi sarei stata al suo gioco.

< < Hai tu il controllo di tutto Cabello, fammi quello che vuoi > >

Caricò la pistola e la appoggiò proprio su quel cassetto. Avvicinò le sue labbra al mio orecchio dicendo:

< < Non provare a toccarmi Jauregui > >

Finalmente posò le sue labbra calde e morbide in un bacio lento ed eccitante, Camila scese lungo il mio collo succhiandolo abbondantemente, creando un vortice di baci e morsi. Le mani mi sudavano sempre di più, il calore nel bassoventre si stava facendo sempre più infiammante ed infatti cedetti all'istante. Le mani partirono da sole, l'afferrai per i fianchi gettandomela addosso, ma quella non si fermò, anzi, mise lei mani sui seni torturandoli sempre di più. La spinsi sempre più forte verso il cavallo del suo pigiama, facendole scappare un gemito. Camila mise una mano dietro il mio collo, attirandomi a sè per baciarla. Le avrei strappato quei vestiti di dosso tra meno di ...3... ...2...

< < LAUREN SVEGLIATI HAI IL VOLO FRA MEZZ'ORA  > > disse mia madre infuriata.

Non potevo crederci, era solo un sogno.
-

BUONGIORNO A TUTTI, CI SCUSIAMO CON IL RITARDO CON CUI ABBIAMO AGGIORNATO LA STORIA MA ENTRAMBE ABBIAMO AVUTO DEI PROBLEMI IN QUESTE SETTIMANE

ANYWAY FATECI SAPERE COSA NE PENSATE, A 30 COMMENTI CONTINUIAMO.

/ SEGUITE LA STORIA ANCHE SU EFP: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3161076/

In collaborazione con la mia amica/collega @lernjergisdragon
A presto!

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