Mario's POV
Guardavo le goccie scendere lente sul vetro della finestra cercando di scrivere qualcosa,con scarsi risultati. Finché mi sforzavo di scrivere non sarebbe mai uscito nulla di buono,e sta cosa mi faceva incazzare più del dovuto. Un pensiero mi offuscò la mente. Calypso. Avrebbe finito lezione tra un quarto d'ora,come mi aveva detto in quella piccola conversazione che avevamo avuto in taxi. Fuori c'è il diluvio,si sarebbe sicuramente bagnata. Mi aveva salvato dalla morte,io potevo salvarla da una pioggia. Mi misi al volo due cose,il profumo e i gioielli,anche se non troppi,mi era parsa una persona non proprio attratta dallo sfoderare così sfacciatamente la ricchezza. Presi le chiavi della mercedes e scesi. Arrivai davanti alla sua università e mancavano ancora dieci minuti. Notai un fioraio li vicino. Già che sono qui. Scesi dalla macchina dirigendomi verso il fioraio. Aveva un sacco di bei fiori. scelsi delle peonie bianche e rosa,mi ricordavano molto lei. Pagai e ritornai fuori dall'auto,accendendomi una sigaretta. Gli studenti incominciarono a uscire,solo una però spiccava tra tutte. Una ragazza un po' più bassa di me,vestita con una gonna,le calze con le dottor.Martins,un maglioncino grigio e lo zaino,intenta ad accendersi una sigaretta. Alzando lo sguardo mi notò,ed io distolsi lo sguardo prima che potesse capire che la stavo già guardando. In tutto ciò aveva smesso di piovere. E io ora che scusa mi invento? <stavi aspettando qualcuno?> mi chiede. <si,te> gli rispondo. <a cosa devo questo gesto?> mi chiede. <pioveva e non volevo ti bagnassi> gli rispondo. <in realta c'e un sole che spacca i vetri> mi fece notare. <prima pioveva.> gli rispondo. Lei però non stava più guardando me,ma i fiori che avevo in mano. Non gli sfuggiva niente. <tieni,per te> gli dissi porgendogli le peonie. <sempre perché pioveva?> mi chiede. Non feci intempo ad inventarmi una scusa che mi guardò.<come facevi a sapere che sono i miei fiori preferiti?> mi chiede. <Mi ricordavano te> gli rispondo. <sono bellissime,grazie> mi dice ammirando i fiori. <e di che> gli rispondo. <prego> gli dico aprendogli portiera. <grazie> mi dice mentre glie la richiudo. Salgo in macchina. <la musica la metto io> dice subito. <non è consentito reggetton o tutta quella merda> la informo. <pensi seriamente mi ascolti reggetton? mi stai offendendo.> mi risponde. Io rido. <Ti porto a mangiare qualcosa in posticino troppo bello> dico,ma la sua espressione cambia subito. <se non ti va possiamo anche andare a casa mia,soltanto sappi che mi sono appena trasferito quindi e un po' un casino> La tranquillizzo. <nono grazie e che ho già mangiato. Sappi che ho un bellissimo gusto di arredamento,oltre che musicale,quindi ti dò una mano a mettere a posto casa.> mi risponde. <comunque ho anche un gatto, è un problema?> gli chiedo. <stai scherzando io adoro i gatti> mi risponde. In tutto ciò fa partire CC della Dark Polo Gang, è perfetta. <ma che ce l'hai un difetto?> gli chiedo rifendomi alla canzone che aveva appena messo. <più di quanti immagini> mi risponde. Inizio a cantare,e lei insieme a me. Che bella che è pero. <ti posso far sentire una mia canzone?> gli chiedo appena finito questo pezzo. <vai> mi risponde. <purple> gli dico. La mette e la ascolta tutta mentre io faccio il labiale con le parole facendola ridere. <a chi l'hai dedicata?se posso> mi chiede. <sisi tranquilla,alla notorietà> gli rispondo. <è bellissima> mi dice. <grazie> gli rispondo.Tra una canzone e l'altra arriviamo a casa mia. <Te lo dico è un casino> dico aprendo la porta. <e io sono qui per questo> mi risponde e io rido. Apro la porta e Loryline ci corre subito vicino. <ma ciao amore> dice lei con una vocina carinissima mentre Loryline gli fa le fusa,facendomi ridere. <che bella casa> dice guardandosi intorno. <se sapessi come mettere a posto si> dico poggiando le chiavi sul mobiletto provissorio vicino l'entrata. <e io sono qui per questo> dice. <mi fido di te> dico dandogli carta bianca su come mettere a posto. <allora intanto questo va girato e messo qui con accanto la poltrona, e davanti la tv con questo mobiletto. Poi il tavolo lo giriamo mettendolo orizzontalmente, così facendo la casa sembrerà molto più spaziosa e ordinata.> dice girando per il salone. <ok vai incominciamo> dico. Lei si fa una coda alta. Belin se è bella. Distolgo subito lo sguardo,sembro un malato se guardo ogni movimento che fa. <al mio 3> dico prendendo il divano da sotto. <ok> mi risponde facendo lo stesso. Spostiamo il divano come vuole lei e anche la poltrona, già sembra migliore questa casa. <avevi ragione, già e molto più bella> gli dico. <lo so,grazie> mi risponde sorridendo. Passiamo alla cucina,dove c'è poco da poter cambiare. <allora qui non è che si possa fare tanto,anche perché e gia molto bella così,solo io la macchinetta del caffè la metterei qui vicino a tutte le tisane, così ti si libera questo spazio dove puoi cucinare> dice,e conclude guardandomi. <mi sembra perfetto> le rispondo e metto le cose come mi ha detto lei. <sul frigo ci potresti mettere le calamite di ogni posto che visiti> dice passando le mani sul metallo del frigo. <ma poi sembro una cinquantenne in meno pausa> gli dico. <non è vero,aiuta a mantenere i ricordi,e a tirarti sù il morale quando magari stai scazzato,guardi le calamite e ti ricordi quanto hai riso in quella vacanza> dice. <certi ricordi sarebbe meglio non riviverli> mi esce spontaneo. Cazzo. Forse mi sento un po' troppo a mio agio con lei. Perché sembra avere anche lei dei mostri dietro a quella faccia da angioletto. <però senza quelli non saremmo quelli che siamo ora> mi risponde. Siamo abbastanza vicini e ci stiamo letteralmente fissando. <magari avremmo sofferto di meno e saremmo state delle persone migliori> dico. <forse siamo ancora legati a quel dolore,perche ci sentiamo a casa lì> mi risponde. <e se ci esci sei sicura di trovare bel tempo? magari piove e ti bagni> dico. <magari c'è il sole e tu te lo stai perdendo,poi se ti bagni ti asciughi> dice lei. <a volte l'acqua non si toglie,oppure è entrata troppo in profondità> controbbatto io. <Prima non stavi meglio> dice lei. <ti senti un coglione perche c'hai provato> dico. <non eri un coglione,eri un guarriere perché ci stavi provando> dice. <un guarriere che non vince è uno da buttare> dico io. <e uno che non ci prova nemmeno è un codardo> finisce lei. Restiamo a fissarci per un bel po'. Mi sposto e vado in camera mia. <qua mi sa che c'è tanto da fare> dico. Ascolto i suoi consigli e mettiamo le cose come dice lei. Facciamo la stessa cosa nella camera degli ospiti e poi ritorniamo in salone. <ma ciao amore ti piace casa nuova?> dice lei a Loryline prendendola in braccio,che come risposta gli fa le fusa. Rido. Guardo l'ora. Sono le otto. <oi sono le 8,ti preparo qualcosa o ti porto a mangiare fuori?> lei cambia subito espressione. <tutto ok,avevi un impegno?> gli chiedo vedendo il suo cambio di espressione. <no, è che dovevo studiare> mi risponde. <qualche esame a breve?> gli chiedo. <in realtà no, però e sempre meglio studiare> mi dice. <comunque non ho fame grazie> conclude. Sono passate più di quattro ore dall'ultima volta in cui ha teoricamente mangiato,anche se in realtà non è che sono sicuro abbia pranzato. Bha. <sicura?> provo,tentando di non essere troppo invadente, è che io sono fatto così. mi preoccupo sempre. <sisi> mi risponde. Bho ok. <va bene ok,vuoi fare qualcosa?> gli chiedo. <ti va di fare un gioco?> mi chiede facendo le coccole a Loeryline <vai> dico sedendomi. <ok allora consiste in questo:ognuno fa' domande all'altro a raffica anche senza senso e chi pensa alla risposta o alla domanda per più di 5 secondi ha perso> mi dice. <al mio tre inizi tu> dico io. <ok> mi risponde. <uno due tre>
{in sintesi si fa così:la prima domanda la fa Calypso e Mario gli da la risposta,poi la domanda successiva la fa Mario e Calypso gli da la risposta e cosi via}
C:nome?
M:Mario
M:nome?
C:Calypso
C:libro preferito?
M:non me lo ricordo
M:piatto preferito?
C:carbonara
C:attore preferito?
M:Robin Williams
M:ritardataria o puntuale?
C:puntualissima
C:mare o montagna?
M:lago
M:Sport del cuore?
C:Pattinaggio
C:squadra che tifi?
M:inter
M:ti piace cucinare?
C:tantissimo
C:dolce o salato?
M:salato
M:hai una bella scrittura?
C:meravigliosa
C:scuola superiore?
M:alberghiero
M:materia preferita?
C:scienze
C:penna nera o blu?
M:difficile questa belin
C:5,4,3,2,1 hai perso.<cazzo mi hai battuto> dico io. <eh hai visto> mi risponde lei ridendo. <sta piovendo> mi informa guardando fuori. <meglio che ti riporto casa> dico. <non ce bisogno davvero,mi prendo un taxi> dice lei. <il taxi non ti mette la musica> dico mentre mi alzo dal divano. Lei prende le sue cose,si mette le scarpe e mi fa' cenno di scendere. In ascensore lei si sistema i capelli mentre io le metto un braccio intorno alle spalle. Gli spettino i capelli e lei mi tira un leggero pugnetto sulla spalla. Andiamo in macchina e il breve viaggio passa troppo velocemente con le nostre canzoni preferite di sottofondo e noi che le cantiamo a squarciagola. Accosto davanti casa sua. <non scomparire eh> dice. <non scomparire neanche tu> gli rispondo. Mi dà un bacio sulla guancia per salutarmi. <ciao> la saluto. <ciao> mi risponde e esce. Aspetto finché non entra nel palazzo. Sono stato benissimo,e lei è veramente speciale. Mi arriva un messaggio.
scrivimi quando sei a casa
Sorrisi al telefono.
STAI LEGGENDO
battito
RomanceVorrei vivere nell'illusione di meritarti. Di base i personaggi dovrebbero essere Ghali e Tedua,ma non voglio considerarla una vera e propria fanfiction.