Capitolo 2

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Austin era meravigliato dal fatto che riuscimmo a prendere una decisione, senza dispersioni di sangue.
Qualche mese dopo, la squadra partì per giocare un torneo, uno dei più importanti dell'anno.

Nonostante io e Cabello riuscimmo a prendere una decisione, insieme, non significò granché. Continuavamo ad odiarci, ma in campo tendevamo a mantenere la calma e trattenere il disprezzo che l'una provava per l'altra.

Camila riusciva ad ottenere tutto ciò che io volevo, mi soffiava tutto quello che per me era importante, spesso volutamente. Ogni mio ragazzo, automaticamente diventava suo.

Camila è poco più bassa di me, capelli mossi e castani, ama portare fiocchetti ai capelli. I suoi occhi marroni non sono niente in confronto ai miei occhi verdi.
Quando urla, si accentua la sua vena situata nel collo, quasi mi piaceva.
Io e Camila andiamo nella stessa scuola, stessa classe, un incubo ad occhi aperti.
È tra le più brave della classe, oltre a me, naturalmente.
Spesso vedo che in ricreazione legge qualche libro, ma non le ho mai chiesto quale fosse.
È popolare, molto richiesta, non che io non lo fossi, ma lei è diversa da me.
È più dolce, riesce a farsi amare dalla gente, ha pochi rivali, il migliore sono io.

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