Capitolo 3

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In autobus mi sedetti vicino alla mia migliore amica, Dinah, che io chiamo DJ (Dinah Jane). Una lista di canzoni e degli ottimi spuntini, resero il viaggio, tranquillo.
Arrivati all'hotel, ognuno si scelse la propria compagna di stanza.
Ovviamente io e Dinah ci misimo iniseme.

"Cambio di programma, Jauregui. Starai in stanza con Cabello", disse Austin con un sorrisino.

"Io non ci sto con quella", urlò Camila.

"Volete vincere questo torneo?" replicò il coach con aria di sfida.

"Ovvio!", disse Cabello.

"Naturalmente!"sbuffai io.

"Bene, allora dovrete imparare ad andare d'accordo" disse Austin e se ne andò, con aria soddisfatta.
Così presi le mie cose e traslocai da Camila.
Per tutta la serata, non fecimo altro che darci occhiate piene di odio e insulti banali. Sembravamo due bambine a cui avevano tolto i lecca lecca.
Me ne andai a dormire, senza salutare Cabello e così fece anche lei.

La mattina seguente, non trovai Camila nel letto, così ne approfittai per farmi una doccia prima dell'allenamento.

Mi spogliai e, canticchiando, entrai nel bagno.
Chiusi la porta e trovai Camila che si stava spogliando per farsi una doccia. Senza pensarci due volte, uscii dal bagno, quasi scappando.
Non riuscivo a smettere di pensare a Camila e al suo fisico perfetto.

Sentii la porta del bagno aprirsi.

"Oddio scusa Cabello, non pensavo che fossi in bagno", dissi io cercando di rimediare.

"Non è successo niente Lauren", disse lei ridendo.

"Mi hai chiamata Lauren?" dissi imbarazzata.

"Se non sbaglio è questo il tuo nome, a meno che tu non l'abbia cambiato" disse lei ironicamente.

"Divertente, Cabello" dissi io. Mi diressi in bagno, per farmi una doccia, ma Cabello mi aveva afferrato il polso.

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