𝒮𝒶𝓁𝒶 𝒸ℴ𝓈𝓉𝓊𝓂𝒾

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                         M A R I A ' S      P O V
Usciamo dall'ufficio e ci dirigiamo tutti e tre per le scale.
Ivan esce per primo e Massimiliano da gentil uomo mi fa passare, mentre passo mi giro e gli sorrido, lui ricambia.
Scendiamo le scale e Massimiliano è dietro di me, sento i suoi occhi fissi sulla mia schiena, ma non ci faccio caso.
Continuo a scendere le scale.
Arriviamo al piano terra.
"Ragazzi di qua" ci indicò Ivan di proseguire a sinistra.
Lo seguiamo entrambi e ci fissiamo per un attimo perchè l'anno scorso la sala costumi era a destra.
Usciamo in cortile e subito il sole ci illumina i volti.
Percorriamo un pezzo di strada e entriamo in una porta...
"Wow!" è la prima cosa che ho pensato appena ho visto l'immensa sala.
Mi si sono illuminati gli occhi.
La stanza era molto ma molto più grande con un sacco di appendini con tutti i cambi per ogni personaggio, e c'erano anche i camerini grandi il doppio dell'anno scorso!
Ivan ci porta dalle nostre file di vestiti che fortunatamente erano vicine, così ci potevamo vedere mentre ci cambiavamo e votare gli outfit.
"Maria provati di nuovo il vestito che avevi nella terza stagione, la prima scena che dobbiamo girare è quella in ospedale dopo che tu spari a Raiz"
"Ok?" mi domanda.
"Va bene"
Ivan mi allunga il vestito e vado nel camerino a provarlo.
Provo sensazioni incredibili a riprovare quel vestito e mi vengono in mente tutte le emozioni magiche che ho provato e girare le scene della terza stagione.
Mi va ancora.
Sorrido ed esco.
M A S S I M I L I A N O ' S P O V
Maria è andata a provarsi il vestito per la prima scena da girare, il vestito che aveva anche nell'ultima scena della terza stagione.
Sento i brividi percorrermi per tutto il corpo.
Io e Ivan aspettiamo 5 minuti buoni.
Sentiamo qualcuno che inizia a canticchiare.
È Maria.
Lo capisco dalla voce.
Inizio a sorridere rumorosamente quando la sento cantare la nostra canzone.

M'è 'ppicciato 'o core
E po' te ne vaje
'N'ata vota ancora
But don't ask me why
M'è mannat' 'a fore
Stongo tutt' I love you
È 'na croce d'oro
Se tu non ce stai cchiù

Io e Ivan ci mettiamo a ridere...ma subito dopo la musica si stoppa.
Smettiamo di ridere e vediamo dall'alto la tenda del camerino aprirsi.
Maria esce e passa dietro alle altre file di camerini.
La vedo arrivare in punta di piedi e con il vestito tra le mani perché è troppo lungo essendo che non ha i tacchi ma è con le calze bianche.
"Ivan mi va ancora" urla mentre arriva.
Sorrido, lei arriva e viene davanti a me.
"Bene Maria"
Gira lo sguardo verso Ivan.
"Adesso Massi si prova il suo e dopo vi spiego."
Annuiamo entrambi.
Lei si gira di nuovo verso di me.
Ci fissiamo, abbiamo entrambi gli occhi lucidi.
Lei si avvicina un po' di più.
"Che ne dici?" mi chiede facendo una giravolta su se stessa.
Cazzo quanto è bella...
Rimango incantato a guardarla...era...perfetta.
"Vien ca" le dico sussurrando nell'orecchio.
"Ivan andiamo a prendere l'acqua" dico.
"Torniamo subito" dice lei, complice.
Prima bugia detta.
La prendo per mano e usciamo.
Si moriva di caldo.
Ci dirigiamo verso la mensa dove c'è il distributore di acqua, prendiamo due bicchieri e li riempiamo fino all'orlo.
Come abbiamo detto di fare.
"Quindi...che ne pensi?" mi chiese lei.
Finalmente eravamo da soli e potevo dire quello che pensavo.
"Sei stupenda" dissi fissandola negli occchi.
"Grazie" disse lei sorridendo.
Era fottutamente bella.
Ma non mi sembrava il caso di dirlo, non in quel momento, siamo solo colleghi e Carmine e Rosa sono solo in Mare Fuori.
"Massi" Maria mi chiama e delicatamente mi alza lo sguardo con un dito posizionato sotto al mento.
"Mi sa che dobbiamo andare" mi disse indicando Ivan in cortile che ci stava cercando.
Mi vengono i brividi.
Aveva detto quella frase...in modo provocante, volevo restare lì con lei, ma non potevo, perdermi in quegli occhi e non uscirne mai più.
M A R I A ' S P O V
"Ragazzi, forza venite a provare gli altri vestiti!"
Io e Massimiliano toniamo alla realtà e usciamo.
"Eccoci" diciamo in coro.
In meno di due minuti torniamo a provare i costumi.
Quando ho provato il velo che Rosa usa al funerale...ho sentito un dolore dento.
Strano.
Come se mi avessero infilato mille coltelli nel petto, tutti d'un colpo.
E penso che Massimiliano se ne sia accorto perché è venuto lì davanti allo specchio e mi ha abbracciato da dietro e mi ha sussurrato...
"Marì...è tutto a posto?"
Ho la voce spezzata e non riesco a parlare quindi mi limito solo a fare cenno di sì con la testa.
Mi giro e in un attimo ci ritroviamo con le nostre bocche a pochi centimetri di distanza.
Aveva un profumo buonissimo, cazzo.
"Massi" sussurro mentre lui rimane fermo immobile, con le sue dita che percorrono piano piano il mio braccio sfiorandolo appena.
"Non so se ce la faccio"
"E pcchè non dovresti farcela?"
"Nun o sacc"
"Non mi sento pronta, è un dolore troppo forte per Rosa, ho paura di non riuscire a trasmetterlo per bene"
"Non mi sento abbastanza per questo"
Fisso Massimiliano negli occhi.
M A S S I 𝐌 I L I A N O ' S P O V
Mi sento un vuoto dentro al cuore.
Per quello che ha detto Maria.
"Non mi sento abbastanza per questo"
La fisso negli occhi e vedo che pian piano diventano lucidi e poi crolla abbracciata a me.
"Marì...sei sicura di voler girare oggi?"
Ivan ci aveva raggiunto perché Maria stava piangendo.
Lei alza il viso dal mio petto e riesce a mala pena a parlare.
"Ivan fammi andare a cambiare così mi calmo e dico cose più sensate"
La vedo andare verso i camerini mentre si asciuga le lacrime con il braccio.
La tenda si chiude.
M A R I A ' S P O V
Entro nel camerino e prendo le cuffiette.
Sblocco il telefono e vado su Spotify, clicco la playlist 'Marì' che ha come foto me da piccola.
La potrei ascoltare h24 senza mai fermarmi.
Di solito mi calma e mi fa ritrovare la pace con me stessa.
E così è.
Mi cambio, e esco, ancora con le cuffiette nelle orecchie e tutto il trucco sbavato sotto agli occhi.
Non dico una parola...e vado da Ivan.
"We...senti Ivan...posso andare a prendere l'acqua? Ho bisogno di calmarmi e di scaricare le energie"
"Si va bene vai" dice lui.
Mi giro e faccio per andarmene ma qualcuno mi prende per il braccio.
"Vuoi che vengo con te?"
Mi giro...è Massimiliano.
"No Massi, mi dispiace ma voglio stare un po' da sola"
"Certo, come vuoi"
Sentivo dalla sua voce che era deluso ma avevo bisogno di tempo per me stessa.
Esco per l'ennesima volta dalla sala.
"Ma c'agg cumbinat?" dico sottovoce, come se stessi parlando a me stessa.
Chiamo mamma.
"We mà..."
"Amore mì, rimm, che è successo?"
"Mà agg fatt nu guaio"
"E che guaio amore mì?"
"Agg provat o vestit e Rosa Ricci e agg chiuagnut...nun o sacc o pcchè"
"Sentivo nu dolor rint"
"Marì stai tranquilla...c'è l'hai proprio nel sangue la recitazione...dai a mamma ca quand turn a casa t facc truvà na bella surpres! Vabbuò?"
"Vabbuò mo sono fuori sto andando a piglià l'acqua"
"Va bene amore riprenditi"
"Vabbuò mamma...TI AMO"
"Pur ij, t vogl tropp ben"
"Cià mà"
"Ciao Marì,stamm ben"
Chiudo la telefonata.
Che bello sentire la sua voce rassicurarmi.
Vado in mensa e prendo l'acqua.
Poi torno.
"Ivan...non me la sento di girare oggi, non scene così tristi almeno"
Attiro l'attenzione di tutti.
Mi sento a disagio.
"Va bene Maria non c'è problema"
"Ti senti di fare quella in ospedale, dove scopri che papà è vivo"
"Si quella va bene"
"Bene,allora  metti il secondo cambio"
Prendo i vestiti e entro in camerino.
Mi piace questo autfit,è molto comodo,leggins lunghi, top sportivo, e felpa corta.
Ci metto letteralmente 2 minuti a cambiarmi.
Esco.
"We we sono pronta"
Prendiamo la macchina di Ivan e saliamo, io , massi, Ivan e Raiz e il comandante e andiamo all'ospedale di Napoli.
Prendiamo subito la stanza per fortuna e Ivan ci mette 10 minuti ad allestire tutto.
"3...2...1...Ciak si gira!"

𝒟𝒾ℯ𝓉𝓇ℴ 𝒾𝓁 𝓈ℯ𝓉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora