|$| Valentino |$|

242 12 2
                                    

|Coraline pov's|

Correre, correre e correre, nonostante il dolore alle gambe dovevo correre, era l'unica cosa a cui riuscivo a pensare in quel momento, correvo senza una meta, in balia al solo e unico panico, per la paura e il timore di morire.

Stava diluviando senza sosta, creando uno strato di fango scivoloso che non aiutava minimamente la mia fuga, purtroppo ero caduta già più volte, perdendo solo del tempo prezioso, anche se mi rialzavo subito, perdevo comunque tempo, che favoriva la mia cattura. E no, non andava affatto bene.

Le ginocchia mi tremavano dal dolore, e mi si mozzava il fiato ogni volta che facevo un respiro troppo lungo, facendomi guaire dal dolore e stringere i denti.

Ero stata una scema a scappare.

Sono solo un illusa... A pensare di poter spezzare il contratto con lui.....Non voglio fare la prostituta per tutta la mia vita...ma... A sto punto era meglio farla...

Qualche lacrima iniziò a rigarmi il volto, riscaldando leggermente le mie guance ghiacciate, dei piccoli singhiozzii iniziarono a uscire dalla mia bocca, facendomi respirare affannosamente.

Mentre scappavo in mezzo a tutta quella sterpaglia sentii una voce urlare alle mie spalle, con tono arrogante e sin troppo familiare alle mie orecchie.

<<Brutta puttanella! Dove cazzo sei?! Stronzetta succhia cazzi, giuro ti ammazzo con le mie stesse mani appena ti prendo! >>

No ... Non può essere già così vicino... Mi prenderà... N-no... Non voglio morire.... Ho paura....

Mi venne la tacchicardia, sentivo come se il petto mi stesse per esplodere, facendomi respirare ancora più faticosamente, peggiorando drasticamente il dolore che mi avvolgeva tutta la cassa toracica.

Continuavo a correre con le gambe che ogni tanto cedevano, anche se sapevo che per me era già scacco matto non mi fermavo. Scappare non serviva a nulla, era solo un rimando alla morte.

Questione di minuti...era come se sulla mia testa ci fosse un timer, che catalogava il tempo che mi rimaneva, facendone il conto alla rovescia.

Un rumore metallico mi perforò le orecchie, strizzai gli occhi e digrignai i denti fermandomi dalla mia corsa straziante e penosa.

Iniziai a sentire un dolore lancinante al fegato sentendo subito dopo del liquido caldo colare lungo le mie vesti, portai subito una mano sul punto dolorante , gemetti dal dolore e mi piegai in avanti col busto, incominciando a sputare sangue dalla bocca non appena permetti leggermente la ferita.

CAZZO CAZZO CAZZO!...

Presi un respiro profondo e sputai ancora del sangue, decisi di alzare nuovamente lo sguardo e di riincomiciare a zoppicare in mezzo a quella foresta, che molto presto sarebbe diventata anche la mia tomba.

Trascinai nuovamente il mio corpo in una corsa straziante, lasciando una scia di sangue a ogni passo che facevo. Mi venne una fitta alla testa e chiusi gli occhi, purtroppo inciampai in una radice e caddi sulla mia spalla, battendola su una pietra appuntita . Strizzai gli occhi e soffocai un urlo di dolore, sentivo il petto bruciare incommensurabilmente, e iniziavo a perdere le forze. Una grossa pozza di sangue iniziò a avvolgermi, mescolandosi con la pioggia e il fango.

Ormai la mia fine era segnata, lo sapevo perfettamente, ma allora perché mi ostinavo a scappare dalla morte?

Provai a rialzarmi, ma subito le mie braccia cedettero, fallendo nel primo tentativo, ne provai un secondo, ma fallí nuovamente, battendo il petto sul terreno fangoso.

Ansimavo dal dolore, facendo uscire dei rivoli di sangue ai lati della bocca. Chiusi gli occhi rassegnata, sapevo che tanto non sarei mai riuscita a fuggire dal mio destino.

꧁⛧𝓢𝓂𝒾𝓁𝑒 𝓕𝑜𝓇  𝓜𝑒⛧// 🂪𝔸𝕝𝕒𝕤𝕥𝕠𝕣 ×𝕆ℂ🂪꧂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora