James sollevó la testa quando il suo collega in turno si affacció alla sua porta, bussando piano prima di parlare, aspettando il consenso.
-Jackson chiede di lei agente Davis!-
Non era raro il fatto che un detenuto chiedesse di parlare con lui. Tutta quella storia aveva invaso le vite di tutti, compresa la sua e Jackson era parte importante di quella storia. Infiló il fascicolo dentro al cassetto e seguì l'agente fuori dall'ufficio diretto verso la cella di Jackson. Gli occhi di quest'ultimo si spostarono dal libro che stava leggendo in quel momento al suo volto. Se solo ripensava a quello che aveva fatto ad Alan la voglia di prenderlo a calci era tanta, ma farsi prendere dalla gelosia non era una buona idea.
-che cosa vuoi?- L'uomo dietro le sbarre si portó a sedere composto.
-Voglio che tu apra gli occhi agente Davis. Quella ragazza, immagino che la conosci personalmente visto che porta il cognome di tuo marito e quindi fa parte della vostra famiglia!-
James si appoggió al muro incrociando le braccia al petto.
-Ammesso che questi non sono affari tuoi. Quella ragazza è apparsa nelle nostre vite solo di recente. Di Alan e Jane conosce poco e ha creato un gran bel casino. Cosa ti interessa sapere?-
Jackson accennó un sorriso.
-Ha riferito al tuo collega che si sente seguita da qualcuno. Eppure dal modo in cui te ne resti li fermo mi fa capire che non stai prendendo in considerazione l'idea che questo qualcuno sia la persona che state cercando. Foccalizzandoti sul fatto che sono stato un ex di tuo marito, che l'ha introdotto al sesso e alle feste. Ho l'impressione che ci sia qualcosa di personale in tutto questo. Sai anche tu che non sono io. Fingi solo il contrario per tenermi lontano da lui. Informazione del giorno. Non ho intenzione di rivedere o di scopare nuovamente con Alan. È un capitolo chiuso. Dovresti farlo anche tu!-
James si guardó attorno, l'agente era tornato al suo posto all'ingresso. Erano soli e per quanto odiasse quel figlio di puttana, non poteva dargli completamente torto. Era indagato per cose che non avevano nulla a che fare con gli omicidi e forse la persona che stavano cercando in quel momento aveva messo gli occhi sulla sorella di Alan. Se fosse successo qualcosa in quel momento non se lo sarebbe perdonato.
-non ti darei modo di avvicinarti ancora a lui. Rimane il fatto che hai drogato e stuprato quei ragazzi insieme ad altre persone. Sei comunque perseguibile penalmente. Non te ne andrai tanto presto da qui!-
Jackson tornó a stendersi.
-Fammi parlare con lei!-
-come?-
-Con Elisabeth. È così che si chiama vero? Tu fallo e io ti daró quei nome. Ti dimostreró che sono pericolosi, ma che non sono io la persona che stai cercando agente Davis!-
James socchiuse gli occhi, perchè era disposto a parlare in quel momento?
-Perchè lo faresti? hai tenuto la bocca chiuso fino ad ora. Perchè sei disposto a parlare adesso? per Beth?-
-trovo che abbia carattere. Ha chiesto di me al tuo agente. Non ha paura di me, ma qualcosa la spaventa e tu dovresti essere la fuori e non qui con me!-Jason guardó la luce del bagno spegnersi dietro la figura snella e perfetta di lana. Le sorrise quando si stese sul letto appoggiandosi a lui.
-Come sta andando l'articolo? stanno ancora addosso alla polizia?-
le accarezzó piano i capelli, gettando il computer di lato.
-Il fatto che la stampa stia loro addosso non piace neanche a me. L'articolo sta andando avanti e James è il nome più citato. Se non trovano qualcosa al più presto finirà nel centro del ciclone. All'ospedale invece?-
Lana gli afferró la mano, giocherelló con le dita di lui mentre parlava.
-Oggi Dylan mi ha chiamata!-
la vide sollevare il viso per scrutare la sua espressione.
-Che cosa voleva?-
-Devo tornare a casa nostra per prendere le mie cose. Si insomma, ho alcune cose che ho lasciato li quando sono andata via dopo la separazione e poi ho ricevuto queste oggi!-
Jason le afferró aprendo la busta.
-Ti ha chiesto il divorzio...!-
Lana si voltó appoggiando le braccia al suo petto e guardandolo mentre leggeva le carte.
-Ci ha messo un pó per accettare la cosa e sinceramente mi stava pesando il fatto che non lo avesse ancora fatto. Io voglio stare con te Jason!-
gli occhi di lui incontrarono i suoi.
-Si. Facciamo così, ti accompagno io da lui okay? Si insomma non voglio lasciarti sola!-
Lana gli regaló il più bel sorriso di sempre.
-Ti amo!-
le spostó una ciocca di capelli dal viso mentre Lana gli si sedeva a cavalcioni, il bacio lo fece sorridere.
-Mi hai cambiato la vita Lana obrein!-
-Tu. Tu mi hai cambiato la vita. Io so quanto questi mesi siano stati duri e mi dispiace di essere stata così attenta nel lasciarmi andare con te. Voglio solo che queste cose funzionino. Che le cose tra noi funzionino.-
Jason la attiró a se abbracciandola.
-Le faremo funzionare. Un passo alla volta. Chiama tuo marito e chiedigli di incontrarci domani a casa vostra. Lo faremo insieme!-
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Dentro all'incubo
Mistero / ThrillerJane e Alan Wright sono due Gemelli quasi identici. Lei solare pronta a trovare il suo posto nel mondo, seguita da suo marito Sam. Mentre lui, alcune volte freddo, chirurgo in un prestigioso ospedale, un amore interrotto da segreti troppo grandi da...