È già pomeriggio, Nicolas è in camera sua a leggere un libro e la sua amica è andata già a casa propria dopo aver pranzato insieme. La domenica è sempre così monotona che al ragazzo non va nemmeno di uscire anche perché il tempo pare sia peggiorato e la pioggia ha lasciato spazio solo ad un forte vento che sarebbe capace di sradicare gli alberi e i pali della luce ma una cosa tiene il ragazzo in allerta dal dover controllare il cellulare ogni dieci minuti, la notizia di oggi. Dalle grida allarmanti del bambino si è scoperto un cadavere alle porte di castel sant'Angelo ma non si sa nulla di come questa vittima sia morta e sapendo chi convive con gli umani non è il caso di trarre futili conclusioni come semplici omicidi... O almeno non arrivare subito a quella di conclusione. Improvvisamente il telefono squilla e sulla schermata viene mostrato il nome di Valeria che non appena avverte la risposta di Nicolas non lo fa nemmeno parlare che urla << vampiri!>>, come immaginava lui. Non potevano che essere stati loro, non ne ha mai incontrato uno nemmeno per sbaglio e ovviamente non ci tiene ma infondo immaginava che fosse stato uno di loro.
<< immagino che dovremmo stare chiusi in casa e non fare entrare nessuno come ci è stato sempre detto in questi casi>>
E l'osservazione di Nicolas è corretta, il governo ha indetto questo protocollo che viene avviato in caso di attacco di vampiro, si rimane in casa fino a massimo sei ore e poi è concesso nuovamente di uscire se si vuole e ciò viene visto come una sorta di prevenzione per quanto possa servire. Intanto in un quartiere poco distante dal giovane umano un ristretto gruppo di vampiri che, come aspetto estetico, dimostrano massimo diciotto anni ma sappiamo per certo siano decisamente più vecchi è riunito nel salotto di una casa che apparentemente sembrerebbe essere una casa comune, la tensione è alta e il tema di discussione è sempre quello che si discute ogni mese, la convivenza con i loro nemici e quelle che per loro sono solo prede. Naturalmente non tutti i vampiri si nutrono di sangue umano e alcuni preferiscono bere quello degli animali ma chi invece beve quello umano utilizza quello che può racimolare dagli ospedali essendo un'altra gentile concessione del governo umano, visioni discordanti anche tra i membri della stessa fazione che sono volte solo a creare astio quando dovrebbero essere uniti.
<< io dico di uccidere i membri di alto rango della fazione umana, senza protezione le nostre prede non potranno fare altro che arrendersi e cedere ai nostri desideri. Infondo siamo superiori!>> esordisce Federico dopo aver sbattuto sul tavolino il bicchiere di sangue ormai vuoto. Federico è uno di quei vampiri che rispecchia la tipica bomba ad orologeria e che potrebbe esplodere da un minuto all'altro, le sue parole non fanno che alimentare il chiacchiericcio tra quelli che sono d'accordo con lui e quelli che la pensano in maniera esattamente contraria fino a che improvvisamente tutti tacciono quando un ragazzo dai capelli biondo scuro scende le scale della grande dimora e va per poggiarsi al muro infondo alle scale. Apparentemente sembra appena un ventenne che senza proferire parola si limita a guardare i suoi compagni vampiri in un silenzio solenne e Federico portando lo sguardo sul suo migliore amico prende parola.
<< allora Mimì, tu hai il comando della fazione, la scelta è tua>>
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L'autunno su Roma
FantasyRoma, la città che per secoli è stata amata e odiata allo stesso tempo. La città che vede da oltre mille anni la convivenza tra due fazioni: vampiri e licantropi ma che per qualche secolo ha visto una sorta di tregua grazie ad un'accordo di prote...