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Non si può dire che queste accuse contro i lupi non giovino ai vampiri, avranno meno controlli essendo che gli umani si concentreranno sui loro nemici per un po' di tempo e quindi possono fare quel che vogliono indisturbati pur mantenendo tutto segreto. Quel che può pensare Mimì immediatamente è che qua c'è lo zampino di quella strega che ha incontrato ieri sera, ricorda che la giovane ha chiaramente fatto intendere che lei e le sue consorelle vogliono sbarazzarsi dei licantropi o come li chiamava lui...cani rabbiosi. Pensandoci non incontra un licantropo da circa un secolo perché tra i diversi trambusti del Novecento servivano le giuste alleanze per fermare le idiozie degli esseri umani e ricorda bene di aver collaborato brevemente con la fazione nemica e addirittura anche con le streghe per fermare la fazione stupida e ambiziosa degli umani. Il rumore dell'acqua che scorre nella fontana di Trevi lo rilassa davvero tanto e spesso viene qui per stare lontano dal suo gruppo senza sentire il peso della leadership ma oggi è venuto qui con Alina per farle prendere un po' d'aria, da quando è stata trasformata è sempre stata segregata in casa ed è uscita raramente la notte sempre in compagnia di Mimì.

<< da umana era il mio posto preferito e venivo sempre quando mi sentivo di troppo>> afferma la ragazza con un sorriso dolce perdendosi a guardare le statue.

<< ti manca? l'umanità intendo...non avere paura di essere uccisa o di perdere il controllo quando vedi il sangue. Anche perché ricordo che mi dicesti fossi tirocinante in ospedale>> dice quasi in un sussurro il vampiro guardando prima lei e poi avanti a sé, con lei non ha mai sentito il peso di doversi affermare forte e invincibile, si sente quasi libero.

<< non proprio, certo è un peccato non poter realizzare il mio desiderio di essere medico ma per il resto sono grata di essere così. Poi non è tutto orribile eh, abbiamo gli anelli solari che ci proteggono dai raggi del sole quindi un grande problema è risolto almeno. >>

Afferma Alina ridacchiando con un velo di ironia e ciò fa istintivamente sorridere Mimì la cui attenzione viene subito a mancare quando sente in lontananza la voce del ragazzo della sera prima farsi più vicina. Voltandosi sugli scalini trova il giovane dal viso angelico insieme ad una ragazza, parlano in maniera così pacata dell'accaduto di ieri così come se fosse una faccenda da nulla. La sua voce è melodia per le orecchie del biondino che starebbe a sentirla sempre più spesso e la sua volontà attualmente è poter parlare con lui perché c'è qualcosa che lo attrae ma non sa cosa sia, a essere un bel ragazzo esteticamente lo è ma sa per certo che non è come gli altri romani che gli è capitato di incontrare e adesso si domanda solo una cosa: quale sarà il nome di questo angelo sceso in Terra?

<< qualcosa non va Mimì?>> chiede la ragazza vedendo il vampiro apparentemente assolto nei suoi pensieri.

<< no, è tutto a posto, anzi va tutto molto bene>> dice facendo un sorrisino proprio nel momento esatto in cui la ragazza che è con quel bell'umano gli chiede se sarà presente alla commemorazione cittadina che si terrà in piazza stasera e alla conferma del giovane una sola cosa è sicura, Mimì sarà lì per rivederlo e, spera, parlargli finalmente.

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