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Il ragazzo sa benissimo che la frase del suo migliore amico è solo una ridicola provocazione per farlo cedere, sanno tutti che una parola di Mimì e tutti lo seguirebbero ovunque essendo lui il diretto discendente dei vampiri più antichi della storia e sanno anche che al ragazzo non piace quando gli si va contro. Gli è stato specificatamente ordinato di mantenere gli equilibri e i suoi compagni spesso e volentieri minano questa pace azzuffandosi con i licantropi o uccidendo qualche umano sebbene sia contro le regole, Mimì dopo aver dato un'occhiata ai suoi simili attorno a sé si affretta a prendere il bicchiere pieno di sangue dalle mani di Federico portandoselo alle labbra bevendone il contenuto.

<< dimmi, ne è valsa la pena? Ne è valsa la pena uccidere un umano qualsiasi e fare il ribelle della causa?>> domanda il biondo mentre gli gira quasi attorno con fare solenne e minacciosamente calmo. Federico dal canto suo è cocciuto e fermo nelle proprie convinzioni e certamente Mimì non gli incute timore tant'è che non emette un vacillo o un tentennamento.

<< per me si, e anche per molti altri di noi. Mimì sei solo tu che ci fermi dal fare quello che vogliamo perché non capisci quanto vale la nostra natura>> dice Federico senza peli sulla lingua sebbene sappia per certo che se solo Mimì volesse si troverebbe con la testa mozzata in un millesimo di secondo, ma Mimì sa il valore dell'amicizia e finché il suo migliore amico che considera come un fratello non fa qualcosa che li metta in serio pericolo il ragazzo può dormire sonni tranquilli.

<< se per assecondare la nostra natura significa mandarvi a morire fa pure se ci tieni, io so quanto valiamo ma non posso rischiare che qualcuno di voi venga ucciso da un umano o dai licantropi perché non so se ve ne siete accorti in che parte del mese siamo. Domani sera ci sarà la luna piena e tutti i lupi con la maledizione attivata si rifugeranno nei boschi fuori la città mentre chi ancora non ha attivato il gene sarà particolarmente irritabile >> lancia uno sguardo veloce ad una ragazza diventata vampira da poco più di un mese che immediatamente abbassa lo sguardo a disagio, la ragazza si chiama Alina ed è il risultato dell'aver lasciato che uno dei ragazzi facesse a proprio piacimento. Una sola volta ha allentato la corda ed ecco il risultato, una nuova vampira da istruire ma fortunatamente se l'è presa sotto la propria custodia in modo tale da non sbagliare più, riporta lo sguardo verso il bicchiere posandolo sul tavolo e riprende a parlare << fatemi il favore di non fare stronzate almeno per le prossime quarantotto ore o dovrò seppellire un morto o peggio accogliere un altro novellino. Statevene buoni, arriverà il nostro momento>>.

L'autunno su  RomaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora