Era finalmente arrivato il giorno della festa più aspettata dell'anno.
Io e Kim eravamo davanti al The Village Vanguard e stavamo aspettando gli altri, ma visto che eravamo un po' in anticipo avevamo deciso di andare da Starbucks e prenderci 2 caffellatte visto che la notte sarebbe stata lunga.
Dopo più o meno mezz'ora si fecero vivi anche Liam, Henry e Jane, avvisandoci del fatto che il resto dei ragazzi erano già alla festa. Così Henry mise in moto la sua jeep e ci avviammo verso la festa.
Non appena arrivati alla villa dei Morgan Audrey e Lili ci vennero incontro per salutarci.
(E-Ella, K-Kim, L-Liam, H-Henry, J-Jane, A-Audrey, Li-Lili)
A&Li: Ciao ragazzi!
|dissero in coro Audrey e Lili|
K: Ciao ragazze, Lili da quanto tempo!
|disse Kim avvicinandosi a Lili per abbracciarla|
Li: Kim! Come stai ragazza?
K: Molto bene, te?
Li: Benissimo! Oh Henry! Liam?! Anche te qua?! Dio mio ma non vi vedo da anni! Come state?
H: Sto bene grazie.
L: Sto molto Bene 😄.
Li: Sono felice! Invece qua chi abbiamo? Oh Jane e ....
K: Lei è Ella, la mia migliore amica!
Li: Oooh, scusami tesoro ma non ti avevo mai vista prima d'ora. Comunque piacere Lili.|Disse allungando la mano per una stretta di mano|
E: Il piacere è tutto mio.
|Dissi per poi stringerle la mano|
J: Ehi Lili come te la passi? Tanto tempo che non ci si vede.
Li: Già, comunque me la passo abbastanza bene. Adesso andate dentro che io aspetto gli altri invitati. Ci vediamo dentro.
A: Okay ragazzi andiamo.|Disse Audrey per poi guidarci dentro la villa|
Non appena misi piede dentro la casa dei Morgan mi investi il terribile odore dell'alcol con cui avrei dovuto lottare per tutta la serata, ma provai a non darci tanto peso e andai subito da Noah per chiederli se aveva visto Timothée.
(E-Ella, N-Noah)
E: Ehi Noah!
N: Ella ma ciaoo! Come stai?
E: Bene tu?
N: Bene grazie!
E: Comunque volevo chiederti se avevi visto Timothée, dovevo chiederli se riusciva a ospitarmi a casa sua per stasera.
N: Oddio, l'ho visto 20 minuti fa e stava andando verso la camera degli ospiti insieme a una ragazza.
E: Oh... Va bene grazie.
N: Non c'è di che, raggiungimi dopo se vuoi!
E: Certo, a dopo!|Cosi mi precipitai nella camera degli ospiti dove sentii dei rumori|
E: Timmy? Sei qui?
|Dissi bussando alla porta|
E: Timothée?
|Dissi aprendo la porta|
E: Oh mio d..
|Mi si riempirono gli occhi di lacrime|
Uscii dalla stanza piano provando a non fare rumore, poi corsi nel bagno dove scoppiai a piangere. Lo avevo visto baciarsi con una ragazza, mezzi nudi e sapevo già cosa sarebbe successo tra poco. Sapevo che non potevo provare ne gelosia ne altro perché eravamo solo amici. Ma vederlo con un altra mi faceva male e non riuscivo a trattenere i miei sentimenti.
Ero in bagno da ormai un'ora, ero seduta per terra con il viso bagnato di lacrime e il make-up sciolto provando a pensare ad altro, finché non senti dei rumori fuori dalla porta. Erano Jane e Kim che chiamavano il mio nome disperate.
Così guardai l'ora e mi resi conto da quanto tempo ero rimasta in bagno. Così mi alzai subito, mi lavai la faccia e provai a non far notare che avevo pianto fino a quel momento. Poi uscì dal bagno e le trovai a parlare con Timothée muovendosi freneticamente.
Così provando a trattenere le lacrime mi avvicinai a loro provando a sembrare più normale possibile.
(E-Ella, T-Timothée, K-Kim, J-Jane)
E: Ragazzi..
K: ELLA!! Cavolo pensavo ti fosse successo qualcosa!!|Disse Kim con le lacrime agli occhi per poi abbracciarmi|
J: Infatti!! Dov'eri ti abbiamo cercata dappertutto!
|Disse Jane per poi abbracciarmi a sua volta|
T: Ci hai fatto prendere un accidenti!
E: Mi dispiace.. Io non mi sentivo tanto bene, la puzza di alcol mi ha fatto stare male per questo sono rimasta in bagno per un bel po.|Dissi provando a sembrare sicura delle mie parole, ma vidi che ne Timothée ne Kim credevano alle mie parole|
K: El possiamo parlare un secondo?
T: No, Ella seguimi dobbiamo parlare.|Disse Timothée prendendomi per il polso e facendomi entrare in una stanza per poi chiuderla a chiave|
T: Jane ci potrebbe anche credere alla stronzata che hai appena detto ma io e Kim sappiamo che non stai dicendo la verità. Sei anche struccata e hai gli occhi rossi segno che hai pianto. Quindi cos'hai?
E: Niente..
T: El non mi mentire, sai bene che odio le bugie.|Replico Timothée avvicinandosi a me|
E: Timmy, lo giuro va tutto bene, non ho pianto mi sono struccata perché mi dava fastidio sentire tutta quella roba sulla faccia.
T: Perché continui a raccontarmi bugie? Perché non mi dici cosa ti succede?! Mh! Centro io per caso? A Kim dici tutto!
E: Kim è la mia migliore amica!
T: E IO IL TUO MIGLIORE AMICO QUINDI MERITO DI SAPERE!|Disse alzando la voce|
A quel punto scoppiai a piangere e Timothée provò ad abbracciarmi e chiedermi scusa per aver urlato, ma io lo scansai e mi allontanai da lui. Andai verso la porta e provai ad aprirla ma sfortunatamente era chiusa a chiave così mi abbandonai contro la porta iniziando a piangere a dirotto.
E: Apri la porta..
T: No, finché non mi dirai cosa ti sta succedendo non ti lascerò andare.
E: TIMOTHÉE HAL CHALAMET TI HO DETTO DI APRIRE QUESTA CAZZO DI PORTA!|Urlai con una rabbia che non mi appartiene|
Lui mi guardò scioccato poi si avvicinò e mi apri la porta lasciandomi andare via.
Non appena Timothée mi apri la porta corsi fuori dalla casa con le lacrime che mi rigavano il viso. Dietro di me senti tante urla, ma non mi fermai e continuai a correre disperatamente.
Dopo un paio di minuti mi ritrovai in una parte della città che non avevo mai visto, così iniziai a vagare per le strade deserte provando a trovare la via di casa. Ma non riuscì a trovare niente, anzi mi persi ancora di più.
Visto che non avevo neanche più il mio telefono mi rassegnai e mi andai a poggiare vicino a un albero sperando di risvegliarmi la mattina seguente.
Così ferita, sperduta e infreddolita mi addormentai vicino a quel albero pregando che tutto questo sia solo un sogno e che il giorno dopo mi sarei risvegliata al caldo nel mio letto.
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Un semplice giorno di pioggia🫶🏻 ~Timothée Chalamet
FanficElla dopo molte delusioni non riesce più a fidarsi del tutto delle persone. Troppe volte le hanno voltato le spalle lasciandola da sola nei momenti peggiori. Anche quando si trasferisce a New York la situazione sembra ripetersi,ma quello che non sa...