You are a stupid.
Era una serata tranquilla. Andrew e Samuel erano della stanza del primo, ma ognuno per fatti propri.
Il più piccolo leggeva sul cellulare, mentre il più grande sentivo la musica a occhi chiusi. Stavano abbracciati.Il biondo si sentì stringere e aprì gli occhi, guardando il moro, che aveva lasciato il cellulare e aveva stretto fortemente il suo petto.
"Ehi... tutto bene?" chiese guardandolo.
"Ho paura..." rispose Samuel, tremando.
A quel punto Andrew si preoccupò.
"Cosa stavi leggendo?"
"La registrazione 19" borbottò lui.
Il biondo scoppiò a ridere.Si trattava di una storia. Se sia vera o no, non si sa.
Racconta di un prete spagnolo che ricevette una lettera da una suora, Sorella Anamaria, che lavorava in un'orfanotrofio.
Di recente, era arrivato un bambino di otto anni.
Anamaria nella lettera scrisse che parlava in modo fluido lo spagnolo e altre quattro lingue ma, prima di arrivare all'orfanotrofio, non aveva mai fatto scuole.
Ogni tanto si distaccava da gli altri, e andava a parlare. Parlava con un certo 'Mbomo', un qualcosa (o un qualcuno) che solo lui riusciva a vedere.
Di tanto in tanto, il bimbo, diceva parole insensate e assumeva comportamenti strani.Il prete accettò di andare in Tanzania, dove si trovava l'orfanotrofio.
Incontrò il bimbo molte volte. Scoprì che si chiamava Joseph ed era albino.
In un primo momento il frate pensò che la preoccupazione di Anamaria venisse dal fatto che, in Tanzania, gli albini non sono visti di buon occhio, e spesso vengono sottoposti a abusi e violenze. Alcune volte, gli stregoni utilizzavano pezzi del corpo di ragazzi albini per i loro riti.Il prete incontrò molte volte Joseph. Scoprì che riusciva a vedere nel buio, come i gatti. Il bimbo era molto loquace e rispondeva a tutte le sue domande, ma appena provava a chiedere chi fosse 'Mbomo' diventava taciturno, o altre volte violento.
Il prete pensò subito che fosse posseduto e chiese il consenso al Vaticano per fare un'esorcismo, che lo accettò.
Ci vollero ben diciannove sedute, tutte registrate, per poter liberare Joseph.
L'ultima registrazione, la 19, sembrò la più inquietante.
Si sentivano conati di vomito, parole e frasi di otto o nove lingue diverse.
A un certo punto, si dice che nella registrazione si sente la voce di Mbomo, che chiede al prete: "Vuoi vedere l'inferno?".
Quest'ultimo accettò.Quell'esorcismo durò più di un'ora.
"Hai sentito la registrazione?" chiese Andrew.
"N-No... non voglio neanche vederla... Mbomo mi vede..." borbottò il moro, con le lacrime a gli occhi.Le persone che hanno sentito l'audio hanno avuto diverse reazioni.
C'è chi sentiva la voce di alcuni dei suo parenti defunti dire frasi con tono straziato.
Frasi del tipo: "Fa male", "Brucia" o altro.
Altri sentivano Mbomo che rideva e subito dopo diceva "Io ti vedo". Questa era una cosa strana, perché non importa quale lingua si parlava, tutti capivano questa frase.
Altri si sentivano a disagio e fermavano a i primi quattro minuti l'audio."Credi a quella storia?" disse ridacchiando Andrew.
"Un po'... Non è solo una storia... l'hanno sentito!" rispose in panico il moro.
Il più grande non riuscì più a contenere le risate."Sei uno stupido!"
Il più piccolo lo guardò e fece l'offeso.
Il biondo gli abbracciò i fianchi e gli baciò dolcemente il collo.
"Va a dormire... ti dimenticherai di tutto..." gli sussurrò all'orecchio.Samuel lo guardò.
"Dormi con me? Ti prego... ho paura..."
Andrew annuì e sorrise.
Si stese sul letto e si portò il più piccolo giù con sé.Chiusero gli occhi e lentamente andarono nel mondo dei sogni.
Peccato che però, per Samuel, quelli erano incubi.*Angolo autrice parecchio disagiata*
La storia della registrazione 19 l'ho letta stamattina.
Questo non è proprio un capitolo. Prendete questo capitolo come uno speciale.Commentate mi raccomando!
||MoMo.