I want it. [Happy Ending]

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I want it. [Happy ending]

Passarono 10 anni.
Andrew si trasferì, andando a vivere insieme a Samuel.
Il biondo aveva 28 anni, Samuel 27.

Era un giorno nevoso di pieno Dicembre.
Il più grande lavorava, come sempre. Era da un bel po' di settimane che non smetteva mai di lavorare e facevamo tutti gli extra possibili.

"Andrew..." mormorò il moro.
"Non ora, cucciolo... sto lavorando" rispose.
"C'è mai una vota che non lavori in queste settimane!?" urlò esasperato, Samuel, prendendosi la testa tra le mani e sedendosi sul divano.
Andrew non si girò nemmeno a guardarlo. Solo un secondo dopo si fermò e si avvicinò al più piccolo, prendendoli il mento per poi darli un bacio.
"Ti amo, Samuel... però ora devo lavorare... presto saprai perché..." borbottò.

Passarono ancora alcune settimane con la solita routine:
Il biondo lavorava sempre e, quando non lo faceva, usciva di casa; e il moro stava da solo, non sapendo perché il suo compagno si comportasse così.

Al più piccolo arrivò un messaggio di colpo:

-Vestiti e vieni da Marco... c'è una sorpresa per te-.

Il numero era anonimo.
Poteva essere chiunque. Un assassino, un rapitore, uno stupratore... chiunque.
Riluttante si vestì e uscì di casa. Aveva un po' di paura.
Andò al ristorante dell' "appuntamento". Quel ristorante era il preferito di Andrew.

Appena entrato si ritrovò un percorso fatto con dei petali bianchi, illuminato tutto intorno con delle candele.
Samuel seguì quel "sentiero" e arrivò ad un tavolo, con un bouquet di rose bianche al centro.

"Sei venuto...".
Andrew.
"Che ci fai qui?" chiese il più piccolo, confuso.
"Volevo farti una sorpresa... siediti"
"È tutto troppo sdolcinato..." sussurrò il moro.
"Ho voluto esagerare" rispose l'altro.
Di colpo il più grande si alzò e fece alzare anche Samuel.
Lo guardò un secondo negli occhi e poi si inginocchiò, uscendo un anello dalla tasca.

"No... non ci credo" mormorò il più piccolo, iniziando a piangere.

E poi arrivò. Arrivò quella bellissima domanda.

"Samuel... vuoi sposarmi?"

Il moro annuì e lo fece alzare, prendendoli il colletto per poi darli un bacio.
Ma in Italia non erano legali i matrimoni gay.

Andrew rispose, come se gli leggesse nel pensiero.
"Andremo in Spagna... dove sia i matrimoni che le adozioni gay sono legali..." disse, accarezzandoli la schiena.
"Mio marito è un fottuto genio!" rispose scherzosamente Samuel.

Ecco perché lavorava sempre. Voleva più soldi per organizzare tutto. Per rendere tutti perfetto.

In poche settimane erano già in Spagna, sull'altare.
Lo spagnolo non era un problema.
La sera arrivò subito.
I due sposi erano nella loro stanza d'albergo.

"E ora...?" chiese il più piccolo.
"E ora manca il bambino..." rispose l'altro.
Samuel lo guardò perplesso e Andrew ridacchiò.
"Vuoi fare un bambino con me?"
"Certo" rispose il moro.
Voleva aggiungere altro, ma le labbra di suo marito lo bloccarono.

Ora iniziava la loro vita insieme.

[THE END]

*Angolo autrice parecchio disagiata*

So che il capitolo è corto. Questa è la fine felice.
Fra due giorni metterò il Bad Ending.

Spero che vi sia piaciuta la storia.... (e scusate se questo capitolo fa schifo)
Ci si vede su un'altra storia.

||MoMo.

The love story of a thief.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora