5.Questione di vita

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Arrivarono all'iniziare della foresta dove trovarono un cava all'interno di una roccia e, senza perdere tempo vi si infilarono al suo interno. Era stretto poiché tutti si ritrovarono schiacciati come sardine e Peter, per evitare che Grace rimanessi scoperta, dovette tirarla se tra le sue gambe, tenendola ben salda a lui. In quel momento la giovane odiò la situazione, ma per rimanere al sicuro tacque senza lamento.

Si sentirono i suoni di quelli che sembravano campanelli e qualcuno che, pesantemente, posava i piedi a terra sulla neve. Lucy stava per piangere dalla paura, così la ragazza, in braccio a suo fratello, le carezzò il viso tentando di calmarla. Di colpo un rivolo di neve cadde dinanzi ai loro occhi e sul suolo apparve l'ombra di una figura grande e massiccia, che non sembrava proprio appartenere a quella della regina bianca.

L'ombra stanziò qualche secondo, dopodiché svanì, a quanto pare chiunque fosse, probabilmente se n'era andato.

"Forse è andata via" esordì Lucy.

"Bisogna andare a vedere!" dissero all'unisono il biondo e Grace per poi guardarsi.

"No!" Esclamò il signor castoro "Non servite a niente da morti a Narnia" continuò avanzando, volendo sacrificarsi al posto loro.

"Neanche tu signor castoro" disse la moglie "Grazie tesoro" rispose lui per poi svanire dalla loro vista. Vi fu qualche istante di straziante attesa, dove tutti attendevano che l'animale tornasse con buone notizie.

Poi la sua testa sbucò dall'alto "Uscite, uscite!" Esordì spaventandoli "Spero che siate stati buoni perché abbiamo visite!" Aggiunse per poi sparire di nuovo.

Tutti uscirono confusi, timorosi ma anche molto curiosi di quello che si sarebbero trovati davanti, anche se sapevano che l'animale non avesse alcuna intenzione di metterli in pericolo, non dopo tutto quello che era stato.

Sembrò un'allucinazione o addirittura un sogno quello che si parò davanti ai loro occhi; un uomo con lunghi cappelli e folta barba bianca, vestito con una giacca rossa e un grosso cinturone, stanziava in piedi dinanzi una slitta trainata da renne. Non potevano credere ai loro occhi.

"Buon Natale, signore" Lucy, con occhi luccicanti, salutò l'uomo sorridendo ampiamente, avendolo riconosciuto.

Un sorriso caloroso si dipinse sul volto di Babbo Natale, che si aprì in un ampia risata contagiosa in risposta all'arrivo dei ragazzi. "Lo sarà di certo Lucy, visto che siete arrivati voi!" esclamò con entusiasmo, la sua voce profonda e gioviale che risuonava nell'aria frizzante.

Susan, sempre pronta a ribattere, non perse tempo: "Senti, io ho accettato tante cose da quando sono qui, ma questa.." Ma Peter la interruppe con un cenno del capo, intuendo che stesse per dire qualcosa di sconveniente. Un velo di imbarazzo arrossò le guance di Susan, che si morse il labbro inferiore in segno di disappunto.

"Abbiamo pensato che fosse la strega" esordì lui cambiando argomento con destrezza. Il suo tono risultò calmo e sicuro, un esempio di compostezza per le sue sorelle minori.

L'uomo si giustificò con sorriso affabile "Si, vi chiedo scusa per questo, ma ho un'attenuante: io porto una di queste da ben più tempo della strega"indicò il mezzo alle sue spalle, un simbolo inconfondibile del suo ruolo.

Grace, incuriosita, si fece avanti, il suo sguardo vivace che fissava attentamente la figura dinanzi a se"Credevo che a Narnia non ci fosse il natale" disse con voce timida, ma determinata.

Un'ombra di amarezza velò il volto di Babbo Natale per un attimo."No, da molto tempo" rispose con un sospiro. Ma subito dopo, una luce di speranza illuminò i suoi occhi, come se una fiamma si fosse accesa dentro di lui. "Ma la speranza che avete portato, vostre Maestà, infine inizia a indebolire il potere della strega. Tuttavia, credo che questi vi saranno utili."

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